Pignoletto

La varietà

Il Pignoletto è un vitigno autoctono a bacca bianca dell'Emilia, in particolare della zona dei Colli Bolognesi. Recenti analisi del DNA hanno stabilito che il Pignoletto ha caratteristiche uguali al Grechetto di Todi, quando invece lo si riteneva stretto parente del Pinot Bianco o del Riesling Italico. Per quel che riguarda la sua storia le testimonianze non riescono a fornire certezze assolute ma sarebbe stato descritto da Plinio il Vecchio nel suo volume Naturalis Historia, del I secolo d.C., con il nome di Pino Lieto. Il vino veniva descritto come poco dolce e poco apprezzato, in quanto all'epoca la tendenza dei consumatori era verso i vini dolci. Si ritiene con molta probabilità che questo vino descritto dal grande scienziato romano fosse proprio il Pignoletto. La descrizione successiva è del 1654 ad opera del Tanara che fa riferimento nel suo trattato Economia del Cittadino in Villa alle Uve Pignole coltivate sempre nell'attuale zona dei Colli Bolognesi.

Si presenta con grappoli di media grandezza, cilindrico e compatto con parte superiore alata. I chicchi sono medio-grandi, con buccia spessa e molto pruinosa con colori giallo-verdolini.

Presenta tronchi lunghi, con ramificazione rada. Preferisce le colline calcaree e argillose dove riesce a fornire i risultati migliori.

Fornisce rese medio basse ma con grande costanza, con maturazione a cavallo tra i mesi di settembre e ottobre, mentre germoglia precocemente verso la terza settimana di aprile. I sistemi di allevamento utilizzato sono il cordone speronato e il Guyot.

Pignoletto

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I vini del Pignoletto

Pignoletto Colli di Imola Il Pignoletto è un'uva dalle caratteristiche peculiari che riesce a fornire ottimi vini a tutto pasto, particolarmente adatto con gli antipasti, i formaggi freschi e le carni bianche non elaborate. Ha la sua propria denominazione di origine Colli Bolognesi DOC dal 1985 che prevede l'impiego del vitigno per almeno l'85 per cento. Fa parte anche del Colli di Imola DOC e del Bianco IGT regionale. Ma sono sicuramente i Colli Bolognesi a sfruttare principalmente questo vitigno, protagonista della denominazione insieme ai grandi nobili bianchi.

I vini del Pignoletto sono di colore giallo paglierino scarico con sfumature dorate e a volte verdognole. L'impianto olfattivo è delicato con aperture fruttate che poi sfumano sul floreale esprimendo in particolare profumi di fiori di biancospino. I prodotti migliori finiscono con toni minerali e vanigliati, a volte con tostature. Il palato risulta secco, asciutto con una buona persistenza e una fresca acidità, ma soprattutto una buona alcolicità. Viene vinificato sia fermo che frizzante utilizzando il Metodo Classico della fermentazione naturale o lo Charmat. Nella tipologia fermo viene prodotto anche con la menzione Superiore quando la gradazione alcolica supera il 12% vol.

Viene imbottigliato nella bordolese a spalla alta nella versione fermo e nella champagnotta in quella spumantizzata.


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I produttori

Tra i migliori Pignoletto in purezza troviamo il Colli Bolognesi Pignoletto Classico Vigna Antica di Tenuta Bonzara, un ottimo vino da 13,5% vol con un bel vestito dorato, con profumi di albicocche e mele mature. Fresco ma alcolico presenta un finale ben minerale. Viene affinato in barrique per trovare associazioni in tavola con il coniglio alle olive.

Un altro ottimo Pignoletto, tagliato con il 15 per cento di Riesling Italico, è quello delle Fattorie Vallona, il Permartina Vendemmia Tardiva IGT da ben 14,5% vol, anch'esso di un bel dorato pieno. Ottimi profumi di frutta bianca matura e agrumi canditi sono seguiti dal miele di zagara e da toni spiccatamente minerali. Bel palato morbido, dal lungo finale. Ottimo con gli agnolotti al sugo di lepre. Sempre dalle Fattorie Vallona il Pignoletto viene assemblato al 50 per cento con altre uve bianche per il Premeditazione S.A. IGT, ancora dorato, sempre con frutta bianca matura e albicocche secche seguite dalle spezie dolci e da note tostate. Bella bocca potente e strutturata con equilibrio, calda con un retrogusto vanigliato. Da provare con le crespelle alla cernia e ricotta.

Nel Colli di Imola un discreto Pignoletto viene prodotto dalla fattoria Monticino Rosso, paglierino dai bei riflessi dorati con tenui ed eleganti profumi di mela e vaniglia. Palato caldo con retrogusto ammandorlato, si associa bene con gli sformati di verdure e ricotta.

Uno specialista del Pignoletto, anche se con risultati inferiori, è Floriano Cinti, con una buona versione Classico dei Colli Bolognesi dove ben si esprimono profumi di frutti esotici, litchi e banane. Ben fresco e semplici al palato, è un ottimo compagno dei formaggi freschi. Cinti produce anche la versione frizzante, sempre nella DOC dei Colli Bolognesi, leggero e agile con sentori leggeri di frutta bianca sfumati dalle rose. Da provare con antipastini di pesce come le tartine.

Anche Isola produce il Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante sempre con aromi di frutta bianca e fiori, ma con un palato fruttato dotato di una buona sapidità. Da provare con gli gnocchi alla parmigiana. Isola vinifica anche la versione Superiore fermo che esprime anch'esso note esotiche di mango e ananas, con palato fresco e morbido per la trota in gelatina.




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