Leverano
La zona dove si vinifica il Leverano DOC dista circa 20 chilometri da Lecce, posta sull'area occidentale del Salento dove il territorio è di natura carsica con le terre rosse che caratterizzano il territorio anche delle altre denominazioni dell'area, in particolare per il Galatina e il Copertino DOC, a 5 chilometri dalla zona del Leverano, parte della Pianura Salentina e della Terra d'Arneo.
Quest'area geologicamente fa parte dei un basamento carbonatico che ha trovato la sua origine nel Cretaceo. La sua conformazione è a faglie alternate a sedimentazioni fossili marine di origine terziaria e quaternaria. Il fondo marino qui, emerso grazie ai fenomeni geologici del Mesozoico. Grazie alle variazioni teutoniche, a partire da questa era subisce ancora emersioni e sommersioni con il basamento carbonatico che inizia ad avere la conformazione finale. È infatti nel Mesozoico, che rappresenta il Medioevo della storia geologica del pianeta (mesos in greco significa appunto medio) che si formano le rocce sedimentarie. Queste sono costituite principalmente da calcare, di tipo dolomitico e marnoso, e poi arenarie e marne. La zona della Pianura Salentina è piatta, e non presenta nessuna altura. Assenti anche i fiumi e torrenti di superficie, mentre invece la natura carsica del territorio fa si che vi sia tantissima acqua nel sottosuolo, in modo che la siccità classica del sud Italia. Il clima è quello classico appunto del Meridione, con piogge scarse ed estati afose, ma con inverni miti, che non pregiudicano nessuna funzione della pianta. Il clima rimane comunque secco ma non fastidioso per le vigne.
Il Malvasia e il Bombino bianco sono i vitigni bianchi utilizzati per la produzione del Leverano DOC in versione normale e passito o anche monovitigno Malvasia Bianca.
La Malvasia Bianca è tra i vitigni più antichi al mondo, parte della grande famiglia delle Malvasie, coltivata un po ovunque in Italia e in Francia. Si presenta con grandi grappoli conici e alati, a semi-spargolo. Anche gli acini sono di medie dimensioni, tondi e poco pruinosi. Le bucce sottili sono di un classico giallo dorato per le Malvasie, per un vitigno di grande vigoria, buone rese regolari. Ha un ottimo rapporto con l'argilla, meno con i terreni pianeggianti, preferendo di gran lunga la collina. Soffre oidio e mal dell'esca, ma non la siccità. Il vitigno può essere vinificato sia in purezza che in assemblaggio ed è particolarmente adatto nelle versioni passito e spumante. Quindi son anche molteplici gli abbinamenti sia con il pesce che con la pasticceria nel caso dei passiti.
Il Bombino Bianco è invece il vitigno bianco classico della Puglia, ma lo si trova anche nel Lazio, Marche, Abruzzo ed Emilia-Romagna.
Forse importato dalla Spagna nei secoli passati, il Bombino viene oramai definito un autoctono italiano, e si presenta come un vitigno che regala alte produzioni ma di vini abbastanza neutri. Se si vuole qualità da questo vitigno bisogna quindi limitarne le rese, come ad esempio nel Cacc'e mmitte.
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La denominazione di origine controllata Leverano nasce con il decreto del 15 settembre 1979 e autorizza la vinificazione di bianchi, rossi e rosati limitatamente nel solo comune di Leverano. La base ampelografica per i vini bianchi prevede per il Leverano bianco, Leverano bianco passito e Leverano vendemmia tardiva l'uso del Malvasia bianca per almeno il 50%, con il Bombino bianco per un massimo del 40%. A questo assemblaggio si può aggiungere un 30% di uve a bacca bianca autorizzate nella provincia di Lecce. Per il monovitigno Leverano Malvasia Bianca invece il vitigno menzionato deve essere presente per almeno l’85%.
Le rese massime delle uve non possono superare le 15 tonnellate per ettaro, mentre il grado alcolico minimo per il bianco è fissato a 10,00% e per le altre tipologie al 12,00%.
Il Leverano Malvasia bianca risulta paglierino e vinoso, con gusti secchi, come anche il Leverano Bianco. Il Leverano Bianco Vendemmia Tardiva invece è dorato con profumi intensi e una bocca vellutato. Il Leverano Bianco Passito è dorato tendente all’ambrato, con buoni gusti dolci.
Tra i produttori protagonisti nella produzione di questa piccola denominazione vi è la famosissima azienda Conti Zecchi, con il suo buon Leverano Bianco Saraceno con l'80% di Malvasia Bianca. Ottimo il rapporto qualità/prezzo, e bello il colore cristallino del vino. Il profumo è quello della mandorla fresca, con belle note minerali. Perfetto nella bocca nel suo equilibrio morbido e sapido. Bella chiusura all'alloro e alla nespola. È un vino perfetto per gli spaghetti con le telline.
Altri buoni vini della denominazione vengono prodotti da Vecchia Torre, con sede proprio a Leverano, una cooperativa in crescita da tenere d'occhio per il futuro per la sua qualità.
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