Fara

Fara e Briona, roccaforti di un vino eccellente

Abboccati, amabili, fermi o frizzanti; rossi, bianchi, rosati; da aperitivo o a tutto pasto. Il Piemonte una vera e propria terra promessa per gli amanti del vino: entro i confini regionali vedono la luce alcune tra le specialità enologiche più amate in Italia e nel mondo. Ma probabilmente più di ogni altra cosa è il fatto che spostandosi da provincia a provincia la qualità cambia poco o punto, o non cambia affatto: per meglio dire, possiamo affermare che ogni provincia piemontese ha i propri fiori all'occhiello. Il cuneese è la patria del Barolo e del Dolcetto di Dogliani, mentre nell'alessandrino domina il Dolcetto di Ovada. E se l'astigiano è la terra degli spumanti, il novarese è una vera e propria roccaforte di vini rossi di alta qualità. Boca, Bramaterra, ma anche Colline Novaresi e tanti altri, tra cui è impossibile non includere il Fara, un vino rosso prodotto in un'area collinare piuttosto contenuta, compresa unicamente in provincia di Novara, tra i comuni di Fara e Briona.
bottiglia

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Cucina e Fara DOC: gli abbinamenti migliori

arrostoStiamo parlando di un vino che, sebbene meno famoso di altre primizie piemontesi, rappresenta un prodotto di elevata qualità, e per comprenderlo appieno basta effettuare l'esame delle caratteristiche organolettiche. Alla vista, il Fara DOC si presenta di un bel colore rosso rubino, che diventa più intenso, fino ad assumere note di granato, con il procedere dell'invecchiamento. All'olfatto questo rosso dà il meglio di sé, perché oltre a vantare un profumo tipicamente vinoso e gradevole, presenta notevoli sentori fruttati: si avvertono chiaramente sfumature di fragole e frutti rossi, ma anche di mammola e viola. Infine, al gusto il Fara è asciutto, sapido e pienamente armonico. In fase di produzione, per ottenere questo vino ci si serve di una percentuale abbondante (compresa tra il 30 e il 50%) di uve Nebbiolo, ma anche di Vespolina e Bonarda Novarese (qui meglio conosciuta come Uva rara). Per quanto riguarda la gradazione alcolica, la versione classica difficilmente supera i 12 gradi, che possono diventare 13 in caso di bottiglie invecchiate per più di 5 anni. Stiamo parlando di un rosso fiero, corposo e di grande spessore, che in quanto tale va servito ad una temperatura massima di 20 gradi centigradi, in abbinamenti ai piatti più vari. In molti lo considerano perfetto per innaffiare i piatti più tipici della tradizione contadina piemontese, ma in generale possiamo reputare il Fara un vino perfetto in accompagnamento a robusti piatti di carne, come arrosti di carne bianca o rossa, stufati, piuttosto che formaggi a pasta dura stagionati. Chi produce abitualmente il Fara DOC sa molto bene che la fase di invecchiamento riveste un'importanza tutt'altro che trascurabile: il periodo obbligatorio non può durare meno di 3 anni, di cui 2 devono trascorrere in botti di rovere o castagno. E' preferibile consumarlo in un tempo compreso tra i 4 e i 6 anni dall'imbottigliamento, ma non mancano coloro che lo tengono in serbo anche per 7 anni.

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"Il Rubino": vino d'autore a Romagnano Sesia

Sia che si parli di Boca, che di Bramaterra, di Colline Novaresi, o di Fara, la provincia di Novara è uno dei territori più ricchi dal punto di vista enogastronomico. Sono tantissime le cantine e le aziende agricole che aprono i battenti a turisti e curiosi, smaniosi di osservare da vicino le varie fasi di produzione e gustare i prodotti tipici in abbinamento ai vini della zona. Una delle imprese più conosciute si trova a Romagnano Sesia (NO), in Viale Mazzini e risponde al nome de “Il Rubino”.


Il meglio dei vini novaresi all'Azienda Agricola Valle Roncati

Non meno conosciuta e bella da visitare è l'Azienda Agricola Valle Roncati, nota anche come Cantina Cecilia Bianchi, che consta di un piccolo podere affiancato ad un vigneto di 4 ettari, nel comune di Briona, ovvero nel cuore delle terre del Fara. Dal 2011 l'azienda ha ampliato le proprietà vitate, ed ai quattro di cui sopra si sono aggiunti un ettaro a Ghemme ed 1,5 ettari nel comune di Sizzano. Da sempre, chi gestisce la Cantina Bianchi lavora nel rispetto delle tecniche di vinificazione tradizionale, per dare alla luce vini di alta qualità nel rispetto della cultura locale. Qui si possono acquistare tutti i maggiori vini del novarese: dal Boca al Bramaterra, al Coste della Sesia e, naturalmente, il Fara DOC.


Cantina Bianchi a Sizzano: un pezzo di storia

Al numero 37 di Via Roma, nel comune di Sizzano, sorgono le proprietà dell'Azienda Vinicola Bianchi, una delle più antiche della zona, fondata addirittura nel 1785 e le cui proprietà, oggi gestite da Giuseppe Bianchi, si estendono su oltre 20 ettari di terreno vitato. Oltre a vantare, nel corso della storia, clienti celebri, le Cantine Bianchi hanno vissuto nel secondo dopoguerra il periodo migliore della propria esistenza, arrivando ad avere agganci nelle altre nazioni d'Europa e perfino negli Stati Uniti.


Secoli di vino pregiato: l'Azienda Vinicola Rovellotti

Al numero 22 di Interno Castetto, a Ghemme (NO), c'è infine la sede dell'Azienda Vinicola Rovellotti, impegnata da secoli nella produzione di vini rossi pregiati, derivanti dalla lavorazione di 15 ettari di viti nel novarese. I membri della famiglia Rovellotti, che ha sempre condotto internamente le attività, riescono a dare alla luce ogni anno a qualcosa come 60.000 bottiglie.




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