Fortana

Il vitigno

Il Fortana è un vitigno a bacca rossa localizzato nella Pianura Padana, in particolare nella regione Emilia Romagna. La sua origine si dice sia addirittura Burgondina, proveniente niente di meno che dalla famosa Côte-D'Or. La narrazione lo vuole importato in Italia e in particolare nella pianua emiliana dalla duchessa di Ferrara, Renata di Francia, figlia di Luigi XII di Francia, principessa e sposata con Ercole II D'Este. Nel suo trasferimento dal paese transalpino alla ridente Ferrara la principessa portò con se, sempre stando alla narrazione, la sua uva locale come dote di matrimonio nel 1528. Nella provincia di Ferrara oggi il vitigno viene denominato Fortana del Bosco Eliceo o Uva d'Oro. La sua presenza in Emilia viene attestata alla metà del Seicento da Agostino Gallo. Egli si riferisce al Fortana come vitigno produttivo e profumato dal nome di Uva d'Oro appunto. Nome ripreso anche da Vincenzo Tanara nel 1674 quando scrisse L’Economia del cittadino in villa lodando questo vitigno come tra i migliori. Infine la descrizione del vitigno passa per l'Acerbi che la colloca nell'Oltrepò Pavese nella sua opera del 1825. Qui l'autore usa però l'attuale nome di Fortana, che sembra sia derivato dalla parola fruttana che indicherebbe la ricchezza e l'abbondanza fornita dal vitigno. Il vitigno è conosciuto anche con i sinonimi di Brugnola, Dallora nera, Prungentile, Uva francese nera in ricordo della sua origine e molti altri sinonimi. Oggi il Fortana viene coltivato nell'area di Bosco Eliceo che coinvolge le due province, di Ferrara e Ravenna. Naturalmente presente anche nel resto dell'Emilia, in particolare nella Bassa Parmense dove riesce a sfruttare un microclima particolare, caratterizzato dal terreno di medio impasto ricco di argilla. Nell'area di Bosco inoltre i vitigni godono anche di una forte concentrazione sabbiosa che ha portato alla coltivazione dei vigneti franchi di piede, ormai molto rari nella nostra penisola. Si tratta di quei vitigni che non hanno dovuto essere innestati sui portinnesti americani a causa della fillossera. La farfalla infatti non ama il terreno sabbioso, e non depone quindi le uova nelle radici che affossano in questo tipo di geologia. Nella pianura di Parma invece viene coltivato lungo il fiume Taro, a Busseto, patria di Giuseppe Verdi,e a Soragna.

Il vitigno si presenta con grandi grappoli di forma piramidale allungata, con densità serrato. Gli acini sono di grandi dimensioni a forma ellittica, con bucce sottili e poco coriacee ma difese da grandi concentrazioni di pruina. I colori sono molto scuri, con acini neri tendenti alle sfumature blu. Il vitigno matura tardi.

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I vini del Fortana

Il Fortana viene raramente vinificato in purezza in quanto produce vini di scarsa qualità, piuttosto acidi, e di basso tenore alcolico. L'Acidità è spesso eccessiva, e va abbassata con dei tagli, ma viene anche bilanciata dalla buona sapidità e tannicità. Nell'area del fiume Taro il Fortana riesce a guadagnare un po di qualità e viene protetto dall'Indicazione Geografica Tipica Fortana di Taro della Bassa Parmense. È comunque sia un vino leggero, anche nei profumi, generalmente fruttati di rosso. Il vino è saporito ma molto fresco, e astringente data l'elevata acidità, che li rende ottimi per accompagnare i salumi freschi, il culatello e la spalla cotta di San Secondo. Viene presentato infatti ogni anno a settembre alla Fiera di San Secondo della Fortana e della Spalla cotta.

Nella sua zona di origine invece, quella del Ferrarese e del Bosco, il fortana sfrutta il suolo sabbioso, tanto da essere chiamati il vino delle sabbie, fino al Ravennate, dove sul litorale sono naturalmente presenti la terra sabbiosa e una rigogliosa vegetazione. Qui i vigneti a piede franco si alternano ai boschi e alle paludi, per produrre dei vini rossi leggermente frizzanti, rossi e spumosi, ottimi con il pesce locale di laguna. Qui il Fortana chiamato Uva d’Oro ha conquistato la sua denominazione d'origine nella DOC Bosco Eliceo del 1989.


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I produttori

vini della fortana Sono pochi i produttori che riescono a segnalarsi a livello nazionale con la vinificazione del Fortana in purezza. Tra questi vi sono i Fratelli Bergamaschi di Samboseto. Questa azienda sfrutta un vigneto molto antico dove coltiva il vitigno per produrre il suo Fortana del Taro IGT. Il vigneto produce grandi chicchi tondi che forniscono un buon vino di colore rosso rubino, dalla gamma olfattiva fruttata. Il palato offre una buona dolcezza e freschezza, con un brio frizzante e allegro. È un vino leggerissimo che raramente arriva ai 10 gradi volumetrici in alcol. Il vino si segnala anche per la forte presenza di polifenoli, che ne fanno un vino salutare. Anche qui l'abbinamento è con i salumi e le temperature di servizio di 12º C.




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