Fumin
Il Fumin è un vitigno a bacca rossa autoctono della Val d'Aosta, molto rustico, diffuso in particolare in centro Valle, che sta destando le attenzioni degli appassionati negli ultimi anni anche grazie alla protezione della nuova denominazione DOC ad esso dedicata, il Valle d'Aosta Fumin. Le estensioni coltivate sono in espansione, da Saint-Vincent a Villeneuve, specialmente sulla riva sinistra della Dora Baltea fino a quote di 600-650 metri. Inoltre viene coltivato in vecchie vigne a Aymavilles insieme al Petit Rouge, altro noto vitigno valdostano. Il suo successo si deve a padre Costantino Charrère, il primo a vinificarlo in purezza nel 1970. Una volta era particolarmente diffuso ad Envers, con il nome dovuto alla caratteristica affumicata del vino prodotto.
Storicamente i primi documenti sul Fumin sono del 1838 ad opera di Lorenzo Gatti che lo descrive nel
Saggio sulle viti e sui vini della Valle d’Aosta. Il Fumin si presenta con grappoli di dimensioni medio-piccole, a forma piramidale e alati, con densità medie. Le bacche sono di piccole dimensioni, sferiche. Con colori blu e bucce pruinose e coriacee. Il vitigno risulta percepire molto i vari microclimi, ed è abbastanza fragile anche se resistente alle malattie.
Il Fumin veniva prima vinificato in assemblaggio per fornire acidità e colore, ma ora il suo utilizzo in purezza è sempre più sfruttato, grazie a vini di buona qualità forniti dal vitigno. I vini infatti sono di un bel colore denso, con una gamma olfattiva di tutto rispetto, profonda, erbacea e in continua evoluzione. Il palato risulta corposo, ricco e intrigante, sempre dotato di acidità, secco e austero. Il vino inoltre tende ad invecchiare molto bene, tanto da non essere consigliato in giovinezza, dove risulta troppo aspro. Un affinamento in rovere invece ne ammorbidisce le qualità rendendolo elegante e appetibile dopo qualche anno.
Il vino del Fumin non si presta ad essere bevuto giovane, ma deve essere destinato all'affinamento; vien colto al meglio alcuni anni dopo la raccolta, con un minimo di due anni di attesa.
Oggi ha visto dedicarsi la denominazione Valle d’Aosta Fumin DOC, dove deve essere presente con almeno il 90 per cento. I vini hanno tannini evidenti ma levigati dall'affinamento. Il naso esprime anche speziature quali pepe e tocchi fruttati alle prugne affiancate da bacche selvatiche. Buona anche la gradazione alcolica fornita.
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La Crotta dei Vigneron vinifica un ottimo Valle d'Aosta DOC Fumin l'Esprit Follet, un vino rubino dove le erbe di montagna si fondono alla mora e ai mirtilli, con una bella vena mentolata. Il palato è fresco e morbido, con tannini levigati dai 12 mesi di affinamento. Ottimo con il tonno al pomodoro e capperi.
Perfetto anche il Valle d'Aosta DOC Fumin Vigne La Tour di Les Crêtes, con preziosi aromi di more, ribes e spezie. Ancora fresco e morbido per le costolette aromatizzate con la menta.
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Il Fumin è un vitigno autoctono che viene prodotto nella regione della Valle d’Aosta e viene coltivato in tutto il centr
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