Champagne millesimati
Più di ogni altro vino lo Champagne si lega in modo particolare alle annate, o
millésime per dirla alla francese, che per le sue condizioni ambientali è molto variabile e sensibile al clima. Già la legislazione francese impone delle regole più restrittive rispetto al resto del mondo per dichiarare i millesimi, che devono essere al 100% della stessa annata dichiarata in bottiglia quando, negli altri paesi, questa percentuale scende al 75%.
Le annate migliori dello Champagne sono considerate il 1904, 1911, 14, 19, 21, 28, 29, 34, 47, 49, 53, 55, 59, 64, 66, 71, 82, 85 e 89. Certamente reperire una di queste annate costerebbe una fortuna, soprattutto per i millesimati antecedenti agli anni 80.
Soprattutto per quel che riguarda i vini dei primi del secolo, fino al 1971, la disponibilità è veramente molto limitata, e la reperibilità confinata spesso alle aste o a collezioni private, che difficilmente rendono le bottiglie acquistabili a prezzi accessibili al grande pubblico. Lo Champagne raro rimane quindi confinato ad una cerchia esclusiva di pubblico, abbastanza facoltoso da poter investire qualche migliaio di euro in un vino. La passione per lo Champagne è certamente la chiave essenziale per arrivare a questi prodotti.
Le grandi case hanno ancora disponibili in cantina alcuni millesimi di gran pregio, acquistabili per cifre entro i mille euro, soprattutto degli anni 80 con qualche piccola disponibilità per alcuni anni antecedenti.
Beaumont des Crayères ad esempio, una cooperativa molto attiva che produce champagne di qualità, nata nel 1955, ha ancora disponibile la
Cuvee Spéciale Nostalgie del 1985, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Billecart-Salmon ha ancora disponibile il
Blanc de Blancs del 1982, un ottimo abbinamento per il formaggio.
Per avere una rarità ancora acquistabile, anche se a un prezzo elevato, ci si può rivolgere alla Bollinger, che dispone della
Année rare RD del 1975, mentre con A Charbaut possiamo ancora reperire il
Certificate Blanc de Blancs del 1985. anche Veuve Clicquot ha ancora il 1985 disponibile come annata, sia del prestigioso
La Grande Dame che del
Réserve. L'ottimo Bouzy invece può rendere reperibile solo l'89 del
brut.
Ancora il 1985, di certo una delle annate più reperibili, per un ottimo
Blanc de Blancs di Delamotte, e di Deutz, sia con la
Cuvée William Deutz che per la stessa Cuvée nella tipologia
Rosé, ottimo compagno a tavola con le conchiglie e il coulbiac di salmone.
E l'85 è ancora presente nella cantina di Devaux, per la
Cuvee Spéciale, sia nella tipologia
brut che Rosé. Sono ottimi vini, complessi e fruttati, dal palato fresco e dotato di una discreta acidità.
Un ottimo millesimato del 1983 è la
Grande Sendrée di Drappier, una cantina che sfrutta principalmente il Pinot Noir per dei vini molto precisi e di buona personalità. Sicuramente degli ottimi champagne, con i millesimati del 85 e del 88 ugualmente consigliati e reperibili.
George Gardet invece è una famiglia da sempre seguace dei metodi tradizionali, con millesimati di grandissima qualità, molto apprezzati, come il
Vintage del 1983, uno champagne dal sapore deciso e avvolgente. Da abbinare con sapori con personalità, come carni bianche o pesce dal gusto strutturato.
Krug è una di quelle aziende che riesce a trovare nei millesimati la sua migliore personalità, con alcune annate divenute famose e ricercate come il 69, il 71, il 73, il 75, il 76 e il 79, non più nella disponibilità diretta della maison. Ma si puo ancora acquistare direttamente il 1982, sia del millesimato che del
Krug Clos du Mesnil. Anche per Moët et Chandon è ancora disponibile il 1982 per il
Dom Pérignon Rosé, mentre per il
Brut Imperial è ancora disponibile il 1986.
Con Mumm e Napoléon si puo reperire anche il 1985, cosi come per Bruno Paillard. Ancora il 1982 è disponibile da Palmer & C, per il
Blanc de Blancs, che ha finito la sua maturazione.
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Nella Champagne la dichiarazione del millesimato è a completa discrezione dell'azienda, tenendo presente che la legge francese riguardo quest'aspetto prevede che se il produttore vuole dichiarare l'annata in etichetta deve utilizzare soltanto quell'anno per la vinificazione. La dichiarazione però non è automaticamente fatta tutti gli anni, soprattutto dalle grandi cantine. Dichiarare l'annata infatti nella Champagne è un vero e proprio culto, un impegno che l'azienda prende con i suoi estimatori, e quindi, nel caso di annate cattive, si tende ad evitare di farla. Le aziende preferiscono gli assemblaggi in questi casi, per mantenere la qualità costante e non rischiare delle basse valutazioni.
Infatti le uve sono molto sensibili al clima della regione, e nelle stagioni troppo fredde e soprattutto piovose spesso le uve non raggiungono una maturazione ottimale, fornendo così vini deboli che vanno aiutati con annate migliori.
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