Accessori cantina
Passando ad analizzare nello specifico le cantine adibite alla produzione del vino, quindi quelle tipiche delle aziende, si nota la presenza di numerosi macchinari e accessori. La cantina deve possedere diversi ambienti per portare avanti tutte le fasi della produzione. Una zona dedicata alla pigiatura, una a quella della fermentazione, una zona dedicata alla conservazione. Anche le cantine private necessitano di numerosi accessori molto utili. Ad esempio le botticelle, i serbatoi , i raffreddatori di bottiglie, le pistole per il travaso. Insomma tanti oggetti utili a gestire nel modo migliore la cantina.Parliamo ora nello specifico di questi accessori. Il primo accessorio indispensabile sono gli scaffali in cui si adagiano le bottiglie. Possono essere in diversi materiali dal metallo al legno. Quelli in legno, oltre a essere generalmente più eleganti,
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prosegui ... , sono in grado di assorbire le possibili vibrazioni che non giovano ai vini. Le dimensioni degli scaffali dipendono ovviamente dalle esigenze e dal numero di bottiglie della cantina. Inoltre anche l’espetto esteriore è importante e si possono trovare portabottiglie di varie forme che si adattano a ogni cantina.
Oltre agli scaffali per le bottiglie si possono acquistare le botti o le botticelle che in molti casi sono dotate di erogatore per versare direttamente il vino. Il mercato propone anche delle botti refrigerate per tenere il vino a una temperatura più fresca di quella ambiente.
Come è noto nelle cantine vi deve essere una temperatura che si aggira tra i 10 e i 14 gradi al massimo e ciò può essere garantito dalla costruzione della cantina stessa a una profondità di 3 4 metri. Se ciò non è possibile si possono acquistare dei climatizzatori specifici per la cantina che regolano la temperatura e che tengono sotto controllo l’umidità altro elemento molto importante per i vini. Si è già accennato agli armadi refrigerati per tenere al fresco i vini prima di servirli che possono essere alloggiati nella stessa cantina.
Esistono anche degli accessori professionali come i travasatori che consentono di spostare il vino da un contenitore ad un altro. Spesso questo tipo di macchinario funziona tramite gas inerte che spinge all’esterno della botte il vino che confluisce all’interno di un tubo.
Dopo la vendemmia l’uva viene raccolta e portata la dove avverrà la pigiatura. La pigiatura avviene attraverso dei macchinari che schiacciano l’uva e sono in grado di separare i raspi dal resto dell’uva. Non tutte le macchine pigiatrici sono in grado di compiere questa separazione, ma l’ideale è che ciò avvenga per avere un vino meno acido.
Una volta avvenuta la pigiatura entrano in azione i tini che servono alla fase della fermentazione. Il mosto viene versato in questi contenitori che possono essere in acciaio o in legno. Nella fase successiva il risultato della fermentazione si separa la vinaccia dal liquido attraverso delle pompe che portano il vino in contenitori puliti, ad esempio delle botti. D’ora in poi le attrezzature sono botti, damigiane e bottiglie in cui conservare il vino.
Quando si pensa a un vino invecchiato viene in mente la botte. La figura classica della botte è in legno, ma oggi spesso si usano altri materiali. Le più famose e utilizzate sono quelle in legno di rovere. Il vino conservato in questi contenitori può maturare e invecchiare, inoltre grazie alla loro forma, una volta messe in posizione orizzontale, consentono il deposito dei sedimenti solidi in una zona ristretta. La botte piccola da 225 litri viene chiamata barrique. Le botti hanno un processo di produzione lungo e laborioso che le rende perfette per la loro funzione. Il processo di fermentazione del vino è la fase in cui gli zuccheri si trasformano, grazie all’azione dei lieviti, in alcol e in anidride carbonica. La fermentazione che porta alla produzione del vino rosso è preceduta da una fase in cui le vinacce rimangono a contatto con il liquido in modo da conferire al vino il caratteristico colore scuro, questa fase è detta macerazione. I lieviti sono contenuti nella buccia dell’uva ma in molto casi vengono aggiunti alcuni lieviti selezionati. Per i vini bianchi le vinacce sono separate dal mosto in modo e quindi la fermentazione non avviene in macerazione. La fermentazione è un momento di enorme importanza perché è in questa fase che le uve conferiscono al futuro vino le sue caratteristiche organolettiche e aromatiche. La temperatura della fase di fermentazione è molto importante, questa non deve avvenire a temperature troppo basse, ma neanche eccessivamente elevate per non accelerare troppo il processo. Questo tipo di fermentazione è chiamata fermentazione alcolica, poi esiste la fermentazione malolattica che serve a ridurre l’acidità del vino che viene effettuata dopo quella alcolica, ma non in tutte le occasioni.I tempi di produzione dipendono da alcuni fattori. Una volta effettuata la vendemmia e la pigiatura abbiamo la fase della fermentazione che può durare fino a 15 giorni, ma non deve essere comunque troppo lunga. Dopo la fermentazione alcolica i tempi si possono allungare in quanto dopo lo svinatura si procede con la fermentazione lenta che ha una durata di ulteriori 10 15 giorni. Tali tempi variano in base al tipo di uva e in base al vino che si intende produrre. A questo punto abbiamo il travaso e eventualmente l’imbottigliamento. Se si intende far invecchiare in vino questo può essere conservato nelle botti e quindi al processo si deve aggiungere in tempo di invecchiamento.