Semidano
Il Semidano è un vitigno bianco diffuso in Sardegna di origine incerta forse giunto negli antichi porti di Karalis e Nora, in tempi molto remoti, quando fenici e Romani si dividevano l'isola e i commerci del vino con la Grecia e come per il Nuragus si diffuse nell'attuale nel Campidano nel Cagliaritano. È stato per secoli un vitigno molto diffuso in questa parte dell'isola ma la grande epidemia di filossera dell'ottocento ne limitò moltissimo la superficie vitata essendo tra i vitigni più sensibili e colpiti. Passata la crisi si preferì comunque ripiantare il Nuragus, più produttivo e resistente. Oggi è coltivato in pochi ettari nel Campidano di Oristano. Ha rese medie ma incostanti ed è sempre sensibile alle crittogame. Non ha peculiarità nel terreno e per le condizioni climatiche, ma preferisce i terreni piani e la presenza di calcare, dove i risultati sono più alcolici e particolarmente aromatici. Anche la presenza di argilla è gradita.
Il Semidano ha visto riconosciuti recentemente i suoi meriti con il DOC Sardegna Semidano a cui vengono iscritte molte tipologie diverse ottenute da questo buon vitigno.
Si vinifica sia in purezza che in assemblaggio. Coltivato sui suoi terreni preferiti si ottengono vini eleganti, di grande finezza, di un bel colore paglierino dorato. all'olfatto si evidenziano profumi floreali e fruttati, con la frutta bianca come la pesca e l'albicocca in primo piano mentre un secondo naso di note ancora di frutta ed erbe aromatiche si apre successivamente alla degustazione. La Denominazione di Origine Controllata Sardegna Semidano comprende anche la sottodenominazione
Mogoro dal 1995. Il Semidano deve essere presente con un minimo del 85 per cento dell'assemblaggio. Può essere prodotto in tutta l'isola anche se viene quasi esclusivamente coltivato nel Campidano con rese di circa 13 tonnellate per ettaro nella denominazione generica e di 11 in quella Mogorio. Viene vinificato anche nelle tipologie superiore, spumante e passito. Per il generico lo si accompagna bene con dei crostacei e delle grigliate. Nella versione superiore o Mogoro si usa accompagnarlo con crostacei più nobili come l'aragosta, o anche con i formaggi molli, mentre con il passito, oltre che per i dessert, si serve con i formaggi erborinati.
Lo spumante invece è ottimo sia come aperitivo che per antipasti grigliati di pesce o con il prosciutto crudo.
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Tra i migliori produttori si segnala l'azienda Il Nuraghe Cantina di Mogoro con il suo Sardegna Semidano Mogoro Anastasia con il vitigno vinificato in purezza di un bel colore oro antico. Al naso compare la nespola, l'albicocca e il glicine. Il finale è citrino, di buona fattura. Un ottimo vino con le crocchette di riso.
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