Uva sangiovese
Il Sangiovese è con il Nebbiolo, l'uva rossa italiana per eccellenza, quella che regala con il suo compagno piemontese, i migliori vini di casa nostra. Oggi i due sono insidiati dalle nuove vinificazioni dei Primitivo, degli Aglianico e molti altri vitigni del risvegliato Sud, ma scalzare dal trono questi due giganti non sarà facile. In particolare il Sangiovese vanta la più grande superficie coltivata in rosso d'Italia, molto concentrata al centro, nel trilatero Toscana-Emilia-Romagna-Umbria, con oltre 120 mila ettari, che rappresentano quasi il 15% del totale vitato in rosso.
Il Sangiovese vanta origini antichissime, direttamente dal “Sangue di Giove”, dio degli dei, ma probabilmente già in epoca etrusca, cioè dal 1000 a.C. veniva vinificato nel nettare di Bacco.
Da allora la Toscana e tutto il centro Italia hanno sempre amato questo vino, e con la caduta delle varietà meridionali seguita all'Unità d'Italia e la fama delle colline toscane ha avuto fino agli anni 90 del novecento, solo il Nebbiolo come rivale. Coltivato anche in Emilia-Romagna, non riesce a fornire quella qualità che lo contraddistingue in Toscana, segnalandosi comunque per un'abbondante produzione di vini freschi e leggeri, più adatti al consumo quotidiano.
Il sangiovese si distingue in due principali varietà su cui però non vi è uniformità di vedute da parte degli esperti ampelografi, anche se molti viticoltori amano questa distinzione tra Sangiovese Grosso, ritenuto da questi ultimi migliore, e Sangiovese Piccolo. Nel primo rientrano le varietà che danno luogo alle vinificazioni dei grandi supertuscans, Brunollo in primis, ma anche Prugnolo, Morellino, Vino Nobile e Chianti Classico. E proprio dal Chianti che nasce la leggenda del Sangiovese, quando i turisti stranieri si riversavano già nell'Ottocento sulle verdi colline attorno a Firenze e gustavano il vino conservato nel classico fiasco rivestito di paglia. Un simbolo identitario di questo vino, che ha fatto del fiasco la sua immagine quasi intramontabile, tanto che oggi alcuni produttori amano utilizzarlo in qualche produzione limitata al solo scopo estetico.
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Il Sangiovese è un vitigno molto amato dai viticoltori anche per la sua buona vigoria e la sua adattabilità a qualsiasi tipo di terreno, anche se i più fortunati che hanno a disposizione una composizione calcarea, riescono ad ottenere sicuramente risultati di qualità superiore rispetto agli altri terreni. La sua maturazione tardiva contribuisce a fornire vini molto ricchi in polifenoli, ma nelle stagioni particolarmente fredde il vitigno conferisce una acidità troppo dura al vino, che va ammorbidita. Nelle zone particolarmente piovose il vitigno soffre a causa delle bucce sottili.
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