Franciacorta Berlucchi
Avere la fortuna di assaggiare un sorso di una delle diverse varietà di spumante Berlucchi consente di entrare a contatto con una storia iniziata negli anni cinquanta, in Piemonte. A sud del lago d'Iseo, nel territorio chiamato Franciacorta, per via del fatto che nel medioevo non era sottoposto a dazi, Guido Berlucchi, discendente dei Conti Lana de' Terzi, coltivava sulle sue terre dei vigneti. Il vino che ne veniva prodotto era un pinot bianco, di cui però il conte non era soddisfatto. Nel 1955, dall'incontro con l'enologo Franco Ziliani, nacque l'idea di usare per la vinificazione il cosiddetto metodo classico, vale a dire quello usato per lo champagne. Il risultato di quell'esperimento risultò talmente apprezzato che nacque il franciacorta berlucchi, e di lì a poco nacque anche la sua etichetta, creata da Giorgio Lanciani. Questi, insieme a Berlucchi e Ziliani, fondò la Berlucchi spa nel 1961.
Ma cosa è riuscito a trasformare il vino pinot classico nel pinot di franciacorta, oggi più noto come il berlucchi spumante? Il metodo classico proposto da Ziliani è lo stesso che si usa in Francia per lo champagne, tanto che è altrimenti detto metodo champenoise. In vino, dopo una prima fermentazione nei tini, viene fatto rifermentare direttamente in bottiglia, con l'aggiunta di zuccheri e agenti lievitanti selezionati. Questo produce l'anidride carbonica, e le classiche bollicine. In seguito, le bottiglie vengono messe su apposite rastrelliere, suelle quali vengono inclinate nel verso del tappo, in modo che qui si depositino tutti i residui e le fecce. L'ultima fase consiste nel congelare il collo della bottiglia per poi aprirla: la pressione fa saltare via i residui. Il liquore viene poi rabboccato con dello sciroppo di vino e dello zucchero. In base alle dosi, si ottiene uno spumante demi sec, brut o extra brut.
Il Berlucchi è quindi, ad oggi, un pregiatissimo vino spumante, che fa parte della storia enogastronomica italiana, tanto da aver avuto l'onore di essere immortalato su un francobollo delle Poste Italiane nel 2011, in occasione del suo cinquantenario. Nel corso degli anni, dal primo vino realizzato, che fu chiamato Pinot di franciacorta, sono state create molte altre varietà: ad esempio il Berlucchi '61. Anche se il nome potrebbe far pensare all'annata, in realtà quel 61 è solo un omaggio all'anno di nascita del vino Berlucchi, perchè il debutto di questo spumante risale al 2009. Nel 1993 invece era nato il Berlucchi Cellarius, il cui nome è un omaggio all'antica figura del dispensiere che si incaricava della cura della cantina. Il Berlucchi Cuvee imperiale è uno degli spumanti preferiti per aperitivi e feste importanti, ed è classificato, come la gran parte degli altri vini berlucchi, dal marchio DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Se poi non ci si vuole accontentare di bere un bicchiere di berlucchi cuvee imperiale brut, ma lo si volesse degustare nel luogo dove nasce, si potrebbe prenotare una visita alle cantine Berlucchi. L'azienda è infatti aperta dal lunedì al venerdì, nell'arco di tutto l'anno, per visite guidate che consentono di scoprire i luoghi e la storia di questo vino spumante.In alternativa si può comunque portare a casa un pezzetto della storia del franciacorta berlucchi acquistandone una bottiglia, magari di berlucchi magnum, la speciale versione da 150 cl, per dare vita a dei festeggiamenti davvero speciali per una ricorrenza importante. Il prezzo del berlucchi può oscillare notevolmente, a seconda del formato di acquisto e della varietà di spumante che si intende acquistare. Ci sono bottiglie il cui costo oscilla intorno alle 20 euro, per arrivare ai vini più pregiati. In questo caso, il berlucchi prezzo può arrivare oltre le 200 euro.
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La Berlucchi è un'azienda relativamente nuova per il panorama vinicolo italiano e mondiale, essendo nata solo nel 1961,
visita : berlucchi spumante
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