Principali bianchi DOC del Piemonte

Introduzione

Il Piemonte conta ben 47 denominazioni di origine controllata di cui 10 sono coinvolte nella produzione di vini bianchi.

Anche da questo si può evincere che quando si dice Piemonte la mente va subito ai grandi Barolo, o piuttosto al Barbera, come se la produzione dei bianchi passasse in secondo piano.

Eppure, forse prima delle altre regioni, il Piemonte è stato il simbolo italiano all'estero dei grandi vini, anche bianchi, di cui il più famoso fu soprattutto lo spumante associato alle feste natalizie.

La regione ha il clima e il tipo di territorio adatto alla vite, sia rossa che bianca, con un aspetto prettamente collinare che favorisce le coltivazioni dei vigneti.

Storicamente ai vertici mondiali negli ultimi due secoli, il Piemonte conferma con le sue denominazioni, le sue tradizioni.

Il Piemonte a tavola

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Le DOC bianche

La mappa delle denominazioni piemontesiLe denominazioni di origine controllata piemontesi che coinvolgono i vini bianchi sono Piemonte, Canavese, Colli Tortonesi, Colline Novaresi, Cortese dell'alto Monferrato, Coste della Sesia, Loazzolo, Monferrato, Strevi e Valle Ossolane.

Alcune di esse sono di istituzione recentissima, mentre altre risalgono a tempi più lontani. Le differenze qualitative sono molte, sia dovute al tipo di terreno che ai vitigni utilizzati.


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Piemonte

Questa denominazione raccoglie una porzione vastissima del territorio regionale, per dare un'identità ai moltissimi vini bianchi prodotti, sotto un marchio che ne attesto l'origine da questa nobile area italiana.

Utilizza i vitigni delle varietà Cortese, Chardonnay, Pinot Grigio, Bianco e Nero e Moscato Bianco, per assicurarsi un'ampia produzione di tutte le tipologie vi bianchi, dai tranquilli secchi ai frizzanti dolci.


Canavese

È una denominazione creata per sfruttare la bontà del vitigno Erbaluce in una zona piu ampia di quella di Calluso. Contrariamente alla DOCG di Calluso, ancora non è riuscita a far esprimere a questo vitigno tutta l'eleganza e la raffinatezza organolettica del suo parente, anche se i risultati sono comunque abbastanza buoni.


Colline Tortonesi

Questa denominazione sfrutta i migliori vitigni nobili e autoctoni per una produzione di ottimi bianchi, in tutte le tipologie. Le aziende che lo producono sono molte, e il futuro di questa denominazione è assicurato dalla buona qualità e della passione dei suoi viticoltori che sfruttano le colline meridionali e calcaree del Piemonte.


Colline Novaresi

Le Colline Novaresi sono un'altra denominazione che utilizza il vitigno della varietà Erbaluce sui pianalti delle colline intorno a Novara. Viene prodotto nella sola tipologia bianco, on discreto successo, per un vino delicato ma fragrante che riesce ad abbinarsi con piatti di magro, formaggi e pesci molto delicati nei sapori.


Cortese dell'Alto Monferrato

L'Alto Monferrato è da sempre una delle terre vinicole più conosciute del Piemonte, con dei terreni fertili e vari che possono in alcuni luoghi essere più favorevoli ai bianchi piuttosto che ai rossi e viceversa.

Le Terre Rosse sono le migliori per la produzione dei bianchi, grazie alla forte presenza di magnesio, ossido di ferro, argilla e limo. Qui sono concentrate molte aziende che fanno dei bianchi la loro principale produzione, con ottimi vini dal solo vitigno della varietà Cortese.


Coste della Sesia

Questa denominazione è una delle più settentrionali d'Italia e anch'essa valorizza e si avvale del vitigno della varietà Erbaluce per produrre dei buoni vini bianchi delicati, che possono essere abbinati anche a piatti più saporiti ed elaborati come le anguille.

Le aziende, così come la denominazione, sono ancora misconosciute nel panorama mondiale, e l'area è più conosciuta per la produzione di rossi piuttosto che di bianchi.


Loazzolo

Nella stessa area del Coste della Sesia, ma molto più ristretta, la denominazione di Loazzolo difende la produzione di questo particolare e sconosciuto passito fatto con il Moscato bianco, una piccola chicca per il comune di Loazzolo che è riuscito negli anni a produrre un vino brillante e caratteristico. La legislazione che disciplina questa denominazione è volutamente rigidissima, in modo da preservare l'unicità di questo passito dagli inconfondibili aromi del vitigno sostenuti anche da splendidi aromi vegetali e aromatici di salvia e miele.

Produzioni limitatissime, con una scarsa reperibilità del vino, che rappresenta una rarità. Le uve nella tipologia vendemmia tardiva vengono fatte attaccare dalla muffa nobile, che restituisce in cambio di nutrimento, una serie di aromi inconfondibili.


Monferrato

Un'area conosciutissima che rappresenta una delle zone di vini più famose. La produzione è molto ampia, con moltissimi comuni e aziende coinvolte. Anche le varietà di vigneti impiegate sono moltissime in modo da riuscire ad ottenere una produzione molto ampia.


Strevi

Strevi è un'altra piccolissima denominazione che come il Loazzolo ha puntato tutta la legislazione a difesa di un particolare vino passito dal solo vitigno Moscato. Anche in questa denominazione le cantine produttrici sono pochissime, in un territorio particolare, con bottiglie difficili da reperire sul mercato.


Principali bianchi DOC del Piemonte: Valli Ossolane

Questa è una delle denominazioni più giovani e più settentrionali dell'Italia, quasi al confine con la Svizzera. La produzione si affida soprattutto allo Chardonnay, un vitigno di facile coltivazione, resistente al freddo. Per il momento anche in questo caso il vino è quasi sconosciuto, nonostante la buona qualità finora espressa. Certamente avrà bisogno di crescere ancora molto.


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