Malvasia di Schierano

La varietà

Il Malvasia di Schierano è un vitigno a bacca nera appartenente alla famiglia delle Malvasie, diffuso nel Piemonte. Come per le altre Malvasie, questa famiglia deve il suo nome al porto di Monembasia, in Grecia, punto di partenza per l'importazione di una serie di vitigni molto simili tra loro, capaci di dare vini corposi, spesso dolci, molto apprezzati nel Medioevo a Venezia, che li identificava genericamente con il nome Malvasie senza per altro spesso avere parentele fra loro. Molte ivence con il tempo si sono identificate con il territorio, modificandosi leggermente tanto da essere considerati vitigni separati. Un testo medioevale cita un vino chiamato malvaticus caratterizzato dalla vinificazione della Malvasia a bacca nera di Cipro e introdotta in Piemonte, come attestato anche da un altro documento del 1468 del comune di Mondonio.

Oggi il Malvasia di Schierano è un vitigno prettamente piemontese, coltivato prevalentemente in provincia di Torino e parte principale dell'assemblaggio, a cui partecipa anche il Freisa, del Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC. Il vitigno si presenta con grappoli di dimensioni medio-piccole a forma conica, raramente alati e compatti. Le bacche sono invece di dimensioni medio-grandi, con buone concentrazioni di pruina sulle bucce blu a riflessi violacei. È un vitigno mediamente vigoroso, con rese medie e costanti, coltivato a controspalliera con potature alla Guyot.

Malvasia di Schierano

Birra in Franconia. Diario di viaggio alla riscoperta della tradizione brassicola francone

Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,96€
(Risparmi 1,94€)


I vini del Malvasia di Schierano

Il Malvasia di Schierano viene generalmente vinificato in purezza o con piccole percentuali di Freisa, per fornire vini rossi dolci, con colori ciliegia, spesso frizzantini se non spumantizzati. Il vino che se ne ricava risulta aromatico, come il vitigno, con belle profumazioni aromatiche e gusti dolci. In Piemonte fa parte oltre che del Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC anche del Colline Torinesi DOC e di altri IGT locali.

I profumi sono generalmente di mosto, o di piccoli frutti rossi, con un corpo leggero e fresco. Trova ottimi abbinamenti con la pasticceria secca, ma anche con budini e piccoli pasticcini alla crema di cioccolato, come i classici gianduiotti piemontesi.


  • concimazione primaverile La vite si nutre, come qualsiasi altra pianta, attraverso i sali minerali e gli elementi organici presenti nel terreno ed assorbiti tramite le radici, l'organo della pianta preposto all'assimilazione ...
  • Groppello Il Groppello è un vitigno a bacca rossa autoctono del Lago di Garda, dove era conosciuto già in epoca romana tanto da essere descritto sia da Virgilio che Plinio il Vecchio, ma anche da numerosi altri...
  • Malvasia del Lazio La Malvasia del Lazio è un vitigno a bacca bianca che, come è facile intuire, fa parte della famiglia della Malvasie, uno dei vitigni più antichi e anche coltivati in Europa e specialmente in Italia. ...
  • Malvasia Nera di Lecce La Malvasia è una famiglia di vitis vinifera composta da numerose varietà tra cui la Malvasia Nera di Lecce, un sottotipo autoctono del Salento con cui si vinificano interessanti vini rossi. Il nome g...

Teroldego Dolomiti Igt Foradori 7512061 Vino, Cl 75

Prezzo: in offerta su Amazon a: 15€


I produttori

Tra i Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC più interessanti vi è quello della Cascina Grilli, caratterizzato da freschezza e dolcezza. La spuma risulta fine e delicata, con profumi fruttati di bosco ma anche aromi floreali con iris e glicine. Il palato è leggero e poco alcolico, ideale per un pubblico femminile e giovane, che non desidera un grado alcolico alto. Naturalmente abbinabile con la pasticceria secca, questo vino si adatta bene anche alla frutta fresca, ad una temperatura di servizio di circa 8 gradi centigradi.




COMMENTI SULL' ARTICOLO