Valpolicella vino

La vocazione vinicola della Valpolicella

Le fonti degli storici romani ci parlano di un vino denominato Retico. Citato da Plino e da Marziale, apprezzato dagli imperatori che lo facevano servire nei loro banchetti, Il vino Retico doveva il suo nome al popolo dei Reti, che era stanziato nella zona delle Alpi Retiche. Tra i territori abitati da questa popolazione, vi erano anche il veronese e l'attuale Valpolicella, dove i Reti avevano i loro vigneti. Era un vino concentrato, simile agli attuali passiti, che i romani usavano bere dopo aver diluito e speziato. La presenza della vite in Valpolicella ha probabilmente origini più antiche: tra i resti trovati in caverne, sicuramente abitate in epoca remota, sono state trovate pitture rupestri e oggetti che sembrerebbero dimostrare una familiarità di queste popolazioni con l'uva.
Vigneti della Valpolicella

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La produzione vinicola in Valpolicella oggi

Uva di tipo Corvina Dall'epoca romana a oggi la Valpolicella ha sempre mantenuto la sua vocazione di terra del vino, passando per il medioevo, le dominazione scaligera prima e veneziana poi, fino ad arrivare alla modernizzazione delle tecniche agricole nel secondo dopoguerra. Attualmente in questo territorio collinare si producono tre denominazioni DOC di vino rosso: il Valpolicella, il Recioto e l'Amarone. Gli ultimi due vini sono prodotti dai medesimi vitigni del Valpolicella, sottoposti però a un periodo di appassimento. Il vino Valpolicella DOC è prodotto con una miscela di uve diverse, delle quali la più importante è soprattutto la Corvina (oppure la Corvinone, dalle caratteristiche simili). Gli altri vitigni presenti sono il Rondinella e, in alcuni casi, il Molinara.

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Caratteristiche e qualifiche del vino Valpolicella

Valpolicella Ripasso SuperioreIl vino Valpolicella DOC è contraddistinto da un colore rosso rubino carico, un profumo gradevole con un vago sentore di mandorle amare. Ha una gradazione minima di 11 gradi. Esistono numerose qualifiche che si possono trovare nell'etichetta del Valpolicella. Innanzitutto quelle geografiche: all'interno del territorio vi è una zona chiamata Valpolicella classica, che comprende Fumane, Negrar, Marano, Sant'Ambrogio e San Pietro in Cariano. Il vino qui prodotto porta la denominazione Valpolicella Classico. Stesso discorso vale per la Valpantena. Vi sono poi le qualifiche relative all'invecchiamento, con la tipologia Superiore invecchiata di almeno 12 mesi. La denominazione Ripasso allude invece al fatto che il vino è fermentato sulle vinacce residue del Recioto e/o dell'Amarone.


Valpolicella vino: Il Valpolicella in tavola

Vini Valpolicella DOCIl vino Valpolicella DOC è adatto per molte occasioni, sicuramente indicato per accompagnare carni bianche e formaggi, ma anche paste al forno e primi con sughi di carne. La temperatura ideale a cui andrebbe servito è attorno ai 16-18 gradi. Il Valpolicella Superiore è un vino più nobile, ideale per accompagnare i grandi pranzi con piatti importanti, magari di selvaggina o arrosti. Il Valpolicella Ripasso è un vino dalla gradazione alcolica più elevata, che arriva a 14%. Si abbina bene ai primi molto saporiti, o alle grigliate di carne. La temperatura a cui va servito è la medesima del Valpolicella. Per quanto riguarda il tempo di maturazione ideale per ottenere il massimo gusto dal vino, per il Valpolicella DOC servono due anni di conservazione in bottiglia.



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