Offida

La zona vinicola

La zona vinicola corrispondente alla denominazione di origine controllata Offida fa parte della provincia di Ascoli Piceno e Fermo, situate nelle Marche meridionali. Si tratta di colline abbastanza dolci per il 60% mentre il resto del territorio è costituito dalle montagne più alte delle Marche, chiaramente non coltivabili. Le colline sono sottoposte ad una continua modificazione ed erosione a causa dei numerosi torrenti che le attraversano, che determinano oltre alla continua erosione anche il continuo deposito di nuovi materiali. Si hanno quindi una serie di valli scavate dai corsi d'acqua e dei nuovi terrazzamenti creati dai depositi dei fiumi. I depositi risalgono a partire da circa 235.000 anni fa, per interrompersi poi intorno ai 125.000 anni fa, durante il Pleistocene medio e inferiore quando compaiono anche dei piccoli affioramenti. In seguito i depositi riprendono con dei limi sabbiosi ed argillosi misti a conglomerati e sabbie tra i 90.000 e i 70.000 anni fa. Un ultimo strato di depositi si conforma tra i 28 e i 7 mila anni fa, ancora con limo di argilla e sabbia, misto a ghiaia e vari ciottoli di fiume.

Le Marche subirono le stesse trasformazioni climatico-ambientali del resto d'Italia, quando il succedersi degli eventi prima chiusero lo Stretto di Gibilterra creando un ambiente evaporitico, e poi lo riaprirono, salinizzando di nuovo l'antico mare della Tetide, oggi Mediterraneo, con la conseguente scomparsa degli animali bentonici del fondo e l'aumento di quelli superficiali a guscio siliceo come le piccole Diatomee o i molluschi dal guscio calcareo. Vi è quindi un deposito di gessi e solfiti, in prevalenza rocce solfatiche, marne argillose scure, marne tripolacee (Diatomee) e argille bituminose.

L'ultimo deposito è quello sabbioso e ghiaioso, fatto di granuli medio-fini dell'ultimo periodo sopra descritto risalente a circa 7.500 anni fa. Qui lo Stretto di Gibilterra di nuovo aperto fa confluire l'acqua all'interno del bacino, e depositare sali marini di argille grigio-azzurre (argille azzurre), e sopra strati di sabbie deltizie o di spiaggia.

Il clima della zona è subappenninico con le montagne a influenzare l'ambiente. Quindi si hanno inverni caratterizzati da freschezza ed umidità da pioggia e venti provenienti dai Balcani, che provocano spesso nevicate e nebbie, con temperature molto basse. Le estati sono secche e calde, con temperature che possono arrivare fino ai 38° C.

offida

Vino Bianco Passerina Marche Indicazione Geografica Tipica 750 ml

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I vitigni bianchi

Il vitigno bianco principale con cui vengono prodotti i bianchi sotto la nuova denominazione Terre di Offidia è il Passerina.

Il Passerina è un vitigno autoctono dell’Italia centrale conteso tra questa zona delle Marche e il Frusinate. Essendo un vitigno molto antico infatti non si ha ancora la certezza della sua origine anche a causa dei tanti sinonimi utilizzati dalle varie zone in molti secoli. Si favorisce l'ipotesi marchigiana per il momento, e quella frusinate sembra tramontare sempre più. Probabilmente è parte della famiglia dei Trebbiani e ha molte similitudini con alcuni vitigni dell'Italia centrale. Si pensa addirittura ad una mutazione del Biancame, sempre marchigiano. Qui è molto diffuso, anche se il vitigno ha conosciuto un lungo periodo di crisi, in particolare dovuta alla concorrenza con altri vitigni. Il Passerina però ha una qualità più elevata rispetto ai Trebbiani, ed è riuscito a rimanere nelle preferenze dei produttori di qualità.

Il Passerina ha grappoli medio-grandi a forma di piramide. Gli acini invece sono piccoli, giallo-oro e pruinosi. Matura a fine di settembre e si segnala per vigoria e buone rese. Gli acini hanno un ottimo equilibrio tra acidità e zuccheri, fornendo quindi una buona dose alcolica ma al tempo stesso la giusta acidità.

I vini del Passerina sono tornati alla ribalta grazie alla loro qualità, come bei colori paglierini e profumi di frutta tropicale, agrumi, erbe e miele su un fondo di spezie. Palato in cui l'acidità è evidente ma in equilibrio con la sapidità. Il retrogusto invece è amaro. Si vinifica anche in tipologia dolce, con belle note di zabaione, creme caramel, vaniglia e frutta secca. Si abbina con piatti di qualità, crostacei o risotti, zuppe di pesce e fritture e molti altri piatti marchigiani.


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L'Offida DOCG bianco

L'Offida DOC è stato riformato con il decreto ministeriale del 15 giugno 2011 e ora si chiama Terre di Offida DOCG per autorizzare la produzione nei comuni della provincia di Ascoli Piceno e Fermo. La base ampelografica per i bianchi vede l'impiego al 85% del Passerina, con un 15% di altre uve autorizzate nella regione. Sono previste le tipologie fermo, Passito, Vin Santo e Spumante, con rese limitate entro le 12 tonnellate per ettaro per tutte le tipologie. Il grado alcolico invece deve essere di almeno 10,50% per il fermo e di 11,5% vol. per le altre tipologie.

La vinificazione e l'imbottigliamento possono avvenire in tutta la regione Marche, anche se solo per le aziende esistenti prima della pubblicazione del disciplinare. purché le aziende agricole interessate dimostrino di essere esistenti alla data di pubblicazione del decreto.


Le aziende

La Cantina dei Colli Ripani vinifica l'Offidia Passerina Ninfa Ripana, con profui di mela golden, nespola, melissa e sambuco. Molto fresco e dissetante, è ottimo per i piatti con uova.




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