Monteregio di Massa Marittima

Zona di produzione

Il Monteregio di Massa Marittima e tutti i vini che ne fanno parte hanno avuto origine nel caratteristico ambiente collinare che si trovano all'interno della Maremma in provincia di Grosseto.

Un paesaggio davvero incantato, che vede la presenza di un gran numero di stupendi borghi di origine medievale, che sono molto caratteristici di tutta questa zona.

All'interno di questo territorio possiamo ritrovare tutta una serie di bellezze paesaggistiche che hanno certamente svolto un ruolo di prim'ordine nello sviluppo e nella crescita del Monteregio.

Sicuramente la possibilità di accomunare a dei paesaggi così belli un vino altrettanto di qualità, ha fatto in modo di estendere il pregio e la fama della cantina toscana, che può già vantare un enorme successo in tutto il mondo.

La DOC di Monteregio è indubbiamente di recente costituzione, ma si caratterizza per avere al suo attivo un buon numero di successi.

La crescita rilevata nella produzione vinicola degli ultimi anni, ha sicuramente dato una grande spinta ad incrementare anche l'apporto che un numero sempre maggiore di aziende ha deciso di dare a questa piccola grande realtà.

Tutte queste aziende, che hanno voluto dare fiducia ad un progetto vinicolo di particolare importanza, possono comunque contare sulla decisione di far parte del Consorzio del Monteregio di Massa Marittima.

All'interno della DOC di Monteregio, troviamo ben otto importanti tipologie di vino.

In prim'ordine troviamo il Rosso, il Riserva, il Rosato e il Novello: si tratta di una lista che comprende i vini rossi originari di questa tradizione.

Spostando la nostra attenzione sui vini bianchi, troviamo il Vermentino, il Vin Santo di Monteregio di Massa Marittima e il Vin Santo di Monteregio di Massa Marittima occhio di pernice.

Monteregio di Massa Marittima 2

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Coltivazione

L'opera di coltivazione del DOC di Monteregio consta indubbiamente di una serie di operazioni tradizionali, come può essere essenzialmente il sistema del cordone speronato, ma il guyot, che è meglio conosciuto nell'ambiente come sistema a spalliera.

L'altezza delle piante si può anche regolare in relazione alla media di ore in cui riescono a ricevere la luce diretta del sole: in questo modo, sfruttando una metodologia piuttosto complessa, si riesce ad avere un'ottima integrazione tra la maturazione zuccherina e quella invece fenolica.

Un buon carnet di sistemi di controllo permette anche di fare in modo che la vinificazione risulti un'operazione estremamente trasparente e perfetta: in questo modo si riesce ad ottenere un vino davvero ottimale dal punto di vista qualitativo, dato che risulta estremamente ricco di sapori, ma che denota anche una notevole presenza di aromi.

Per quanto riguarda i vini che fanno parte della cosiddetta riserva, dobbiamo sottolineare come si possano utilizzare le barrique, delle costruzioni che vengono realizzate con un legno che può essere mediamente stagionato e tostato di rovere: in questo modo si riesce a garantire al vino un più elevato livello dal punto di vista della stabilità e dell'ossigenatura.

Il metodo della barrique si caratterizza anche per essere assolutamente in grado di apportare al vino un numero decisamente elevato di sapori e sentori, come ad esempio spiccati aromi al tabacco, caffè e vaniglia.

Ecco che siamo di fronte ad un prodotto che ha subito una rapida espansione nel corso degli ultimi anni e che è riuscito ad esprimere alla perfezione un ottimo insieme di aromi e sapori caratteristici di un territorio che risulta particolarmente ricco di paesaggi naturali splendidi e di territori mozzafiato come le colline ivi presenti.

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Monteregio di Massa Marittima Rosso

Si tratta di un vino rosso toscano che può vantare una notevole presenza di Sangiovese, che corrisponde ad una percentuale minima dell'80%.

Ovviamente, all'interno della varietà di vini che lo costituiscono, possono concorrere anche diversi vitigni a bacca nera, che non devono essere aromatici e che sono compresi all'interno della lista di vini raccomandati o autorizzati per l'intera provincia di Grosseto: in quest'ultimo caso, la percentuale minima, sotto alla quale non si può scendere, è del 10%, mentre la misura massima è rappresentata dal 20%.

Le caratteristiche tipiche organolettiche di questo vino, sono rappresentate da un colore rosso rubino, che presenta un ottimo livello di intensità e di vivacità, con un profumo tipicamente fruttato ed elegante, mentre il sapore risulta piuttosto secco.


Monteregio di Massa Marittima Rosso Riserva

Anche in questo caso, la composizione non si discosta da quella con cui viene costituito il Rosso tradizionale: è il Sangiovese ad occupare un ruolo di assoluta preminenza, visto che raggiunge una percentuale che non deve mai essere inferiore all'80%, integrato poi da tutta un'altra serie di vini autorizzati per la provincia di Grosseto e provenienti da vitigni tipicamente a bacca nera.

Il colore rubino diventa man mano sempre più tendente al granato con la fase di invecchiamento, mentre per quanto riguarda l'odore, il Riserva si dimostra piuttosto intenso e vivace, con un sapore decisamente secco.




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