Arsenico e Champagne
L'arsenico è storicamente un elemento molto nocivo per la salute, conosciuto fin dall'antichità come prodotto della lavorazione del rame e del bronzo. Ogni sua assunzione, anche se in quantità moderata, comporta gravi danni e può condurre facilmente alla morte.
Purtroppo oggi nei paesi meno progrediti, il problema dell'arsenico presente nell'acqua provoca un aumento generalizzato di alcune forme di tumore. Il paese più colpito è il Bangladesh, con l'avvelenamento lento di quasi 35 milioni di persone.
L'etimologia della parola è persiana, mutuata poi dal greco al latino. In passato l'arsenico era il veleno preferito per gli omicidi di cui si voleva far sembrare morti naturali in quanto difficilmente rintracciabile e dai sintomi abbastanza indistinti.
Nell'Antichità inizialmente era un prodotto di scarto, ma già dall'età del bronzo veniva utilizzato per creare leghe somiglianti al bronzo.
Ma addirittura venne usato nell'Inghilterra vittoriana a fini cosmetici, e successivamente come pesticida, fortunatamente poi ritirato perché nocivo.
Oggi l'arsenico rappresenta un grave problema per l'approvvigionamento idrico del sud est asiatico, tanto da far dichiarare al OMS che sia uno degli avvelenamenti di massa maggiori della storia.
Gli effetti dell'arsenico sulla salute sono molto gravi. La sua assunzione debilita gli anticorpi e distrugge le vitamine assunte. Provoca stress molecolare e agisce sulle cellule fino a causarne il cancro, soprattutto alla mammella. Inoltre agisce direttamente nei filamenti del DNA lesionandoli.
In passato, anche in Europa si sono avuti molti problemi a causa della diffusione di questo veleno nei farmaci agricoli e nei pesticidi. Oltre ai danni alla salute dei consumatori si sono vissuti dei veri e propri drammi tra i lavoratori agricoli. Anche il mondo del vino fu colpito indirettamente da questo elemento, visto il suo impiego sia nei campi che nei vigneti.
È disponibile una vasta bibliografia sull'argomento, con gli ambientalisti in prima fila nelle denunce che portarono alla sua eliminazione come elemento pesticida.
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Oggi fortunatamente vengono utilizzati altri composti chimici nella fabbricazione dei pesticidi, inoltre, le case vinicole sono molto più attente alle culture biologiche e cercano di offrire prodotti sempre più naturali.
Molte aziende infatti nella Champagne si sono convertite alla biodinamica ed altre scienze agricole naturali, in modo da poter offrire al consumatore dei prodotti più sani.
Questo tipo di agricoltura, soprattutto in Europa dove la cittadinanza è più sensibile all'ecologia e ha una maggiore attenzione all'alimentazione, rappresenta comunque il futuro per tutte le aziende che vogliano imporsi sul mercato con la garanzia di qualità.
La qualità infatti, sta prendendo sempre più la forma e l'impronta ecologica, e nella valutazione degli alimenti, la natura ambientale e sana di cibo e vino sta affiancando le normali valutazioni sulle proprietà organolettiche del prodotto.
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