Strada dei vini Cortona
Il Cortona è un vino molto antico che può essere rintracciato già in epoca etrusca con i primi documenti storici presi da Erodoto, Dionigi di Alicarnasso, Plinio il Vecchio e Tito Livio. La città stessa ha origini molto antiche, intorno al 500 a.C., periodo in cui Dardano fondò la città.
Tra il VIII e il VII secolo avanti Cristo la città divenne molto potente anche in considerazione della sua posizione geografica in val di Chiana, territorio agricolo molto interessante e produttivo che ha sempre regalato grandi vini. Inoltre il territorio è disseminato di reperti archeologici etruschi, tanto che la zona dal punto di vista artistico è tra le più interessanti d'Italia. Ottima economia fu anche quella che vide Cortona una delle protagoniste nel Medioevo, arroccata su una collina a quasi 6oo metri di quota, che se in passato rappresentava un ottima difesa dai nemici, oggi è una attrazione invidiabile dal punto di vista panoramico e naturale, con aree circostanti bellissime, profondi dirupi in cui emergono splendidi vitigni che forniscono vini eccellenti, tanto da attrarre in passato anche Papa Paolo III Farnese, amante di questo vino, oppure Giosuè Carducci, ispirato sia dai luoghi che dal vino. L'area geografica che coinvolge solo una parte del comune di Cortona, in un'area molto ristretta e qualitativamente molto pregiata. Qui furono gli Etruschi a cominciare le coltivazioni con la tecnica del “sostegno vivo”, ovvero dell'aiuto degli alberi a sostenere i tralci. Oggi i vigneti sfruttano sopratutto l'area che fu bonificata alla fine del Settecento. Fu poi l'ondata napoleonica a rendere questo vino conosciuto anche all'estero, fattore sfruttato soprattutto poi dal Granduca di Toscana.
Oggi i vini sono dei perfetti abbinamenti per la carne, con l'utilizzo del Sangiovese, del Syrah e del Merlot. Belli i colori rosso rubino in gioventù e granati con l'età, per vini dai profumi molto eleganti.
La Strada dei Vini Cortona è stata creata chiaramente non solo per promuovere i vini ma anche le bellezze naturali ed artistiche della città. Chiaramente importante la componente enogastronomica ma anche le campagne circostanti, immerse nella Val di Chiana e le sue bellezze artistiche che abbracciano i secoli, dagli Etruschi al Medioevo fino ai tempi più recenti.
Nella città è possibile visitare il Museo Diocesiano dove sono esposti il Beato Angelico con l'
Annunciazione di Cortona, del 1430 circa, e il
Trittico di Cortona, dipinto sempre del Beato Angelico con la tecnica della tempera su tavola.
Poi non poteva mancare il Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona, che viene ospitato nell'antico Palazzo Casali per esporre il meglio dell'arte etrusca della zona dove si segnala anche uno splendido lampadario antico, oltre che l'area dedicata all'antico Egitto e una ricca biblioteca del Settecento. Il museo si vanta di esporre molti corredi funerari, una collezione unica di capolavori in bronzo ma anche un famosissimo reperto, la
Tabula Cortonensis, una delle iscrizioni in bronzo della lingua etrusca più importanti. Presenti anche i reperti romani della villa di Ossaia.
Al di fuori della città è in stato avanzato di preparazione il Parco Archeologico, che vanta alcune delle aree archeologiche più importanti al mondo, con siti unici e imperdibili come il Secondo Tumulo del Sodo del VI secolo a.C. che ospita una grande tomba dotata di una gradinata decorata dell'antichità.
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Sono due gli itinerari programmati per visitare Cortona. Il primo, da fare a piedi, richiede tre ore e parte da Piazza della Repubblica per arrivare alla Chiesa di Santa Maria Nuova passando dal Palazzo Comunale, dal MAEC, dal Palazzo del Capitano del Popolo, dal Palazzo Casali, dal Teatro Signorelli, dal Palazzo Vagnotti, dal Museo Diocesano, da Via Jannelli e da Palazzo Mancini. È un percorso semplice con uno sguardo veloce sulle architetture antiche e medioevali dalla città.
Il 2° itinerario, da fare sempre a piedi in due ore, parte da Croce del Travaglio passando per il Palazzo Fierli-Petrella, per San Francesco, per Piazza del Pozzo Caviglia, per il Convento di Santa Chiara e per San Cristoforo, per la Porta Montanina, per San Niccolò, per il Monastero SS. Trinità, per la Basilica di Santa Margherita fino alla Fortezza Medicea.
L'itinerario enogastronomico invece si fa in auto e richiede 4 ore per partire dal Frantoio di Mezzavia al Museo della Civiltà Contadina che si trova a Fratticiola. Sono qui esposti antichi carri ed attrezzi utilizzati per la lavorazione dell'olio. Poi si passa all'allevamento di maiali selvaggi e al relativo salumificio. Sulla strada per Cignano c'è poi la visita all'allevamento di pecore e al relativo laboratorio. A Barullo poi ci sono le coltivazioni di zafferano giallo e a Vegni invece la degustazione di vini dell’istituto di agraria. Si può infine visitare un'azienda olearia prima di rientrare a Cortona e infilarsi in una delle tante osterie, enoteche o taverne per le degustazioni enogastronomiche della zona.
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