Champagne in cucina
Lo Champagne, nonostante sia considerato un vino esclusivo e molto costoso, viene utilizzato non così raramente in diverse ricette. Si tratta di ricette non da tutti i giorni, che hanno qualcosa di speciale e che sono più adatte ad occasioni particolari. Ma di sicuro non si deve pensare a qualcosa di proibitivo, perché esistono degli champagne anche meno costosi e comunque buoni. Oltretutto lo Champagne si presta bene a essere utilizzato in cucina quando avanza da occasioni particolari e non è possibile conservarlo, in questi casi è molto utile e intelligente utilizzarlo per qualche ricetta sfiziosa. Oltretutto esistono molte varietà di Champagne. Questo mondo è molto più eterogeneo di quanto si potrebbe credere e si sta sempre evolvendo e innovando.Lo champagne , contrariamente a quanto si potrebbe pensare,è un vino piuttosto versatile in cucina in grado di essere utilizzato in piatti della tradizione italiana. Il piatto più classico in assoluto è il risotto allo champagne che dona un gusto particolare a un piatto davvero comune. Le varianti sono davvero tante,
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prosegui ... , ma hanno tutte in comune l’utilizzo abbondante di champagne per realizzare il brodo di cottura del riso. In alcuni casi il piatto viene arricchito con gli scampi.
Un piatto veramente esclusivo sono le aragoste allo champagne. Gli ingredienti non sono evidentemente economici, ma di sicuro sapore, in questo caso si preferisce uno Champagne Brut. Lo Champagne viene riproposto come ingrediente anche in altri piatti sempre a base di pesce, dalle sogliole ai gamberi o ancora i rombi. La fantasia poi può spaziare e portare a sempre nuovi utilizzi e a nuove ricette da sperimentate.
Questo tema è molto interessante per quanto riguarda lo Champagne perché oggi si producono tante varianti di questo pregiato vino. Si può affermare che ormai ha perso il suo ruolo esclusivo di vino da brindisi e si propone come accompagnamento a numerosi piatti. Lo Champagne, infatti, in base alle uve e ai vitigni utilizzati per produrlo, può avere caratteristiche molto diverse. Può essere leggero e delicato, ma può presentarsi anche molto più strutturato e con possibilità di maturazione superiori a quanto ci si possa aspettare. Sia i primi piatti che le carni trovano il loro giusto accostamento.L’aperitivo e gli antipasti sono due momenti in cui lo Champagne si abbina con grande facilità. L’aperitivo in compagnia con un brindisi a base del vino di origine francese è abbastanza comune ormai. Se si vuole proporlo durante un pasto si può partire con gli antipasti e in particolare con quelli a base di pesce, senza trascurare gamberetti, scampi e tutti i crostacei in generale. Lo Champagne ideale in questi frangenti è il Brut che riesce ad abbinarsi anche con i frutti di mare creando un mix di sapori molto equilibrato.Pur avendo già parlato dei vini rossi e dei vini bianchi come quelli più adatti a questa fase del pasto, non si può tralasciare la possibilità di abbinare alcuni piatti allo Champagne. Addirittura secondo alcune opinioni si potrebbe utilizzare per tutto il pasto.
Gli Champagne Brut possono essere abbinati ad alcuni primi piatti tra cui si possono citare come esempio i tortellini. Un particolare tipo di Champagne è il Blanc de Noirs che viene prodotto combinando solo vini realizzati con uve nere. Questo vino, anche abbastanza maturo, può essere abbinato a primi piatti abbastanza sostanziosi che contengono anche della carne. Abbiamo poi una grande varietà di Champagne millesimati ovvero prodotti solo con uve di una precisa annata e che possono essere caratterizzati da una buona struttura. Questa loro caratteristica li rende adatti per abbinamenti con secondi piatti a base di carne, come l’agnello, e addirittura con la cacciagione. Anche tra i secondi il Brut ha un suo senso, ma indubbiamente deve essere più maturo.
Con i dolci lo Champagne si trova davvero a suo agio. In questo caso lo Champagne più appropriato è certamente il Demi Sec, tipico vino da fine pasto. I dessert e la pasticceria sono l’ideale per gustare questo vino. Ad esempio i biscotti come i cantucci sono perfetti e, anche se l’accostamento è azzardato, alcune torte. In questo campo è molto complicato individuare un vino da cucina. La regola aurea è sempre quella che vuole l’utilizzo di buoni vini, gli stessi che vanno ad accompagnare il piatto finito. Si possono dunque citare diversi tipi di Champagne che ancora non sono stati menzionati. Uno Champagne davvero molto conosciuto è il Pinot Noir che come si intuisce dal nome è a base di uve nere e che può essere utilizzato per la preparazione del pesce. Altro Champagne molto conosciuto è quello a base di Chardonnay, quindi bianco, sempre valido per il pesce, ma che garantisce una leggerezza non eccessiva che potrebbe stonare con piatti più corposi. In precedenza è stato citato il Blanc de Noirs, ma esiste anche il Blanc de Blancs che viene prodotto unendo solo i vini realizzati da uve bianche.