Franciacorta
La franciacorta è l’unica zona vitivinicola italiana che produce uno spumante D.O.C. . E’ una regione che si trova in provincia di Brescia, circondata dalle sponde del lago d’Iseo, e dai fiumi Oglio e Meglia e dalle colline che si estendono intorno al comune di Rovato. . Il nome ha un origine risalente al medioevo e deriva da Franchae curtes, l cui significato è corte franca, cioè terra esentata dall’obbligo di versare le imposte. La franciacorta, nel XIII secolo, era infatti terra di abbazie e priorati e , di conseguenza, godeva di privilegi. Il terreno della franciacorta è di origine glaciale ed è idoneo alla vitivinicoltura. Un fattore positivo per questo tipo di coltura è la presenza di sassi morenici, in quanto queste pietre ogni giorno trattengono il calore del sole per poi distribuirle durante la notte. Altro fattore a favore è il suolo ghiaioso,
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Il territorio della Franciacorta si trova in provincia di Brescia, il nome è di origine medievale, oggi è un "terroir" di riferimento per la produzione di ottimi vini, in particolare di spumanti DOC e
prosegui ... , il quale funge da garante per il drenaggio delle acque in eccesso che potrebbero nuocere alla pianta e influire negativamente sulla qualità dei grappoli. La coltura del vino veniva già praticata nel periodo medioevale, ma divenne più stabile a partire dall’ottocento. In questo periodo ebbero inizi i primi esperimenti di spumantizzazione a opera di Guido Berlucchi di Borgonato, il quale fu in grado di indicare la strada spumantistica che la franciacorta avrebbe seguito. La qualità della produzione vitivinicola è in continuo miglioramento. Lo spumante franciacorta venne riconosciuto D.O.C. nel 1967 e D.O.C.G. nel 1995.. Il franciacorta riporta, come da indicazione della comunità economica europea , la dicitura Vsqprd , cioè Vini Spumanti di Qualità Prodotti in Regioni Determinate, che contraddistingue lo standard più elevato degli spumanti, poiché si riferisce a quelli lasciati fermentare in autoclave o in bottiglia, per un periodo minimo determinato. Per la regione franciacorta, sull’etichette dell’omonimo vino D.O.C.G. Vsqprd, non appare la scritta spumante perché costituirebbe una ripetizione. Lo spumante è prodotto sia con uve pinot bianco e/o chardonnay e/o pinot nero coltivate nella zona di produzione. In oltre, questo spumante , è ottenuto con il metodo di fermentazione naturale, direttamente in bottiglia, lo stesso che viene utilizzato anche in Francia per la produzione degli champagne . Il franciacorta , che non riporta l’anno in cui è stato ottenuto l’assemblaggio di più annate , viene messo in commercio dopo venticinque mesi di fermentazione . Il millesimato , che si ottiene utilizzando l’85% del vino dell’annata dichiarata sull’etichetta , deve fermentare per trentasette mesi . Le caratteriste che , il franciacorta spumante , può presentare sono diverse , in quanto , al produttore viene lasciata un’ampia discrezionalità circa le uve da utilizzare . In linea di massima , tra le sue caratteristiche , lo spumante franciacorta può vantare un colore paglierino , brillante , lucente e con possibili riflessi verdini ; perlage finissimo con una ricca spuma . L’odore ci riporta qualche volta a ricordo dei frutti di bosco , altre volte risveglia l’essenza della mela acerba . Il suo sapore è secco , e lascia nel palato una sensazione di frutta , mentre in alcune produzioni si può cogliere un piacevole retrogusto amarognolo . Lo spumante franciacorta D.O.C.G. va servito a 6-8°C e si può abbinare magnificamente con frutti di mare crudi , pesci affumicati , uova di pesce , antipasti leggeri , primi piatti in genere , pesce , crostacei , frutti di mare cucinati in diversi modi , fritture di pesce , frittura di verdura , tempura , carni bianche leggere . Lo spumante franciacorta oltre ad essere un ottimo spumante di qualità abbinabile ad ogni tipo di antipasto può fungere anche da accompagnatore ad altri tipi di pietanze creando un connubio perfetto , in grado di deliziare i palati raffinati degli intenditori , ma anche di coloro i quali non possono vantare una grande conoscenza ed esperienza nel campo della vitivinicoltura . Esistono tre tipi di spumante franciacorta di denominazione di origine controllata e garantita , meglio conosciuta come D.O.C.G. : il franciacorta spumante bianco , il franciacorta spumante rosè e , infine il franciacorta spumante crèmant o satin . Il franciacorta bianco , che sia millesimato o meno va servito a 6-8°C di temperatura . Solitamente questo spumante bianco va servito insieme agli aperitivi , ai piatti di apertura a base di pesce , ai primi delicati e ai secondi piatti soprattutto a base di pesce . Può sposarsi in modo assolutamente perfetto con i tortini di acciughe fresche alla maggiorana , involtini di pesce spada , cappesante gratinate , fiori di zucca fritti , patè di lenticchie , terrine di ortaggi , insalate di mare oltre che al classico antipasto di salumi all’italiana . Può accompagnare , lasciando i palati estasiati , anche con primi piatti come pasta alle sarde , spaghetti alla norma con melanzane fritte , risotto ai filetti di pesce persico , riso al salto , paste al forno , pansotti in salsa di noci , cannelloni alle erbette . Per quanto riguarda i secondi piatti il franciacorta spumante bianco può essere unito , in modo armonico con second piatti a base di verdure e/o pesce : verdure gratinate , verdure , ripiene al forno , calamari ripieni , crocchette di patate , cavolfiore impastellato e fritto , orata alla piastra , astici gratinati .
Il franciacorta rosè spumante è vinificato con quote più o meno significative di pinot nero . In linea di massima , lo spumante rosè è più corposo del bianco e , quindi di conseguenza , si abbina in modo più adatto all’accompagnamento di cibi quali : pesci saporiti , verdure molto sapide e carni bianche cucinate in modo semplice , quindi poco elaborate .
Inoltre può accompagnare anche antipasti tra cui il carpaccio di manzo , il vitello tonnato , la caponata di melanzane , torta di ciccioli , baccalà impastellato e fritto .
Lo spumante rosè può anche abbinarsi a piatti come spaghetti alla carbonara, bucatini alla carbonara, tagliatelle al sugo d’arrosto, cappelletti in brodo, risotto alla salsiccia, anolini alla piacentina in bordo.
Si accosta ad anguilla in guazzetto, triglie all’anconetana, cioè al forno con prosciutto crudo, lumache in umido, cotolette alla milanese, costolette d’agnello impanate e fritte, paillard di vitello, cotechino con le bietole, casseula milanese.
Lo spumante di tipo Crémant è un vino spumante con pressione inferiore a 5 atmosfere e il cui periodo di permanenza sui lieviti è generalmente più breve rispetto agli altri vini.
Lo spumante di tipo crémant prodotto in Franciacorta, conosciuto generalmente con il nome Satin lo si può assaporare sia in versione bianco, sia nella versione rosé.
Rapportato alla categoria spumante è meno spumoso e più delicato.
Indi per cui i satin bianchi si abbineranno in modo più adeguato a pietanze semplice ma dal gusto ricercato, tra cui primeggiano quelle a base di pesce, come il salmone crudo marinato, le insalate di pesce e di riso, carpaccio di pesce spada e di tonno, spaghetti alle zucchine, branzino in forno all’aneto.
il satin rosato, invece, versione spumante ovviamente, può essere degustato accostato a pietanze più elaborate e saporite, tra cui spaghetti alla norma, con melanzane fritte, panzotti in salsa di noci, paste al forno, risotto ai filetti di pesce persico, sogliola alla mugnaia, orata alla piastra, astici gratinati, polpettine di pesce e verdura e cavolfiore impastellato.
Il Franciacorta VSQPRD, si sposa in modo del tutto armonico, con preparazioni sofisticate dal gusto prelibato, alimenti gratinati e in particolare con le cappesante in besciamella al gratin, equilibrando il sapore conferito dai grassi apportando una nota di leggerezza e di freschezza. Il vino deve inoltre accordarsi allo strumento della vivanda gratinata.
Nel caso in questione, il piatto preso ad esempio, ossia le cappesante gratinate, richiede l’accostamento di un vino bianco di media corposità.
Tra i vini Franciacorta tranquilli possiamo elencare: Terre di Franciacorta D.O.C. bianco: a base di Chardonnay, in maggior parte, e Pinot Bianco, è di gusto particolarmente delicato. Con l’invecchiamento e l’affinamento in bottiglia si può fregiare del toponimo di “vigna”. Adatto a tutte le portate di pesce, soprattutto alle specialità lacustri del territorio franciacortino, come la tinca al forno; Terre di Franciacorta D.O.C. rosso: a base di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon e, in minima parte, di Barbera, Nebbiolo e Merlot, è di colore rosso vivace se giovane, leggermente granato se maturo. L’invecchiamento è di uno o due anni o più per le annate che si fregiano del toponimo di “vigna”. È assai indicato con i primi piatti, i secondi a base di carne come il manzo all’olio; IGT Sebino: alcuni vini rossi e bianchi di qualità hanno la qualifica di Indicazione Geografica Tipica Sebino. Possono essere ottenuti da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Pinot Grigio e Riesling. Con gli uvaggi dei vitigni rossi si ottengono il Sebino Rosso o il Sebino Novello. Il vino dolce Sebino Passito bianco si ottiene da uve parzialmente appassite di Chardonnay e/o Pinot Bianco, e/o Trebbiano.
Si suggerisce vivamente al lettore amante dei vini della buona tavola e della natura, di intraprendere un viaggio attraverso le vie del vino. Un viaggio che possa rinfrancare lo spirito e il palato, nonché la curiosità avendo la possibilità di visitare le cantine e i vitigni dove si attua la vitivinicoltura. Un itinererio consigliato è prevede la partenza da Brescia con un viaggio in direzione Bergamo.
Dopo 18 km si arriverà a Rovato, dove potrete pranzare ai piedi del Monte Orfano. A 2 chilometri, sulle pendici dello stesso monte, si trovano la Chiesa di Santo Stefano, costruita nel Quattrocento, con affreschi del XV e del XVI secolo, e il convento dell’Annunziata sorto tra il 1449 e il 1503. Proseguite poi sino a Erbusco dove potrete visitare, previo appuntamento, le case vinistiche e spumantisiche Uberti.
A Erbusco è possibile anche ristorarsi e pernottare. Salite verso il lago d’Iseo e raggiungete Paratico, sulla sponda bresciana dell’Oglio e da lì costeggiate il lago fino ad Iseo, località di villeggiatura dove potrete ristorarvi e pernottare.
Proseguite in direzione sud-ovest e visitate Provaglio d’Iseo dove è possibile ammirare la chiesa romantica di San Pietro di Lamosa.
Proseguite, infine, sino a Rodengo, per visitare l’abbazia quattrocentesca con affreschi del Romanino.