Classifica Champagne

Come classificare gli Champagne

Gli Champagne possono essere classificati secondo vari criteri, tra cui i più utilizzati sono il grado zuccherino residuo e il cru, dove il grado zuccherino residuo è deciso dal produttore a seconda del tipo di champagne che vuole produrre, mentre per la classificazione del cru c'è bisogno di un'analisi molto più approfondita dei terreni che sia poi verificata e certificata da una commissione che si occupa del rispetto della legislazione vigente e delle eventuali modifiche che possono essere necessarie nel tempo.

Queste sono le due classificazioni di riferimento per questi vini, ma si possono classificare anche in base ad altre esigenze, non obbligatorie per legge, a seconda di numerosi criteri.

Per quanto riguarda il grado di dolcezza la classificazione è quella classica, con le menzioni brut, demi-sec etc che vengono normalmente utilizzate ormai in tutto il mondo.

La legge stabilisce di utilizzare diverse menzioni a seconda della quantità di zuccheri residui, quindi, a seconda di quello che troviamo scritto in etichetta, sappiamo se uno Champagne è più o meno secco.

La menzione pas dosé indica una quantità di zuccheri residui inferiore ai 3 grammi per litro, extra-brut per zuccheri tra i 3 e i 6 grammi per litro, brut per quelli inferiori ai 12 grammi, extra dry tra i 12 e i 17 grammi, sec o dry tra i 17 e i 32 grammi, demi sec tra i 32 e i 50 grammi e il doux per quelli superiori ai 50 grammi, che corrispondono agli champagne dolci, ormai rarissimi.

un vigneto della champagne classificato premier cru

Esercizio regolabile resistenza tensione tubo bande-CMXING elastico tirare corda perfetto per la resistenza di formazione peso sollevamento Yoga Pilates ABS esercizio stretch fitness palestra con maniglie in schiuma (Blu Scuro)

Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,99€
(Risparmi 7,68€)


La classificazione dei cru

Uno champagne demi-sec La classificazione per cru è molto importante e radicata nel mondo vinicolo francese, e nell'immaginario collettivo dei cugini d'oltralpe.

Questo tipo di classificazione è utilizzato già da due secoli in molte regioni della Francia, prima per tutti ad utilizzarla il Bordolese, dove la prima legislazione moderna per la protezione dei vini tipici fu emanata già nel 1855, sotto Napoleone III. Ogni regione ha una sua commissione che, a seconda dello specifico disciplinare geografico, sviluppa i criteri di scelta dei terreni classificati in cru. Anche questa classifica va dal grand cru al premier cru e via via scendendo. Nel Bordolese ad esempio queste classificazioni vengono rivalutate ogni 5 anni, mentre nella champagne ogni 10 anni. Della commissione fanno parte sia enti governativi che rappresentanti dei produttori.


  • tappo che scoppia Ci sono bottiglie diverse da tutte le altre, in maniera profonda e completa; bottiglie che più che un vino contengono un modo di essere, un’icona, una tradizione. Ci sono vini e vini, spumanti e spuma...
  • Dom Perignon Se siete appassionati di champagne e, in generale, di enologia, vi si drizzeranno le orecchie all’ascolto di questi anni: 1985, 1988, 1988, 1990 e 1995. Non stiamo dando i numeri, ma semplicemente par...
  • brindisi champagne Lo Champagne, nonostante sia considerato un vino esclusivo e molto costoso, viene utilizzato non così raramente in diverse ricette. Si tratta di ricette non da tutti i giorni, che hanno qualcosa di sp...
  • vini Nei precedenti articoli si è trattato il tema degli abbinamenti tra vini e cibo. A questo punto può essere utile fare un riassunto. Il principio di base che si deve sempre tenere a mente è che i piatt...

Collezione DIVINO Bormioli Rocco - Set 12 Flute da Champagne & Prosecco - MOD. Flute DIVINO 24 - capacità: cl. 24 Eleganza a Tavola

Prezzo: in offerta su Amazon a: 26,5€


Classifica Champagne: La classifica degli Champagne

Se poi si intende la classifica come una specie di gara annuale a chi produce lo Champagne migliore, questo tipo di valutazione non è ben definibile per i vini. Un vino infatti, va valutato non solo per le sue qualità organolettiche, ma anche per le sue potenzialità di abbinamento, o ambientali.

Riuscire a mettere d'accordo tutti gli addetti ai lavori su un unico vino da eleggere come migliore è molto improbabile, soprattutto perché ogni degustatore aggiunge poi una sua impronta personale alla degustazione, e la scelta è anche molto impegnativa tra i vari grandi vini a disposizione.



COMMENTI SULL' ARTICOLO