Piculit Nero
Il Piculìt Neri è un vitigno a bacca rossa autoctono friulano, antichissimo e spesso dimenticato, la cui coltivazione risale a molti secoli or sono, in particolare nell'area collinare di Valeriano, Pinzano al Tagliamento e Castelnuovo del Friuli.
Più comunemente chiamato Piculit Nero, questa varietà di vite prende il nome
Piculit per la caratteristica di avere bacche dalle dimensioni molto ridotte, così come quelle dei grappoli.
Qui i terreni sono di tipo sassoso, con forte presenza di argilla. Il vitigno viene allevato con il sistema del cordone speronato e vendemmiato in generalmente a mano verso i primi di ottobre.
Il vitigno si presenta con grappoli e bacche di dimensioni piccole e forma cilindrica, abbastanza compatta, e in alcuni casi alata, per quel che riguarda i grappoli, mentre per gli acini si possono avere anche dimensioni medie, sempre a forma sferica, con buone concentrazioni di pruina sulle bucce spesse e blu. Il Picolit Neri è un vitigno del tutto sconosciuto nell'enologia moderna, riscoperto grazie alla passione dei viticoltori locali, in particolare di Emilio Bulfon, che ama risoprire i sapori della sua terra, come nel caso anche dell'Ucelut e della Forgiarin.
Il vitigno è comunque da associare ai Refosco, e le prime notizie della sua coltivazione sono piuttosto recenti, nonostante un allevamento più che secolare.
Il Picoli Neri viene vinificato per lo più in purezza con vinificazioni in acciaio, seguendo una macerazione di circa dieci giorni prima della pressatura. La vinificazione si effettua generalmente in acciaio a 27° C, per dar luogo a acciaio a vini da affinare in legno.
Produce bei vini rubino intenso, che portano in dote buoni aromi fruttati di bosco, con prugne cotte e marasche in evidenza cesellate su buone speziature e fondi di sottobosco. Il palato è in genere morbido, amabile e mai particolarmente secco. Nel complesso ne risultano vini godibili e di discreta fattura, particolarmente adatti per le carni rosse arrosto e per il maiale, ma anche con la selvaggina. I vini portano in dote anche una buona acidità che ne permette un discreto affinamento. Buona anche la gradazione alcolica, con vini discretamente strutturati con un corpo medio fatto di buona sostanza. La temperatura di servizio ideale è di 18° C.
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I produttori che si impegnano nella vinificazione del Picult Neri sono esclusivamente locali e la loro produzione è offuscata dai grandi vitigni autoctoni friulani come lo Schippettino. Tra i più impegnati il già citato Emilio Bulfon, con il suo Piculit Neri che presenta buone caratteristiche simili al Refosco, ma con produzioni più morbide, amabili, e certamente non al livello del suo parente.
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