Sciascinoso
Lo Sciascinoso è un vitigno rosso molto presente in Campania dove è conosciuto anche con il nome di Olivella per la forma allungata dell’acino che ricorda appunto le olive. In realtà si possono anche
distinguere due gruppi principali: uno proprio dello Sciascinoso e considerato la vera Olivella, ma questa distinzione si deve più che altro alla pronuncia che varia dalla provincia di Avellino e Salerno rispetto alle altre regioni campane, anche se non è stata fatta ancor chiara luce se queste due distinzioni siano solo linguistiche o dovute ad una differenziazione di ibridi diversi. Nell'incertezza l'origine di questo vitigno non è ancora stata definita, e servirebbero per prima cosa delle prove del DNA per comprendere se ci siano differenze sostanziali tra Olivella e Sciascinoso. Comunque per il momento vengo9no identificate come una stessa varietà, probabilmente quella riferita da Plinio in antichità con il nome di Oleaginea. Si può quindi affermare che questo vitigno è presente in Campania da talmente tanto tempo che la sua autoctonicità sembra fuori discussione. È coltivato soprattutto nella provincia di Napoli e Avellino, ma resta presente anche nel resto della regione e riesce a diffondersi anche nel sud del Lazio anche se sporadicamente.
È molto vigoroso, germoglia precocemente e viene allevato a spalliera. La maturazione è invece tardiva, dopo la metà di ottobre, con un'elevata acidità ma basse concentrazione di zuccheri che lo rendono un vitigno da taglio in quanto non riesce a fornire la sufficiente struttura al vino.
I vini dello Sciascinoso, nelle poche vinificazioni in purezza, sono rosso rubino denso con bei riflessi brillanti. I profumi sono vinosi, di frutta rossa fresca e non molto profondi, con qualche sfumatura di banana. Al palato sono leggermente acidi, freschi e astringente con un corpo leggero anche se mediamente strutturato. In genere vengono accompagnati con una bella spuma rossa.
Ma a parte rare produzioni in genere artigianali, per vederli in vini di livello nazionali bisogna assemblarli con altri vitigni. Fa comunque parte del disciplinare dei Campi Flegrei DOC, dove viene indicato come Olivella, così come nel Costa d'Amalfi, nel Penisola Sorrentina e nell'Irpinia, mentre nel Sannio, nel Solopaca e nel Vesuvio si usa il nome Sciascinoso. È quindi ben presente in tutta la regione Campania, anche se spesso non è nemmeno indicato e il suo impiego può restare teorico solo nel disciplinare.
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Tra i produttori che usano lo Sciascinoso si segnala la Grotta del Sole, che lo impiega nel suo Gragnano della Penisola Sorrentina in assemblaggio con Aglianico e Piedirosso, per un vino color porpora, con una bella spuma rossa. Evidenzia profumi di fiori di campo e frutti rossi acerbi, vinoso, fresco al palato e vivace da associare ai moscardini in umido.
Presente anche nel Costa d'Amalfi di Ettore Giammarco, per il Ravello Rosso Selva delle Monache dove viene assemblato al 30 per cento. Ottimo aroma di ciliegia, rosa rossa e pepe nero con finale alla liquirizia. Corposo grazie all'Aglianico e con toni vellutati, si associa bene alla carne in umido.
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