Curiosità champagne
Se siete appassionati di champagne e, in generale, di enologia, vi si drizzeranno le orecchie all’ascolto di questi anni: 1985, 1988, 1988, 1990 e 1995. Non stiamo dando i numeri, ma semplicemente parlando delle più fortunate annate per la produzione di champagne. Furono anni di gloria per la regione della Francia settentrionale, rinomata per dare alla luce questo capolavoro dell’enogastronomia transalpina. Già molto prima di queste date, tuttavia, le bollicine seducevano i palati di tutto il mondo: prezioso, costoso, raffinato, lo champagne è il vino per eccellenza, riempie i calici più pregiati, quelli alla portata dell’Alta Società. Tra le curiosità più interessanti relative a questa prelibatezza, c’è sicuramente l’origine: per paradossale che possa sembrare e malgrado l’utilizzo prevalente in ristoranti di lusso e locali esclusivi, l’inventore dello champagne è un monaco benedettino,
... continua Articoli su : Curiosità champagne
-
L'arsenico è storicamente un elemento molto nocivo per la salute, conosciuto fin dall'antichità come
-
La funzione del bicchiere nella degustazione è molto importante, come qualsiasi addetto ai lavori f
-
La tipologia demi-sec è un tipo di Champagne mediamente dolce, con un contenuto di liqueur pari al 3
-
È chiaramente la prima domanda che molti viene in mente, visto che tutti gli Champagne conosciuti s
-
Molte case vinicole della Champagne sono delle cantine storiche, alcune presenti anche da due secoli
-
Il significato della parola francese Cru nella terminologia enologica moderna, pur rispettando un de
-
Premesso subito che legalmente lo champagne italiano non esiste, in quanto prodotto a denominazione
-
Dichiarare l'annata nella Champagne è un atto di grande responsabilità e maestria, che non ha lo stesso significato che si riscontra nel resto del mondo, sia per una legislazione piu rigida in Francia
-
A differenza di molte capitali europee e d'oltreoceano, Roma e l'Italia subì in ritardo il fascino d
-
Come per i vini rosé di tutto il mondo la colorazione rosé può essere ottenuta con differenti metodo
-
La tipologia secca dello Champagne, che comprende le tipologie extra brut, brut intégral e brut zéro
-
Gli Champagne possono essere classificati secondo vari criteri, tra cui i più utilizzati sono il gra
prosegui ... , il cui nome è oggi sinonimo di lusso: Dom Perignon. Stiamo parlando di quattro secoli fa: l’illustre consacrato conosceva già a perfezione le caratteristiche del terreno che circonda la zona dello Champagne Ardenne: un terreno argilloso e del tutto particolare. Per l’abbazia di Saint-Pierre d’Hautvillers Dom Perignon si occupava della cura delle coltivazioni, e con la sua esperienza capì prima di ogni altro che dalle uve della zona si poteva ricavare dell’ottimo vino. Lo produsse e lo imbottigliò, sostituendo la tradizionale copertura di stoppa e cera fusa con un tappo di sughero.Da allora, e prevalentemente grazie a lui, tutto il mondo può godere delle inebrianti bollicine, ma nel corso dei secoli sono state numerose le storie, più o meno reali, tramandate riguardo all’origine dello champagne. Se al monaco benedettino va il merito di aver trovato il vitigno più adatto alla produzione dello champagne (pinot noir), a Barbe Nicole Ponsardin (vedova Clicquot) va attribuito l’onore di aver trovato il sistema per liberarsi della lieviti esausti: furono i tecnici della sua azienda – oggi tra le più famose al mondo – ad introdurre le pupitres, strutture di legno incernierate utilizzate appunto per separare il vino dalla feccia.Gli anni sono trascorsi, accrescendo sempre di più la notorietà dello champagne, che ha assunto un valore evocativo fortissimo: basti pensare alle premiazioni di gare ciclistiche ed automobilistiche, all’inaugurazione di locali, ma anche al varo delle navi. Sorseggiare una flute di champagne è un toccasana per la grande maggioranza dei palati, ma è l’ideale anche per accompagnare circostanze particolari, e rappresenta un vero e proprio gesto di buon augurio.