Corinto Nero

La varietà

Il Corinto nero è un vitigno a bacca rossa autoctono della Sicilia, particolarmente legato alle isole Lipari, che come moltissimi vitigni ormai italiani, fu introdotto durante la colonizzazione ellenica del VII secolo avanti Cristo conosciuta poi con il nome di Magna Grecia, fondamentale nella costruzione della civiltà romana e quindi italica dell'antichità. Lo stesso nome indica la sua provenienza dalla città di Corinto e lo si trova in abbondanza proprio nella sua patria d'origine e nella vicina Turchia è comunque molto coltivato, ma è coltivato anche in altre aree europee. Le prime notizie vengono infatti fornite dallo storico e scienziato romano Plinio con il nome di Uva Marina Nera, poi riaggiornate dal Gallo in pieno Rinascimento nei sui lavori del 1595. Il Molon lo indica invece nel 1906 con il nome di Passerina Nera. Il Corinto Nero viene a volte associato al Corinto bianco e al Corinto rosa ma si tratta di sue varieta similari ma distinte. Tra i vari sinonimi lo si trova con il nome di Tarmarina nel Reggiano, mentre in altre aree viene indicato con i sinonimi di Passolina, Aiga Passera, Staphina, Patras Currant, Niuriduzzi e molti altri.

Il vitigno si presenta con grappoli di dimensioni medio-piccole, a forma conica e lunghi, raramente alati, con densità a spargolo. Le bacche invece sono di dimensioni molto ridotte, sferiche e ricoperte con moltissima pruina. Le bucce sono molto fini e poco consistenti, delicate, di colore rosso tendente al viola. Una delle caratteristica che distinguono questo vitigno è la partenocarpia vegetale, ovvero la fruttificazione senza sviluppo di semi. Il vitigno è poco vigoroso, con rese basse viste le dimensioni degli acini e dei grappoli, ma offre una buona adattabilità alle varie condizioni pedo-climatiche e poca sofferenza alla malattie. Matura precocemente.

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I vini del Corinto Nero

Il Corinto Nero viene vinificato sia in purezza che in assemblaggio. Nella purezza offre poco colore al vino ed un naso delicatamente aromatico, ma con profumi profondi, mentre al palato risulta speziato e leggermente strutturato. Trova impiego anche nel commercio di uva passa. Viene utilizzato in assemblaggio nella denominazione di origine Malvasia delle Lipari DOC bianco mentre in purezza sta vivendo delle interessanti sperimentazioni, come nell'azienda di Nino Caravaglio che vinifica il Nero du Monti dalle uve cresciute su terreni fortemente vulcanici a 400 metri di quota. Il vino assume quindi un bel carattere per essere abbinato con carni rosse di una certa elaborazione.


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I produttori

Tra i produttori si segnala Hauner che taglia la sua Malvasia con il % per cento di Corinto Nero sia per vinificare il passito. Il Malvasia delle Lipari Passito Selezione Carlo Hauner è molto reputato, ricco di profumi di caramello, cedro, datteri, miele ed erbe aromatiche. Palato sopraffino, denso ma fresco, pieno di aromi dolci di miele per essere abbinato alla torta di mele. Ottimo anche l'altro passito, ambrato e luminoso con le confetture d'albicocca e il torrone finite dalle erbe aromatiche. Palato equilibrato con piccoli tocchi alla nocciola nel finale per abbinarsi al parfait di pistacchi.

Nella versione non passito il Malvasia delle Lipari DOC di Hauner si fa ambra chiaro con belle sensazioni di gelsomino, fiori d'arancio e pompelmo. Bocca delicata e sapori di miele e frutta secca, da associare al tortino al pistacchio.



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