Montecompatri-Colonna o Montecompatri o Colonna

La zona vinicola

La zona vinicola dove si coltivano le uve sotto la denominazione di origine controllata Montecompatri-Colonna, iscrivibile in etichetta anche con il solo nome di Montecompatri o il solo nome di Colonna, fa parte dei famosi Castelli Romani, con un piccolissimo territorio composto da quattro comuni. Gli il territorio vede colline di media quota, più alte che nella limitrofa denominazione del Frascati, giusto adiacente, ma con la stessa orogenesi. Questa è la terra di antichi vulcano spenti che hanno lasciato materiali eruttivi importantissimi per il nutrimento agricolo e viticolo in particolare. Oggi l'attività vulcanica non presenta più nessuna vitalità, ma restano sporadiche attività gassose. Geologicamente l'area trova il nome di Vulcano Laziale che identifica il nucleo originale formato da un solo vulcano capace di eruttare nelle varie epoca materiali che sono riusciti a coprire quasi 300 chilometri quadrati di territorio. Antecedentemente al vulcano, il territorio base è invece costituito dall'antico fondale marino del mare della Tetide in cui la geologia è fortemente carbonatica, grazie ai sedimenti calcarei depositati da numerosissimi animali marini quali conchiglie, spugne e altri. Il vulcano oggi ha esaurito la sua spinta eruttiva, nonostante fosse relativamente giovane con un'attività a fasi alterne a partire da mezzo milione di anni fa fino a circa 5000 anni fa. Le ultime scosse di una certa suggestione sono datate 1927, mentre oggi può sentirsi qualche lieve tremore. Sopra i sedimenti marini dell'antica pianura venne quindi a formarsi il vulcano che viene identificato come la formazione Tuscolano-Artemisio. Inizialmente la fase era di tipo esplosivo e questo permise di una veloce formazione di depositi tramite le colate piroclastiche e laviche in cui si sono stratificati tufi grigi granulari sopra al basamento marino costituito da sabbia, argilla e ghiaia. Si deve tener presente che il nucleo originale del vulcano si estendeva su circa 60 chilometri di diametro e depositò ovunque pozzolane e tufo, circa 350 mila anni fa. Vi fu poi la seconda epoca di una nuova fase eruttiva ma minore e una terza con la formazione dei laghi e dei geiser dovuti al convogliamento di numerose acque sotterranee a contatto con il magma. Oggi il territorio di origine vulcanica riesce a fornire alle uve elementi di qualità essenziali, ottimi per gusti di particolare pregio. Anche il clima aiuta molto, con temperature calde ma ventilate dal famoso ponentino.

Montecompatri Colonna

Mathematics Inspired by Biology: Lectures given at the 1st Session of the Centro Internazionale Matematico Estivo (C.I.M.E.) held in Martina Franca, Italy, June 13-20, 1997

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Le uve bianche

Le uve bianche coltivate per la vinificazione del Montecompatri sono le classicissime, per questa zona, Trebbiano e Malvasia Bianca del Lazio.

Il Malvasia Bianco di Candia fa parte della grande famiglia delle Malvasie e ne è uno dei migliori rappresentanti. Viene coltivata in questa zona da tempo immemorabile, e vinificata sia in purezza che tagliata con il suo compagno ideale, il Trebbiano. Molto versatile, fornisce vini di tutte le tipologie, fino allo spumante e il Vin Santo. Con il Trebbiano la Malvasia forma una delle coppie migliori del Lazio, apportando un grande aromaticità di frutta matura e fiori ad un'uva sostanzialmente piatta come il Trebbiano ma dalle grandi rese.


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Il Montecompatri DOC

La denominazione di origine controllata Montecompatri-Colonna o Montecompatri o Colonna, nasce dal decreto ministeriale del 19 ottobre 1987 per autorizzare la produzione di vini solo bianchi nei comuni di Colonna, Montecompatri, Zagarolo e Roccapriora tutti in provincia di Roma.

La base ampelografica del Montecompatri-Colonna vede l'utilizzo della Malvasia Bianca di Candia e Puntinata per un massimo del 70% e del Trebbiano nei cloni Toscano, Verde e Giallo per un minimo del 30%. A questi due uvaggi si possono aggiungere anche il Bellone e il Bovino per un massimo del 10%.

I vigneti iscrivibili all'albo non possono essere coltivati al di sopra dei 480 metri d quota e offrire produzioni che superino le 15,00 tonnellate per ettaro. La gradazione alcolica naturale minima deve essere pari a 10,50% vol per il frizzante e il fermo. Si può produrre anche in tipologia superiore con gradazione di 11,50% vol. Il vino frizzante viene prodotto esclusivamente nelle versioni amabile o dolce.

Il Montecompatri-Colonna ha colore paglierino intenso con un bel naso vinoso e profumato, mentre il palato è fresco e fruttato, specialmente per la tipologia superiore.

Il Montecompatri amabile o dolce, anche in versione frizzante ha i riflessi dorati e al palato si fa chiaramente dolciastro.


Montecompatri-Colonna o Montecompatri o Colonna: Le aziende

Di grande fattura il Montecompatri Superiore Virtù Romane di Tenuta Le Quinte, con la Malvasia Puntinata al 60%, il Grechetto al 20% e il restante diviso tra Bombino, Bello e Trebbiano Giallo. Naso pulito e floreale dolce, di frutta matura e fondo minerale. Palato ottimo con un perfetto gioco fresco-sapido, molto morbido. Da provare con il riso alle verdure.



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