Cortona
Le origini di Cortona sono davvero molto antiche. Infatti, dobbiamo sottolineare come fu una delle più importanti e potenti lucumonie di origine etrusca e viene spesso descritta da numerosi scrittori dell'epoca greca e latina, compresi Erodoto e Dionigi di Alicarnasso, senza dimenticare Plinio il Vecchio e Tito Livio.
Tuttavia la leggenda ci porta fino al 500 a.C., in cui pare che il mitico Dardano fondò questa città.
Questa particolare città conobbe una grande crescita sopratutto nel periodo compreso tra il VIII e il VII secolo avanti Cristo.
La sua posizione dominante sulla valle del Chiana, permette di avere un notevole vantaggio di natura geografica, ma anche dal punto di vista produttivo si ha a che fare con delle terre davvero molto fertili.
La ricchezza dei principi etruschi che vivevano da queste parti è senz'altro testimoniata dalla presenza all'interno di Cortona di tutta una serie di strutture di origine etrusca, ma sopratutto dell'architettura degli enormi tumuli funerari che si trovano nel territorio cricostante.
Cortona conobbe un'altra grande stagione di fama nel Medioevo, grazie a diverse figure e personaggi storici che descrissero alla perfezione questi bellissimi luoghi.
Cortona si erge su un territorio caratterizzato da un'altitudine pari a 585 metri, potendo vantare un panorama davvero di prim'ordine: infatti, tra le ville e i vari casali, troviamo incastonati, quasi come fossero dei diamanti nelle rocce, i vari vigneti, testimonianza di una prelibatezza unica di questi luoghi.
Anche il famoso Papa Paolo III Farnese veniva abitualmente in questo territorio per fare scorta dei vini che ivi si producevano, mentre anche altri personaggi importanti come Giosuè Carducci riuscivano a trovare un'ottima fonte di ispirazione dopo aver osservato un bariletto del vino di Cortona.
Furono proprio gli etruschi a dare il via alla produzione vinicola, visto che provvidero ad impiantare la vite, sfruttando principalmente la tecnica del “sostegno vivo”: in poche parole, il loro lavoro era essenzialmente configurato sulla base di un'unione tra tale coltivazione e altre piante di natura arborea.
Le testimonianze storiche parlano proprio di diverse ritratti e dipinti di banchetti e di atti in cui si beveva vino.
Come abbiamo detto in precedenza, anche numerosi scritti di Plinio il Vecchio hanno esaltato un particolare vino che venne chiamato “Estesiaca” e che pare fosse davvero prodotto nel territorio di Cortona..
La bonifica della palude di Cortona fu decisiva per riportare in auge le coltivazioni vinicole, mentre nel 1800 l'arrivo delle truppe di Napoleone permise di diffondere questo territorio anche a livello internazionale, sopratutto grazie all'intraprendenza del Granduca di Toscana.
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Valutando l'enorme varietà e tutte le diverse tipologie di vini presenti, il Cortona è indubbiamente affidabile per un elevato numero di pietanze e di primi piatti.
Per quanto riguarda i principali abbinamenti, infatti, si va dalle carni fino alla cacciagione, senza dimenticare tutti quei dolci che venivano prodotti per il tipo Vin santo.
La zona di produzione che si riferisce proprio a questo particolare vino DOC, include tutto quel territorio che corrisponde al comune di Cortona, mentre l'impianto della vite si può realizzare solamente oltre i 250 metri di altitudine.
Si tratta di un tipico vino rosso toscano che può vantare una natura piuttosto varia, dal momento che è composto dalla varietà Syrah per una percentuale compresa tra il 50 e il 60%, mentre il Merlot corrisponde ad una percentuale che va dal 10 al 20%.
inoltre, non dobbiamo dimenticare come ci sia la possibilità anche per molti altri vini di concorrere a tale produzione, ovviamente si tratta di una lista di vitigni raccomandati e autorizzati, che devono avere il medesimo colore di bacca, non aromatici e devono avere tutte le caratteristiche in regola per poter essere coltivati all'interno della regione Toscana: questa particolare lista di vini si caratterizza per poter arrivare fino ad una percentuale pari al 30%.
La colorazione di questo particolare vino toscano è indubbiamente rosso rubino, che con il tempo assume dei contorni granati, sopratutto per via della procedura di invecchiamento.
Per quanto riguarda l'odore, dobbiamo sottolineare come si parli di un vino particolarmente tipico e caratteristico, piuttosto elegante, che denota anche un sapore estremamente secco e leggermente armonico.
Il titolo alcolometrico volumi generale non può essere inferiore al livello del 12,5%
Per quanto riguarda quest'altro interessante vino rosso, dobbiamo sottolineare come sia composto da diverse varietà: ovviamente il sangiovese concorre per una percentuale minima dell'85%, ma al suo fianco si possono presentare anche delle uve che hanno avuto origine all'interno di altri vitigni, ovviamente a bacca del medesimo colore, che non siano aromatiche e che si possano coltivare all'interno della regione Toscana: la percentuale massima, in questo caso, corrisponde al 15%.
Il colore del Cortona Sangiovese corrisponde ad un rosso rubino piuttosto intenso, che tende a sfumature di arancio con l'invecchiamento.
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