Canavese

La zona vinicola

La zona vinicola del Canavese si sviluppa sulle colline moreniche intorno al lago di Candia, a una quarantina di chilometri a nord di Torino. Il Canavese è suddiviso in Alto Canavese,intorno alle valli, Eporediese, che comprende il territorio di Ivrea, e Basso Canavese che comprende fino al Torinese).

La temperatura media annuale è di circa 12 °C, con 55 giorni di gelo l'anno, su terreni piuttosto umidi durante tutto l’anno. È temperato e umido, questo fa si che non sia mai secco. Gli inverni sono poco nevosi ma le temperature risultano basse con giornate nebbiose. Le estati sono calde e asciutte, con rovesci temporaleschi repentini. Le primavere e gli autunni, invece, sono molto variabili, con alternanza continua di pioggia e giornate soleggiate.

I vini prodotti sono meno eleganti e famosi degli Erbaluce di Caluso che si producono sempre nella zona.

Il bianco e gli antipasti

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Il vitigno

Le tante DOC del Piemonte Il vitigno utilizzato per la produzione dei vini bianchi e spumanti del Canavese è l'Erbaluce, vinificato in purezza.

L'Erbaluce è tra i vitigni piemontesi più antichi, conosciuto dai Romani con il nome di Alba Lux. Potrebbe anche essere una variante del Fiano portata in Piemonte durante l'espansione della città capitolina verso il nord Italia o essere originaria della zone prealpina del Canavese vista la descrizione particolareggiata di questo vitigno fatta quattro secoli fa, nel 1606 di Giovan Battista Croce, gioielliere del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, nell'opera Della eccellenza e diversità dei vini che sulla montagna di Torino si fanno e del modo di farli.

Il nome del vitigno descrive il colore che assumono gli acini in autunno con i riflessi rosati e caldi che si intensificano all'ambrato nelle parti esposte al sole.

Gli acini con elevata acidità fissa vengono impiegati nella produzione di diversi vini, da eleganti spumanti secchi, a vini tranquilli, con profumo fine e leggero e palato fresco ed acidulo. Produce anche importanti passiti, o passiti liquorosi, dall'appassimento in fruttaio di uve scelte. Vinificato in purezza realizza prodotti generalmente di corpo, leggeri ed acidi, ma anche prodotti fini ed eleganti come appunto i Passiti dolci all'aroma di buccia di mela.

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Il Canavese DOC bianco

La denominazione di origine controllata Canavese nasce con il decreto ministeriale del 12 settembre1995 per autorizzare la produzione di vini rossi, rosati e bianchi sia fermi che spumante, nei territori comunali di quasi cento comuni in provincia di Torino e di Cavaglia', Dorzano, Roppolo, Salussola, Viverone e Zimone in provincia di Biella e nell'intero territorio di Alice Castello e Moncrivello in provincia di Vercelli.

La base ampelografica del vino è ottenuto totalmente in purezza dal vitigno Erbaluce, con rese massime di 12 tonnellate per ettaro con gradazioni alcoliche minime naturali che devono garantire almeno i 9,5% vol per i vini fermi e i 9,0% vol per gli spumanti.

Possono iscriversi all'albo solo i vigneti ubicati in terreni di buona esposizione, di origine morenica con altitudine non inferiore a 200 metri sul livello del mare e non superiore a 600 metri.

L' imbottigliamento e la spumantizzazione possono essere effettuate in tutto il Piemonte.

Il Canavese Bianco fermo ha colore giallo paglierino con odore caratteristico, fruttato, intenso e gradevole. Il sapore è asciutto e armonico. Si abbina agli antipasti magri, ai formaggi a pasta morbida, al coregone e il pesce in carpione.

Il Canavese Bianco Spumante possiede una spuma leggera, evanescente, con colore paglierino scarico. L'odore è delicato, caratteristico, con sapore fresco, fruttato, caratteristico, che varia da brut ad extradry. Ottimo come aperitivo o con gli antipasti di frutti di mare.


Le aziende

Sono molte le aziende a produrre questi vini freschi e leggeri. Orsolani, anche se ha come linea di punta l'Erbaluce di Caluso, vinifica anche il Canavese Bianco con discreti risultati.

Vinifica il Canavese Brut Metodo Classico Cuvée Tradizionale, naturalmente con l'Erbaluce in purezza, di cui l'annata 2006 rappresenta un ottimo prodotto. La rifermentazione in bottiglia supera i tre mesi e l'affinamento invece viene protratto per 48 mesi. É giallo paglierino con sfumature verdoline. Il profumo è vocato alla nocciola, con la fragranza della crosta di pane e una leggera tostatura. Il palato è fresco e fragrante, con una bella spuma soffice. Da bere in aperitivo o nelle occasioni per celebrare un evento.

Rolej ha i suoi vigneti su terreni morenici dove sono presenti molti sali minerali e argilla, per produrre i suoi vini utilizzando basse rese.

Si segnalano anche l'Azienda Agricola Gianmario Mantoan, la Cantina Sociale della Serra, l'Azienda Agricola Daniele Giacone, Cieck, Martino Massoglia, Gnavi e molte altre producono in zona, per il consumo locale.




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