Refosco dal Peduncolo Rosso
Il Refosco dal Peduncolo Rosso è una sottovarietà del Refosco, considerata la più pregiata, di questo vitigno rosso coltivata particolarmente in Friuli e in alcune zone venete, oltre che nella vicina Istria. Autoctono friulano, questo vitigno è presente nell'area fin dall'antichità quando dalla regione viticola di Aquileia, risalente al II secolo a.C., veniva esportato con successo a Roma un vino chiamato
pucinum come testimoniano i reperti archeologi in cui sono state ritrovate molte anfore da vino. Il nome deriva dal caratteristico "pedicello" con cui il chicco si tiene al raspo che cambia colore in rosso con la maturazione.
Oggi la zona a coltivazione piu intensiva è quella dei Colli Orientali, ma trova anche spazio nel Carso con il sinonimo di
Terrano, dal croato Teran dove anche si coltiva. Naturalmente viene coltivato anche nell'Aquilea DOC. Gli anni ottanta sono stati molti importanti per il Refosco dal Peduncolo Rosso, con una riscoperta generale e delle vinificazioni più attente, anche con sperimentazioni in botte, per esaltarne le qualità.
Viene coltivato su terreni alluvionali, per lo più argillosi e sabbiosi di pianura nella zona limitrofa alla costa, dove il clima temperato usufruisce delle basse escursioni termiche e della bora che asciuga i vigneti risparmiandoli dall'eccessiva umidità e dalle muffe.
È un vitigno vigoroso, dalle ottime rese costanti, con grappoli di grandi dimensioni a forma piramidale e alata, a spargolo, in modo che i venti favoriscano l'eliminazione dell'umidità. Gli acini hanno bucce fini blu scuro, con alte concentrazioni di pruina. Matura nella prima settimana di ottobre.
La varietà vinificata in purezza fornisce ottimi risultati, con vini vigorosi, nobili, con colori spessi e profumi di prugna finiti da sfumature di mandorla. Il palato esprime un buon corpo, medio, e una elevata acidità che ne fanno un vino ottimo per l'invecchiamento. Quando ben invecchiato riesce ad esprimere profumi erbacei, e intense variazioni di more e lamponi. I gusti del bosco sono sempre presenti sia al palato che al naso. quando invecchiato esprime maggiormente sensazioni selvatiche vegetali con muschio e felce oltre a profumi terziari come il tabacco o il cuoio. Può avere anche speziature dolci, raramente pepate.
Viene utilizzato in quasi tutte le denominazioni di origine friulane, dal Grave ai Colli Orientali, all'Aquilea al Carso anche con una sua sottodenominazione in purezza.
Trova ottimi abbinamenti con carni rosse, con la selvaggina, con i formaggi stagionati ma anche con le zuppe tipiche della cucina friulana.
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Sono molti i produttori che impiegano il Refosco dal Peduncolo Rosso in purezza dando vita a ottimi e nobili vini, anche se questi deve vedersela con la spietata concorrenza degli ottimi Merlot e Cabernet vinificati in Friuli oltre che da quella dell'altro grande autoctono Schioppettino o il Pignolo. I risultati comunque sono buoni, anche se non pongono ancora il vitigno sulla scena internazionale. Viene anche usato in assemblaggio con questi con ottimi risultati.
Tra i migliori in purezza il Colli Orientali DOC Ronco Vieri dei Vigneti Pittaro, di un bel colore rubino denso scuro, pieno di frutti di bosco in confettura, cortecce d'albero e terra bagnata. Grande struttura al palato, per la selvaggina.
Ottimo anche il Colli Orientali di Vigna Angeli, vivace, con toni dolci di marasca, liquirizia e cioccolato. Anche qui grande struttura, da associare al manzo.
Andando ad Aquilea troviamo la Tenuta Beltrame che vinifica il Refosco DOC in colori densi, quasi neri, con naso di mirtilli e more selvatiche finiti dalla speziatura dolce della liquirizia e da aromi terziari come la grafite. Strutturato e minerale al palato, per la selvaggina in umido.
Un grande Refosco anche da Ronchi di Cialla, dove i toni fruttati del bosco vengono accompagnati da una gamma complessa, con tabacco, cacao e la speziatura della noce moscata.
Ancora un Colli Orientali, il Romain di Rodaro, ad esprimere stavolta anche profumi di violetta insieme al bosco e al caffè tostato. Qui il palato si fa più morbido, quasi vellutato, per i formaggi ben sapidi e stagionati.
Anche con Petrucco, nel suo Colli Orientali, il Refosco di veste di viola, immersa nei frutti di bosco, nella liquirizia e finita dai toni erbacei. Qui il palato si fa brillante e vivo, per l'anatra in umido.
Da Ermacora il Refosco si fa scuro, impenetrabile, con un festival di frutti di bosco immersi in odori erbacei chiusi da humus, note tostate e sentori di liquirizia. Ancora l'anatra per questo vino.
In assemblaggio invece con il 60 per cento di Schippettino il Refosco concorre alla splendido Colli Orientali Rosso Sacrisassi di Le Due Terre, ruvido e robusto come i friulani, pieno di sentori floreali come la viola, con la frutta nera di bosco e l'humus chiusi dal tartufo nero. Palato potente ma morbido alla lunga, tutto da gustare con filetto di cervo ai frutti di bosco. Un gran prodotto.
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