Grignolino del Monferrato casalese
Ci sono zone, in Italia e in Piemonte nella fattispecie, dove pare che il tempo si sia fermato. I riti, le tradizioni, la cultura, il modo di stare insieme, e soprattutto di mangiare, sembrano andare avanti ad intervalli regolari, custodendo intatti il sapore e il significato che ricoprivano negli anni passati. Una di queste aree, di questi bioparchi culturali, è sicuramente il Monferrato, terra di tradizioni radicatissime, di valori storici inestimabili e custoditi gelosamente, ma soprattutto, terra di enogastronomia illustre. Le pietanze e i vini che vedono la luce nella zona che circonda le cittadine di Casale Monferrato, Nizza Monferrato, Vignola Monferrato, ma anche Lerma, Roccagrimalda e tante altre, sono la culla di vini rossi e bianchi conosciuti a livello internazionale come primizie della produzione italiana. Nelle righe che seguono faremo un focus sul Grignolino del Monferrato Casalese, un vino rosso realizzato lavorando le uve di un celebre vitigno piemontese – il Grignolino, appunto – che qui e nell'astigiano in particolare dà il meglio di sé. La zona di produzione del Grignolino del Monferrato Casalese si estende su un'area collinare situata tutto intorno a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, e costituita in tutto da 34 comuni, tra cui quelli che abbiamo menzionato sopra. Di certo non è l'unico vino celebre prodotto da queste parti, e per capirlo basta dare un'occhiata alle curatissime pagine di Vinook.it, ma senza ombra di dubbio, quando si parla del Grignolino del Monferrato Casalese si fa riferimento ad un vino speciale.
All'esame delle caratteristiche organolettiche, questa specialità si presenta di un colore rosso rubino molto chiaro, tendente all'arancione con il procedere dell'invecchiamento. Ha un profumo tipicamente vinoso, ma delicato ed intenso, sebbene, come gran parte dei vini piemontesi, privo di evidenti note fruttate. Contraddistinto da una gradazione alcolica massima di 11 gradi nella versione classica, il Grignolino del Monferrato al gusto ha un sapore asciutto e corposo, tannico al punto giusto e puntellato con un retrogusto amarognolo tutt'altro che sgradevole. Come accade per il Grignolino d'Asti, anche in questo caso, in fase di vinificazione ci si serve per il 90% di uve Grignolino, e per la restante parte di uve Freisa. A identità di uvaggi, dunque, ciò che fa la differenza è il terreno, che nel Monferrato consente una vinificazione abbondante e di alta qualità. Stiamo parlando di un vino rosso capace di dare il meglio di sé quando consumato giovane, al massimo entro un anno dall'imbottigliamento; l'invecchiamento è preferibile non farlo durare più di due anni, mentre la temperatura di servizio – al contrario di quanto accade per gran parte dei rossi regionali – non deve superare i 16 gradi. Infine, per quanto concerne gli abbinamenti culinari, possiamo affermare senza tema di essere smentiti di trovarci di fronte ad uno dei vini più tipici del Piemonte, perfetto in accompagnamento agli antipasti di salumi caratteristici della regione, ma da provare anche sul coniglio in fricassea oppure, più semplicemente, in abbinamento a primi piatti con sughi di carne, funghi e tartufi e secondi piatti basati su arrosti di carne bianca o rossa.
Una terra così fertile, sapiente, e così ricca di uve dalle quali nascono specialità enologiche di assoluto valore, non può che essere costellata di aziende vinicole, cantine ed enoteche pronte ad aprire il backstage della produzione a clienti e curiosi smaniosi di sapere di più, di entrare in contatto con quello che rappresenta un vero e proprio tratto culturale del Piemonte: il vino. Uno dei nomi più famosi e consigliabili a chi ha intenzione di visitare una grande cantina, è quello dell'Azienda Vinicola Bricco Mondalino, situata a Vignale Monferrato (AL) e contattabile al numero di telefono 0149 933204. Chi ne varca la soglia può acquistare ottime bottiglie di vino rosso, bianco e rosato: dalla Barbera d'Asti al Barolo, passando per Barbaresco, Dolcetto di Ovada e Grignolino del Monferrato Casalese.
Nel cuore del Monferrato, poco distante da Nizza e Casale, sorge una della cantine più famose di tutto il Piemonte e da visitare assolutamente se si è appassionati di vino: stiamo parlando dell'Azienda Vinicola Raia, situata al numero 79 di Strada Monterotondo, a Novi Ligure, gestita da Caterina Rossi Cairo ed estesa su ben 25 ettari di terreno vitato. Siamo nel bel mezzo della zona del Gavi, in un'area contraddistinta da un microclima unico e favorevolissimo per la vinificazione del Grignolino, ma anche del Dolcetto e della Barbera.
Rimanendo nella zona del Gavi, addirittura nella cittadina omonima, si può fare un salto anche all'Azienda Vinicola La Chiara, curata da Nando Bergaglio ed occupante una superficie vitata di 20 ettari di terreno. Da sempre, la gestione delle vigne prevede una lavorazione meccanica che consente di evitare il diserbo chimico e l'utilizzo di sostanze dannose; in questo senso, anche la vendemmia è totalmente manuale.
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