Nus Malvoisie
L'area vinicola del Nus Malvoisie è una ristretta sottozona del più generico Valle d'Aosta DOC, disciplinato anche in lingua francese con il corrispondente tradotto Vallée d’Aoste.
La Valle d’Aosta espone in sezione, dalle cime al fondovalle, l’intera crosta terrestre. Nelle Alpi Occidentali la parte rigida della Terra, la litosfera, è entrata in collisione ed è stata fortemente deformata, sprofondata e riesumata a grandi altezze. La Valle d’Aosta nelle sue rocce e nei suoi minerali è un avventuroso documentario vivente del pianeta Terra.
Le odierne montagne sono le rocce che stavano negli abissi marini sotto l’oceano giurassico, con le rocce africane lavorate dal calore interno della Terra, e le rocce composte interamente di giada e granato.
Come tutte le catene di montagne, le Alpi sono il prodotto della sovrapposizione, in varie fasi, di due placche litosferiche; il rilievo è il risultato dall’ispessimento della crosta conseguente a questo processo. La sovrapposizione di due placche è il modo in cui si rigenera la litosfera terrestre, che nasce continuamente in mezzo agli oceani lungo le dorsali vulcaniche, dove si apre una placca oceanica, e muore sotto un’altra placca litosferica più leggera, immergendosi nel mantello. L’arco alpino è il risultato superficiale di questo processo tra la placca europea sotto la placca africana.
Il vitigno con cui si produce questa denominazione è il Malvoisie, un nome che crea non poca confusione. La sua origine si deve probabilmente al porto di origine greca da cui nel medioevo si commercializzavano parecchi vini di qualità. Infatti con le Malvasie e il Malvoisie, si intende in genere un ampia gamma di varietà, in genere a bacca bianca, che danno vita a vini bianchi aromatici e di buon corpo, per cui anche il Vermentino potrebbe far parte di questa famiglia di uve. In questa area in particolare, per Malvoisie si intende la varietà locale del Pinot Gris, autoctona della valle. Anche per Pinot si intendono varietà differenti, come il Nero o il Menieur.
- L'area di produzione dei Campi Flegrei fa parte della zona costiera di Napoli e dell'isola di Procida, con terreni a forte carattere vulcanico, come è noto per questa zona, con il Vesuvio che è un vul...
- Il territorio del Sannio DOC è in provincia di Benevento, in una zona appenninica molto impervia che confina con l'Irpinia. Il territorio si presenta come un intrigo di valli ed alture, tra le quali s...
- L'area di produzione del Valle d'Aosta Petite Arvine comprende una vasta area della Valle della Dora Baltea dove questo vitigno è molto coltivato, così come nell'area nord della regione e in Svizzera....
- L'area di produzione del Trentino DOC comprende una vasta area in provincia di Trento, che comprende anche alcune sottozone più piccole riguardanti tipologie particolari.L'orogenesi del Trentino rig...
La denominazione di origine controllata Nus Malvoisie fa parte della più generica Valle d'Aosta, istituita il 16 luglio del 2008 per autorizzare la produzione di numerosi vini nella più piccola regione italiana.
Il Nus Malvoisie è una sottozona che comprende i territori comunali di Fénis alla destra orografica della Dora Baltea e di Nus, Quart, Saint-Cristophe, alla sinistra della Dora Baltea, chiaramente in provincia di Aosta, l'unica della regione.
La base ampelografica del vino è costituita dalla vinificazione in purezza del solo Malvoisie, la varietà locale di Pinot Gris.
Le tipologie previste dal disciplinare sono due: il Valle d’Aosta Malvasia o Vallée d’Aoste Malvoisie nel suo corrispondente francese, obbligatorio per la regione, e il Valle d’Aosta Malvasia Passito o Vallée d’Aoste Malvoisie Flétri in francese.
Possono essere utilizzati solo i vigneti entro gli 800 metri sul livello del mare.
Le uve devono avere una resa massima di 10 tonnellate per ettaro e garantire un grado alcolometrico minimo naturale di 10,50% vol.
Il Passito o Flétri si deve produrre con uve appassite. Il procedimento viene svolto in locali con temperatura controllata per ottenere un contenuto zuccherino pari al 26,00%.
In questi metodi non è ammessa l’aggiunta di mosti concentrati o mosti concentrati rettificati e i vini Passiti o Flétri non possono essere commercializzati prima del 1° Novembre dell’anno successivo alla vendemmia.
Il bianco Nus invece può essere immesso sul mercato a partire dal 1° Dicembre dell’annata di produzione delle uve.
Il Vallée d’Aoste Nus Malvoisie è un vino giallo dorato con riflessi ramati, secco dal gusto gradevole e armonico e dal profumo delicato e persistente. È duttile e si abbina sia con gli antipasti che con i primi piatti o le carni bianche.
Il Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste Passito o Flétri ha colore dorato o ramato. Il profumo è fine, intenso, leggermente aromatico, con sapore dolce e caldo. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 16,50% vol.
Si ottiene dai migliori grappoli, appassiti in ambienti arieggiati e poco luminosi e completa la sua preparazione con una fermentazione lenta e una maturazione in piccole botti di legno. Si ottiene un nettare che profuma di frutta secca e di confettura, ottimo come vino da meditazione e/o aperitivo o da sorseggiare accompagnandolo a sfiziosi dolci secchi.
La Crotta di Vegneron (il nome Crotta non è un errore ortografico ma quello proprio dell'azienda), coltiva i vigneti tra i 400 e i 600 metri di altitudine. Il suo Vallée d’Aoste Nus Malvoisie Flétri ha 15% vol. Il colore è di un dorato brillante; il naso risulta intenso, di albicocca secca, malto, timo e salvia. In bocca i sapori sono il fruttato e il tostato, il tutto in freschezza e morbidezza. Viene vinificato sia in acciaio che in barrique e invecchiato per 12 mesi sempre in legno e in acciaio. Da degustare con la torta di mandorle.
Il Vallée d’Aoste Nus Malvoisie bianco invece ha un bel colore paglierino, con bei profumi di felce, ginestra e pompelmo. L'equilibrio tra alcol e freschezza è il segno indistinguibile di questo vino semplice ma al tempo stesso di buon pregio. Matura 4 mesi in acciaio e si abbina con il taboulé di grano ed erbe valdostano.
COMMENTI SULL' ARTICOLO