Piantare uva

La pianta

La pianta dell'uva è un albero fruttifero che comprende numerosissime varietà, incroci ed ibridi che via via nei secoli gli uomini hanno realizzato per ottenere le qualità migliori. Le specie sono oramai numerosissime ed adattabili a quasi tutti i climi, tanto da essere coltivata tanto in Russia quanto in Africa. La sua coltivazione è tanto più complicata quanto più si vuole ottenere un prodotto di qualità. Quindi gli sforzi per l'allevamento dipenderanno dal tipo di prodotto che si vuole ottenere, e può partire da uno sforzo minimo, con una pianta che abbia solo scopi di produzione o ornamento, fino a cure molto attente, con forti investimenti per una produzione di assoluta qualità.

L'impianto quindi sarà diverso a seconda dell'obbiettivo. La vite in genere cresce spontaneamente su qualsiasi tipo di terreno, anche povero, e necessita di moderate irrigazioni, e là dove le piogge sono sufficienti, può vivere tranquillamente senza dover essere irrigata.

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Piantare una vite

Le grandi aziende hanno a disposizione botanici e agronomi di primo livello, che progettano gli impianti dei vigneti con accurate analisi geologiche e topografiche. I viticoltori, grazie alla loro esperienza, sanno già, “saggiando” la terra, le potenzialità delle loro uve. Comunque in linea generale, se anche un non addetto ai lavori volesse piantare una o più viti, potrebbe attenersi a delle linee guida valide ed ottenere dei buoni risultati.


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Il terreno

Il terreno deve essere in funzione della varietà prescelta o viceversa. Chiaramente ci si riferisce all'impianto di una sola vite, in quanto sarebbe molto complicato cambiare terreno al solo scopo di impiantare un vigneto, mentre molto più semplice è preparare un piccolo appezzamento di terreno per una sola pianta. La varietà deve rispondere ai requisiti pedo climatici della zona, scegliendola in base a temperature e piogge. Nel preparare il terreno esso dovrà essere livellato, arato in profondità e concimato con letame maturo ricco di organicità o compost di vegetali in decomposizione, in modo da assicurare all'uva l'apporto di minerali. Se disponete della necessaria pazienza potrete far riposare il terreno per tre o quattro anni, piantando delle leguminose che arricchiscono il substrato di azoto.


Piantare uva: Semina, talea o partinnesti

Per l'impianto si dovrà effettuare una semina o per accelerare i tempi si potrà effettuare la tecnica della talea o, la soluzione più pratica ed utilizzata, l'innesto su portinnesti facilmente reperibili in commercio. La pratica della semina, dalla crisi nell'ottocento per la filossera, è caduta in disuso, a favore dei portinnesti americani resistenti a questo parassita. Dovrete quindi procedere alla messa a dimora. Una volta effettuata la messa a dimora, o la semina o la talea, a seconda della tecnica prescelta, la pianta dovrà essere ben nutrita con concimazioni di azoto, potassio e fosforo nella crescita vegetativa, irrigata costantemente fino al raggiungimento della consistenza legnosa. Da li in poi si potranno ridurre tutte le cure, per lasciare la pianta crescere liberamente. Le eventuali potature, necessarie per produzioni di qualità, saranno a vostra discrezione. A tal proposito si suggerisce di leggere gli articoli dedicati nella sezione manutenzione vigneti.


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