Sannio
Il territorio del Sannio DOC è in provincia di Benevento, in una zona appenninica molto impervia che confina con l'Irpinia. Il territorio si presenta come un intrigo di valli ed alture, tra le quali si inerpicano numerosi fiumi e torrenti.
Storicamente la regione fu abitata da tempi remoti, prima dai Sanniti, assorbiti poi dai Romani.
Geologicamente è costituita da materiali affioranti con una successione pelitico-evaporitica di età Messiniana composta da tre formazioni Argilliti policrome, Argilliti con gessi di
Mezzana di Forte e “Calcareniti e marne dei
Serroni.
In profondità, dal basso verso l'alto, troviamo formazioni di Flysch Rosso, del Flysch Numidico e da una successione arenacea, argille varicolori del Fortore e la Formazione di Corleto Perticara, costituita da successioni stratificate calcareo-marnoso-pelitiche e, nella porzione miocenica, da materiale arenitico marnoso, espressione di una sedimentazione silico-clastica , dapprima tufacea e poi quarzarenitica (Flysch Numidico) ed infine con le Arenarie di San Giorgio.
Il clima è mediterraneo ma non particolarmente mite in inverno, dove sono abbondanti le nevicate sui rilievi più alti. Le estati per contro sono miti e non afose.
I vitigni rossi utilizzati nella produzione di questo vino sono principalmente il Sangiovese, affiancato dal Barbera, dall'Aglianico, il Piedirosso e lo Sciascinoso.
Il Barbera è di origine piemontese, precisamente nato nel Monferrato dove è il maggiormente coltivato. Le prime notizie risalgono all'inizio del VI secolo d.C. Fornite dai catasti di Chieri e di Nizza.
Il nome, nelle ipotesi più recenti, deriva dall'incrocio tra la parola barba, usata per descrivere il suo complesso sistema di radici, e il termine dialettale albéra, che sta a indicare i siti boscosi dove le viti furono impiantate in sostituzione degli alti alberi.
È un vitigno molto duttile, che può essere vinificato sia in tipologia monovarietale che in assemblaggio. Gli acini sono dotati di elevata acidità fissa, che ne fanno un vitigno utilizzato anche nella produzione di spumanti (soprattutto bianchi), di vini novelli (grazie alla buona dotazione antocianica e la scarsità di tannini) , di rossi giovani e frizzanti, di vini tranquilli di medio corpo e, nei rossi ricchi e generosi, non di rado di grande eleganza, quando ben maturato e poi vinificato e invecchiato.
I vini hanno colore rubino carico, con eleganti profumi intensi, vinosi e fruttati.
L'affinamento in barriques utilizzato negli ultimi anni ne hanno rappresentato una crescita molto importante nella produzione di vini nobili.
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La denominazione di origine controllata Sannio è stata istituita dal decreto ministeriale del 5 agosto 1997, e autorizza la produzione di vini bianchi, rossi e rosati, anche spumanti e passiti, nell'intero territorio della provincia di Benevento.
Le uve utilizzate per i vini rossi generici sono il Sangiovese per un minimo del 50% dell'assemblaggio, a cui possono concorrere alla produzione gli altri vitigni a bacca rossa, Barbera, Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso, autorizzati per la provincia di Benevento, da soli o congiuntamente sino ad un massimo del 50%.
La denominazione di origine controllata Sannio seguita dalla menzione Metodo Classico, è riservata al vino spumante ottenuto, con il metodo della rifermentazione in bottiglia, da uve Aglianico, Greco e Falanghina, da soli o congiuntamente al 100%.
La denominazione di origine controllata Sannio seguita dalla specificazione di vitigno, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti dai vigneti Aglianico, Barbera, Piedirosso e Sciascinoso se il vitigno menzionato è presente per almeno l'85% dell'assemblaggio a cui possono concorrere autorizzati per la provincia di Benevento, da soli o congiuntamente sino al massimo del 15%.
I vini a denominazione di origine controllata Sannio con la specificazione dei vitigni Aglianico, Barbera e Sciascinoso, possono essere prodotti anche nella tipologia Passito da Secco ad Amabile.
I vini a denominazione di origine controllata Sannio con la specificazione dei vitigni Aglianico,
Barbera, Piedirosso e Sciascinoso possono essere prodotti anche nella tipologia Spumante.
Il Sannio Rosso generico può essere prodotto anche nella tipologia Novello e Frizzante da Secco ad Amabile.
Sono esclusi dall'iscrizione all'albo i vigneti impiantati su terreni di fondovalle, umidi, quelli non adeguatamente drenati e quelli non sufficientemente soleggiati.
Le rese massime delle uve devono essere di 15,5 tonnellate per ettaro per il Sannio Rosso generico e di 12,50 tonnellate per ettaro per le tipologie monovarietali.
I vini Sannio Passiti devono essere ottenuti da uve sottoposte in tutto o in parte, sulle piante o dopo la raccolta, ad un appassimento tale da assicurare un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 14,00% vol.
I vini Sannio Spumante devono essere elaborati secondo la specifica vigente normativa, mentre il Sannio Metodo Classico, deve essere ottenuto attraverso la tradizionale rifermentazione in bottiglia e deve permanere sui lieviti di fermentazione per almeno 12 mesi a decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di raccolta delle uve.
Il Sannio Rosso e il Sannio Rosso Frizzante sono di colore rosso rubino, più o meno intenso con profumo vinoso e gradevole. Il sapore è asciutto, giustamente tannico per il vini fermo e morbido a volte amabile e vivace per il vino frizzante. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo deve essere di 11,00% vol.
Il Sannio Rosso Novello ha colore rosso rubino con riflessi violacei. Il profumo è delicato, fruttato e gradevole con sapore asciutto o morbido, a volte lievemente vivace. Anche lui si abbina con pernici e quaglie.
Nel Sannio Aglianico il colore è rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Il profumo è vinoso, gradevole con sapore asciutto, morbido, di buon corpo. A tavola si abbina con volatili come pernice, quaglie, ma anche abbacchio, formaggi duri e alcuni piatti di pasta.
Per il Sannio Aglianico Spumante la spuma è fine e persistente, il colore rosso rubino più o meno intenso. Nel profumo abbiamo sempre aroma vinoso e gradevole, con sapore che varia da secco, semisecco o dolce. Il palato è di corpo, armonico e caratteristico. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 11,50% vol.
Il Sannio Aglianico Passito ha invece colore rosso granata piuttosto intenso. Il profumo è etereo, persistente, di frutta matura con sapore variabile da secco a morbido, sino a dolce, comunque caldo e alcolico per un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 14,50% vol. Per lui coniglio, pernici e quaglie nella versione secca, mentre per la dolce ci si può accostare alla pasticceria secca.
Il Sannio Barbera torna nel colore rosso rubino più o meno intenso, con profumo gradevole, tipico talvolta floreale. Il sapore è asciutto, caratteristico, a volte vivace. A tavola con fagioli e legumi, riso, quaglie e formaggi semiduri.
Per il Sannio Barbera Spumante abbiamo una spuma fine e persistente, con colore rosso rubino più o meno intenso. Il profumo è tipico, gradevole e floreale con sapore variabile da secco, a semisecco, fino a dolce, comunque caratteristico e fragrante. Per gli abbinamenti in aperitivo o con dessert.
Il Sannio Barbera Passito è di colore rosso rubino sino a granata intenso con profumo etereo, persistente e fruttato. Il sapore va da secco a morbido sino a dolce, caldo, alcolico, armonico. Ottimo con la pasticceria tipica campana.
Per il Sannio Piedirosso il colore è rosso rubino più o meno intenso. Al naso abbiamo un profumo vinoso, caratteristico, gradevole, con palato asciutto, morbido e armonico. Per lui fegatelli di maiale alla griglia e salumi.
Il Sannio Piedirosso Spumante ha sempre una spuma fine e persistente con colore rosso rubino più o meno intenso. Il profumo vinoso, caratteristico, delicato e il sapore variabile anche qui da secco a semisecco o dolce. In aperitivo.
Il Sannio Sciascinoso resta di colore rosso rubino più o meno intenso e profumo vinoso. Il sapore è asciutto, tipico a volte morbido. Con carni bianche e rosse o peperoni.
Per il Sannio Sciascinoso Spumante ancora la spuma fine e persistente e il colore rosso rubino più o meno intenso. Il profumo è vinoso, caratteristico, delicato con sapore secco, o semisecco, o dolce, fragrante, fresco, armonico.Nel Sannio Sciascinoso Passito troviamo un colore da rosso rubino intenso a granata. Il profumo è etereo, persistente, fruttato con sapore da secco, morbido o dolce, comunque alcolico e caldo. Per la pasticceria napoletana.
Le aziende sono numerose e di buon livello. La Cantina del Taburno produce il Torlicoso Piedirosso DOC dai freschi profumi di viola e lampone. Il corpo è in buon equilibrio tra tannicità e acidità.
La Guardiense produce il Janare Cru Piedirosso Cantone che si abbina perfettamente con coda di bue alla vaccinara, lepre in salmì e cacciagione in generale.
Da Torre Gaia il Sannio Rosso Ala Vecchia, un vino prodotto solo nelle grandi annate e maturato due anni in botti di rovere. Il risultato è complesso ed ampio, molto elegante, con corpo sostenuto e nobile struttura.
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