Cantine della Franciacorta
Come già analizzato nei precedenti articoli, la Franciacorta vinicola racchiude diciotto comuni in provincia di Brescia. Zona antica di produzione, la Franciacorta si è totalmente rinnovata negli ultimi decenni cambiando di molto il suo tipo di produzione che prima era rivolta a dei rossi mediocri. La svolta si è avuta con le prime sperimentazioni di spumantizzazione ad opera di Berlucchi, che hanno portato al notevolissimo successo odierno, tanto che la maggior parte delle cantine si è ormai specializzata nella spumantizzazione di bianchi e rosati che raggiungono, se non superano, la qualità degli Chapagne. Vediamo una panoramica delle migliori cantine di Franciacorta, escludendo le tre più famose, Berlucchi, Ca' del Bosco e Bellavista, a cui sono dedicati già degli articoli personalizzati.
Tra le più apprezzate, l'azienda Barone Pizzini ha sede a Corte Franca. Conosciuta per una vasta produzione di molte tipologie, questa azienda produce ottimi Franciacorta spumante dai suoi vitigni di età compresa tra i 6 e i 14 anni, coltivati su terreni minerali.
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Con sede a Provaglio d'Iseo, Bersi Serlini ha apportato numerosi e positivi cambiamenti alle sue produzioni nell'ultimo decennio, raggiungendo così le vette di questo settore del mercato.
I suoi Franciacorta spumanti sono tra i più considerati.
L'azienda ha sede a Coccaglio, ed è una realtà ancora piccola rispetto alle altre aziende più conosciute. Nonostante una produzione limitata, la qualità non manca nei suoi due vini di punta, il Franciacorta Brut e il Franciacorta Satèn Brut.
L'azienda coltiva i suoi vigneti ad una quota di 300 metri sul livello del mare ai piedi dell'antico castello che le dà il nome. Il suolo è tipicamente morenico, con forte presenza di pietre che come noto favoriscono lo sviluppo di un microclima protettivo per i vigneti e arricchiscono i terreni di minerali. Buona produzione con il Franciacorta Brut Cuvee Monogram in evidenza.
Insediata ad Erbusco, questa azienda continua la sua storia di qualita senza avere battute d'arresto.
Ottimi i suoi Franciacorta spumanti con lo Chardonnay rigorosamente in purezza.
Ad Adro sembrano avere una predilezione per i Franciacorta Satèn. I suoi Franciacorta di punta sono infatti due Satèn, il Franciacorta Soul, dedicato alla musica, e il Satèn generico. Tra i prodotti migliori anche il Rosé e il Franciacorta Zero.
Sempre ad Adro abbiamo l'azienda Cornaleto, che continua la sua vena innovativa anche sui prodotti già baciati dal successo, con il perfezionamento di annate già prodotte ulteriormente migliorate con un allungamento del periodo di riposo sui lieviti.
Ancora il comune di Adro protagonista con una ottima azienda che coltiva Chardonnay e Pinot Nero sui terreni calcareo-argillosi posti a 200 metri di altitudine. I suoi vini si distinguono per la deliziosa mineralità e il tono fruttato. La gamma è impreziosita da tre Franciacorta, il Satèn, l'Extra Brut e il Brut Rosé che hanno guadagnato i quattro grappoli del AIS.
L'azienda di Lorenzo e Paola Gatti è tra le migliori produttrici di Franciacorta nonostante non utilizzi attrezzature di ultima generazione o abbia una storia antica. L'arte della vinificazione ce l'hanno nel sangue e la produzione vanta spumanti paragonabili a degli Champagne. Su tutti il Franciacorta Satèn, potente e minerale, con lo Chardonnay in purezza vinificato in parte in barrique, è tra i migliori spumanti, di livello internazionale. Nel colore paglierino si sviluppa un perlage persistente e deciso. Al naso sviluppa ampi profumi di frutti gialli, pompelmo candito, mimosa e caramella. Ottima la struttura sostenuta da una possente freschezza e sapidità. In acciaio e barrique per 36 mesi. Un vino dagli abbinamenti aristocratici come i ravioli agli scampi con tartufo nero.
In trent'anni di attività l'azienda ha raggiunto i vertici qualitativi della spumantizzazione nazionale e internazionale. Le rese massime delle uve sono fissate a 8 tonnellate per ettaro, per avere un livello molto alto su tutta la gamma. Sicuramente un aristocratico il Franciacorta brut Valentino Majolini, un millesimato di 10 anni passati sui lieviti di straordinaria eleganza. Chardonnay e un 10% di Pinot Nero danno subito un impatto visivo oro brillante. Ampio e complesso il naso, con la frutta tropicale matura, il pino, lo zenzero e ancora la resina e il sandalo, con un finale di amaretto. Splendida freschezza e mineralità in bocca. Da provare su filetti di San Pietro e funghi.
È una delle aziende storiche della Franciacorta, fondata ad Erbusco nel 1793. Grande storia e primissima qualità per questa cantina, che vanta due top class della denominazione.
Produce circa 200.000 bottiglie l'anno da uve con 9 tonnellate di resa per ettaro, raccolte in parte a mano. Una produzione di eccellente qualità, comparabile a quella dei tre grandi di Franciacorta.
Da primato il Franciacorta Non Dosato Sublimis, un aristocratico dorato brillante in cui sale un perlage ricco e intenso. Naso straordinario, con caffè verde, fragranza di pane caldo e polvere pirica suggellata dalla frutta tropicale. Bocca sapida e minerale, molto lunga e complessa. Passa 5 anni sui lieviti, prima di incontrare piatti decisamente inconsueti, come le fettuccine al sugo di lepre.
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