Vino rosso valdaosta

Le zone di produzione di vino rosso in valdaosta sono suddivise in sette sotto-sezioni geografiche e in nove sotto-denominazioni relative ai vitigni specifici. La Valle d’Aosta è una zona dalla tipologia doc, in cui si trovano diversi vitignio autoctoni e altri internazionali; si tratta di rarità, per i vitigni autoctoni che si trovano solo in queste aree geografiche e che producono senza dubbio vino rosso di qualità elevata. Le zone in cui i produttori locali coltivano questi vitigni si trovano in zone impervie e su pendii ripidi, modellati attraverso terrazzamenti. I vitigni importati da parte loro, danno un buon prodotto, grazie ad un ambiente pedoclimatico favorevole che conferisce ai vini uno speciale corpo e un astruttura particolare. La zona denominata torrette produce un vino rosso chiamato Torrette Valle d’Aosta; si ottiene da vitigni locali della regione, ... continua

Articoli su : Vino rosso valdaosta


ordina per:  pertinenza   alfabetico   data  
    • Gamay

      http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/38/Gamay.jpg Il Gamay è un vino prodotto in Valle d’ Aosta, precisamente viene le uve di questa bevanda vengono c
    • Fumin

      Il Fumin è un vitigno autoctono che viene prodotto nella regione della Valle d’Aosta e viene coltiva
    • Cornalin

      http://www.enofaber.com/wp-content/uploads/2011/05/cornalin2009_grosjean.jpg Il Cornalin è un vitigno autoctono a bacca rossa che viene prodotto nella regione della Valle d’Aost
    • Mayolet

      http://www.mediavallee.it/vinirari/mayolet1.jpg Il vino Mayolet è un vino rosso prodotto in Valle d’Aosta. Per la sua composizione occorrono deter
    • Premetta

      http://www.mediavallee.it/vinirari/premetta1.jpg Il Premetta è un vino valdostano, a cui è stato conferito il titolo di riconoscimento di Denominazio
    • Valle d Aosta Rosee

      http://www.enofaber.com/wp-content/uploads/2009/09/rose_-cave.jpg Il Valle d’Aosta Rosè è un vino prodotto nella fascia geografica che ricopre la regione valdostana,
    • Valle d'Aosta petit noir, petit rouge e petit gris

      http://www.osvaldomurri.it/images/stories/vinirossi/etic_le%20cretes-pinot-nero.jpg Il Valle d’Aosta è un vino prodotto nell’omonima regione, un piccolo e affascinante paese situato n
    ordina per:  pertinenza   alfabetico   data  
      prosegui ... , come ad esempio, il petit rouge. Il colore di questo rosso è il tipico rubino dei vini di queste terre, e con l’affinamento prende l tonalità del granato. Il profumo ricorda la rosa selvatica, e se invecchiato tende al mandorlato; ha una buona struttura con un retrogusto finemente amarognolo. Si abbina bene a piatti di carne e alla fonduta valdostana.

      Il termine Valle d’Aosta ha due significati in questo caso: indica la regione del nord Italia, ma indica anche un vino rosso doc la cui produzione è permessa nelle terre intorno ad Aosta. Da qui si ricava, nella dovuta stagione, il vino Aosta novello, un rosso vivace con un retrogusto fruttato, si beve a temperatura di cantina durante tutto il pasto, anche se di pesce; ottimo con ricette locali come la bistecca alla fontina. I vitigni dai quali si ricava questo eccellente vino rosso sono quelli a bacca rossa, specificamente selezionati nella regione. Si tratta di un vino con gradazione moderata, pari a 10°. Esiste anche un vino più comune, da tavola, chiamato comunemente rosso della Val d’Aosta le cui uve nere si coltivano nel territori che affianca la Dora Baltea, partendo dal confine con il Piemonte e fino alle terre di Avise e La Salle. I vitigni per questo vino sono vitigno rossi che sono raccomandati a norma dalla regione. La gradazione alcolica di questo rosso è leggermente più bassa del corrispettivo vino novello, e si assesta sotto i dieci gradi. Le caratteristiche organolettiche di questo vino ne fanno un rosso dal colore rubino o rosata a seconda del tipo di vinificazione seguita dai produttori locali. Il profumo è tipicamente vinoso e asciutto, nel complesso gradevole. Si abbina bene ai primi piatti o a preparazioni elaborate di pesce, oltre che alle carni bianche.

      Si tratta quindi di un vino rosso che spazia tra i diversi piatti della cucina valdostana.

      Tra i vitigni a bacca rossa, una nota di merito va al pinot nero, che insieme all’altrettanto famoso nebbiolo è uno dei più apprezzati e conosciuti vini rossi della Val d’Aosta. Trae origine dalle fertili terre della Bassa Atesina e dell’Oltradige e dalla sua valle; è coltivato anche in Val Venosta. Il colore tipico rubino caratterizza questo vino, che possiede delicati riflessi rosso granata. Il contenuto tannico è considerevole e il profumo è quello dei frutti di bosco. Durante i procedimenti di preparazione viene lasciato fermentare per un periodo che può arrivare a 10 giorni e avviene in botti in acciaio inox alla temperatura controllata di 30°. Il pinot nero si abbina bene con formaggi locali e stagionati, dal sapore marcato e ai piatti di carne o di cacciagione. Si tratta di un vino che ha ricevuto il riconoscimento della denominazione di origine controllata, apponendo quindi il marchio doc a vini come il pinot nero dell’Alto Adige, o sempre delle stesse terre, il rosso Alto Adige Venosta Pinot Nero.

      Tipologie di vino rosso rinomato della zona sono il Chambave rosso e il Nus rosso. Il primo è un vino della parte centrale della Val d’Aosta, dai cui vigneti si ottiene un vino con un sapore asciutto e che si beve ben invecchiato, quando assume un sentore di viola.

      L’affinamento dovuto per norma è di sei mesi, ai quali segue un invecchiamento fino a 3 o 4 anni, che ne fanno un ottimo vino per ricette valdostane come le costolette alla valdostana, oppure con i formaggi come la Fontina. La gradazione alcolica è di 11°, e le zone nelle quali si coltiva questo vitigno sono quelle del petit rouge, per la maggior parte, e del dolcetto o del pinot nero per una parte minore. Possono essere aggiunte uve di altri vitigni locali.

      Sempre originario della parte centrale della Val d’Aosta è un rosso asciutto, dal colore intenso con riflessi granata e un sentore vinoso che persiste dopo il primo sorso. La gradazione alcolica, anche in questo caso, è di 11°. È un vino che rende bene se invecchiato in cantina per qualche anno: la regola prevede un periodo di 6 mesi obbligatori, seguiti da un periodo che può essere anche di 3 anni. Si adatta bene alla cucina valdostana, soprattutto alla zuppa alla valdostana, o al formaggio Fontina. I vitigni dai quali si vinifica questo eccellente rosso sono per metà vien de nus, e per quasi tutto il resto pinot nero. Può essere ammesso un massimo del 20% di altri vitigni locali.Altro vino rosso valdostano che è stato riconosciuto con il marchio doc è il donnas; per la precisione Valle d’Aosta Dannas Caves Coop Donnas. Questo vino a denominazione di origine controllata vanta importanti riconoscimenti a livello enogastronomico e è anche denominata Valle D’Aosta doc. Le uve nere utilizzate per questo prodotto sono il picotendro nebbiolo, la fresia e il neyret; se ne ricava un vino dalla gradazione marcata, che può raggiungere i 13°, dopo un invecchiamento di 24 mesi in botte di legno. Si tratta di un vino dal carattere robusto con un colore rosso rubino con riflessi tendenti al granato; possiede un sentore floreale di viola e di fiori maturi. Tannico al punto giusto.