Champagne Roma

La capitale e lo Champagne

A differenza di molte capitali europee e d'oltreoceano, Roma e l'Italia subì in ritardo il fascino dello champagne, grazie alla grande tradizione italiana per i vini. Le case reali degli Stati preunitari infatti preferivano i vini locali, forti di secoli di storia vinicola che facevano dell'Italia un paese di grandi produzioni.

I vini francesi erano per lo più esportati in Inghilterra e in Germania, due paesi amanti del vino ma con dei climi e dei territori che ne rendevano difficoltosa la produzione. Soprattutto l'Inghilterra doveva importare quasi tutto il vino, e la vocazione mercantilista dei Britannici portarono le loro navi a lunghi viaggi da Londra fino al Mediterraneo con vari scali in Francia, Portogallo, Spagna e Italia per l'approvvigionamento.

Tornando indietro nel tempo, nell'antica Roma, dopo la conquista della Gallia, inizialmente si iniziò a importare i vini prodotti dalle popolazioni locali, soprattutto dal sud dell'attuale Francia, ma poi, con una decisione che intendeva proteggere i prodotti italiani, l'imperatore Domiziano decise nel 85 d.C. di sradicare le viti nella Champagne. Il divieto di coltivazione durò addirittura fino al 282, quando un suo successore figlio di giardinieri, Probo, tolse il bando ai vini della Champagne, che così tornarono ad essere serviti nei salotti romani.

Dopo la caduta dell'Impero Romano i vini della Champagne presero altre strade, quella tedesca soprattutto, per poi lentamente diffondersi in tutto il nord Europa.

Roma visse così molti secoli senza importare questi vini, e anche quando lo champagne divenne il fantastico vino che tutti oggi conosciamo, la corte papale preferì comunque i vini italiani.

Fu solo con l'Unità d'Italia, e con una corte regnate di origine francese, i Savoia, che lo champagne cominciò ad affacciarsi nella capitale. I Savoia infatti conservavano come lingua ufficiale il francese, e i loro legami con i cugini d'oltralpe rimasero forti anche nelle scelte dei vini per la corte.

Oggi naturalmente lo champagne non ha bisogno di presentazioni “reali”, ma comunque l'Italia, grazie alla qualità dei propri effervescenti, rimane meno sensibile a questo affascinante vino.

Lo champagne è affiancato così dal Prosecco e dai Franciacorta, che certamente non sfigurano di fronte al re degli spumanti. Ma comunque i bar e i ristoranti più forniti, dispongono di buone liste anche per gli champagne, e quelli di lusso naturalmente non vogliono sfigurare di fronte alle liste dei famosi locali parigini.

L'Harry's Bar di Roma

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I migliori posti romani per lo champagne

La vista dal roof gardenNaturalmente Roma significa anche salotti politici e finanziari, dove lo champagne è di casa, e alcuni dei locali più in vista della capitale, solo per quel target di clientela, sono i posti ideali per degustare i grandi champagne.

E così, in un ambiente suggestivo e ricco di storia dove sono passati centinaia di personaggi esclusivi, si può andare sulla famosa via Veneto e ritrovarsi all'Harry's Bar, uno dei cocktail bar e ristorante più famosi ed esclusivi del mondo, dove potrete, avendo a disposizione abbastanza denaro, assaggiare l'aria di aristocrazia dell'ambiente. È facile qui incontrare personaggi famosi, come gente normale, e a questo serve anche l'esclusività del luogo. Qui lo champagne è parte dell'ambiente, e ordinarne un bicchiere porta il profano in un tuffo nella storia, quando questo vino era solo ad appannaggio delle corte reali.

Ancora nel bellissimo centro della capitale, in una piazza conosciuta in tutto il mondo, piazza di Spagna, basta salire una famosa scalinata, Trinità dei Monti, per ritrovarsi in uno dei migliori alberghi al mondo, con una delle viste più suggestive che si possano trovare in una capitale ricca di storia. L'Hassler Hotel Villa Medici dispone di un bellissimo roof garden con ristorante, da dove si può ammirare tutto il centro della città eterna dall'alto della collina del Pincio.

Bere una coppa di champagne qui appare come un viaggio nei secoli della storia, con le cupole più belle della Roma papalina tutte in mostra davanti agli occhi. Una sensazione unica, che abbina il peso della storia all'aristocratico del vino.


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Champagne Roma: Lo Champagne e la città

La capitale nel suo insieme comunque, non offre una grande disponibilità di champagne, rispecchiando quella che è la tendenza nazionale.

In soccorso dei pigri delle nuove tendenze sono venute in soccorso la globalizzazione e e le esportazioni, meno costose e più semplici del passato.

Fortunatamente oggi inizia ad essere possibile acquistare a prezzi abbordabili anche dello champagne al bicchiere, e sia qualche avventore che qualche gestore della ristorazione inizia ad accorgersene e ad offrire una scelta, che seppur limitata e sempre attorno alle solite marche, permette allo champagne di costruire una piccola Parigi anche nella città eterna.

Soprattutto nella parte nord della città, tra Ponte Milvio e la collina Fleming, accanto a due piccoli locali storici della zona, si stanno affacciando lentamente nuove realtà dove incontrare gli amici per bere in compagnia anche lo champagne, come a Saint-Germain-des-Prés.


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