Trentino
L'area di produzione del Trentino DOC comprende una vasta area in provincia di Trento, che comprende anche alcune sottozone più piccole riguardanti tipologie particolari.
L'orogenesi del Trentino riguarda quella dell'intera penisola, nata dalla emersione dei fondali marini del mare preistorico della Tetide che si estendeva dall'attuale costa nord africana fino all'attuale arco alpino.
La regione del Trentino è stata oggetto della deposizione di sedimenti che successivamente hanno dato origine a varie rocce sedimentarie, per lo più argille e arenarie, sottoposte a forti cambiamenti di temperatura e di pressione. queste si sono compattate e stratificate formando il
basamento, un agglomerato di rocce metamorfiche scure. L'attuale Trentino fu poi penetrato dal mare e sopra le formazioni porfiriche infatti, si trovano notevoli banchi di sabbie cementate e depositate in un’ampia pianura alluvionale.
Sul fondale della Tetide, ricchissimo di numerose forme di vita, iniziò formazione delle Dolomiti e di altre formazioni di tipo calcareo-dolomitico.
Nel successivo primo Mesozoico si formarono delle costruzioni coralline.
All'inizio del Giurassico, prevalgono fenomeni di sprofondamento che impediscono agli organismi di scogliera di accrescere e le formazioni coralline non riuscendo a sopravvivere depositano piccoli scheletri silicei e calcarei di organismi microscopici che daranno origine a imponenti bancate calcaree, che saranno l'inizio del processo di formazione delle rocce dolomitiche.
Nella zona di Trento, si è verificata una marcata deposizione di calcari grigi, tipici dei bassi fondali delle zone tropicali, ricchissimi di microfossili oolitici.
In seguito a uno sprofondamento, sul fondale ricco di calcari grigi, si depositano vari organismi tipici del mare profondo, le ammoniti, che daranno origine al cosiddetto
Ammontico rosso, un calcare rosso e nodulare caratteristico.
Nell’ultimo periodo del Mesozoico si depositano materiali sciolti. Le rocce sono di tipo marnoso con colorazioni grigio-verde e rossastre. In Trentino si trovano pochissime marne perché erose e completamente asportate dal ritiro dei ghiacciai.
Successivamente alla fine del Mesozoico ha inizio il sollevamento delle Alpi dovuto allo scontro tra le zolle africana ed eurasiatica con la conseguente chiusura del mar della Tetide.
In Trentino sono ci sono diversi gruppi dolomitici, costituiti da dolomia, doppio carbonato di calcio e magnesio.
Il clima è di transizione, tra il clima semicontinentale e quello alpino. Le temperature di gennaio sono comprese dai -5 C° ai -10° mentre in estate sui 20°-25° anche più.
I vitigni utilizzati per questa denominazione in bianco sono lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Sauvignon, il Müller Thurgau, il Manzoni Bianco come principali e il Moscato giallo, il Nosiola, il Riesling italico e il Riesling Renano e il Traminer aromatico.
Il Nosiola è un vitigno autoctono coltivato in esigue quantità, e fornisce vini armatici ma di poco corpo, con un finale leggermente amaro.
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La denominazione di origine controllata Trentino fu istituita il 4 agosto 1971 e totalmente riformata dal decreto ministeriale del 8 giugno 2010.
La base ampelografica del vino bianco si costituisce con il Chardonnay e/o Pinot bianco per un minimo del 80% dell'assemblaggio a cui possono concorrere il Sauvignon, il Müller Thurgau e il Manzoni bianco, da soli o congiuntamente, in percentuale non superiore al 20%.
Sono previste anche le tipologie monovarietali per i vitigni Chardonnay, Moscato giallo, Müller Thurgau, Nosiola, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling italico, Riesling Renano, Sauvignon e Traminer aromatico ove i vini ottenuti contengono almeno l'85% dal corrispondente vitigno; possono concorrere per il restante 15% altre uve con esclusione delle varietà Moscato rosa, Moscato giallo e Traminer aromatico.
Sono previste anche le tipologie a due vitigni quando questi riguardano lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio e il Sauvignon, quando il vino è ottenuto nella sua totalità da due vitigni.
Un'altra tipologia prevista è il Trentino Vino Santo, per il vino ottenuto dalle uve del Nosiola per almeno l'85%, sottoposte ad appassimento su graticci con i tradizionali metodi naturali, onde assicurare al vino derivato un titolo alcolometrico volumico naturale complessivo minimo non inferiore al 16%.
Il Vino Santo può essere commercializzato a decorrere dal 1° novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve.
Le rese massime delle uve oscillano tra le 14 e le 15 tonnellate per ettaro.
Il Trentino Bianco ha colore giallo paglierino con odore gradevole e fine. Il sapore è asciutto, pieno e armonico.
Il Trentino Chardonnay è di colore giallo paglierino, odore delicato, gradevole, caratteristico e sapore secco e armonico.
Nel Moscato Giallo il colore è giallo paglierino, talvolta dorato, con odore aromatico e sapore delicato di moscato, talvolta dolce e alcolico.
Il Müller Thurgau è di colore giallo paglierino con riflessi verdolini. L'odore è delicato, lievemente aromatico con sapore asciutto, fresco, fruttato, armonico.
Per il Trentino Nosiola il colore torna giallo paglierino con odore delicato e sapore secco, sapido, lievemente amarognolo.
Anche per il Pinot bianco il colore è giallo paglierino. L'odore è delicato, fine, caratteristico, con sapore secco, lievemente amarognolo e armonico.
Il Pinot grigio ha colore giallo paglierino, altrimenti ramato, con odore gradevole e sapore asciutto e pieno.
Per il Trentino Riesling italico il colore assume il giallo paglierino chiaro, verdolino, con odore gradevole, caratteristico e sapore secco, piacevolmente acidulo e fruttato.
Anche per il Riesling Renano il colore è giallo paglierino ma tende al verdognolo. L'odore è delicato con aroma caratteristico e sapore asciutto, piacevolmente acidulo.
Anche nel Trentino Sauvignon il colore giallo paglierino tende al verdognolo. L'odore gradevole, caratteristico accompagna il sapore asciutto, sapido, con aroma caratteristico.
Con il Traminer aromatico il colore si fa giallo paglierino tendente al dorato. L'odore è aromatico, intenso, caratteristico, con sapore variabile, asciutto o abboccato, aromatico, fine, delicato, caratteristico.
Per il Bianco da due varietà di vite il colore è in genere giallo paglierino, con odore gradevole, fine e sapore asciutto, pieno, armonico.
Per il Vino Santo il colore è giallo dorato tendente all’ambrato, con odore gradevole, armonico, fine e delicato. Il sapore è piacevolmente dolce, di passito.
Molte ottime aziende vinificano sotto questa denominazione, come Bailoni, Bolognani, la Cantina d'Isera, che vinifica ottimi monovarietali, la Cantina Mori Colli Zugna, la famosa Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, la Cantina Toblino, la Casata Monfort, Concilio, Marco Donati, Dorigani, Endrizzi, Gaierhof, Grigoletti, Longariva, Lunelli, Maso Bergamini, Maso Furli e molti altri.
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Il Trentino Alto Adige è famoso per la sua grande produzione di vino rosso, ma il maggior merito va a quelli bianchi,
visita : vino bianco trentino
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