Spumante Brut
Lo spumante Brut è forse la tipologia più celebrata e rinomata degli spumanti, e vede le sue migliori espressioni scalare le vette della qualità enologica.
È la più classica delle tipologie spumante, e per legge deve contenere un contenuto residuo di zuccheri inferiore ai 12 grammi per litro. Il termine Brut fa infatti parte della legislazione che indica il differente dosaggio di zuccheri, e quindi di dolcezza, degli spumanti, che possono essere da etra secchi a dolci, cambiando cosi radicalmente abbinamenti e tipo di consumatore.
Fanno parte di questa tipologia i grandi champagne e spumanti, dai profumi pieni e maturi, secchi, fruttati con una nota acida.
Questi spumanti possono invecchiare molto bene, ed essere serviti a tutto pasto. Alcuni di essi hanno abbinamenti aristocratici con piatti nobili di pesce e crostacei, oppure riescono ad accompagnare formaggi, anche mediamente stagionati o risotti. Più raramente si armonizzano ai primi di pasta, e negli abbinamenti azzardati meglio preferire le carni bianche.
Anche in questo caso la Franciacorta e a seguire la Valdobbiadene, con il Prosecco, fanno la parte del leone in territorio italiano, con il Piemonte che conserva la sua grande tradizione, anche se un po offuscata dalle eccellenti produzioni lombarde e venete. Ottime produzione, seppur diffuse molto piu limitatamente, si hanno in Alto Adige e soprattutto in Trentino.
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Nella produzione del Prosecco Brut le migliori espressioni vengono dalla zona della Valdobbiadene, Conegliano e Colli Asolani, le tre area a DOCG della più vasta denominazione geografica Prosecco DOC, anche se i migliori vini vengono prodotti sotto la menzione Dry.
Tra i migliori abbiamo il Prosecco Brut Selezione Bottiglia Nera di De Faveri, dagli intensi aromi di pera e vegetali. Buono il Prosecco Brut di Carmina, agrumato e fruttato di albicocche, dotato di buona effervescenza. Sempre da tenere a mente il Prosecco Brut di Col de' Salici, dai profumi di melone, mela verde e ginestra. Ottimo il Prosecco Brut Motus Vitae di Bortolomiol, già descritto ampiamente con il suo splendido olfatto.
Sempre in veneto ma al di fuori delle denominazioni di origine la cantina Dominio di Bagnoli si segnala per il suo Bagnoli Spumante Brut Millesimato, di un bel giallo oro, fragrante alla crosta di pane immerso nel giglio e nel frutto della passione. Un vino elegante, dal palato fresco e sapido e dotato di una bella persistenza. Un vino certamente nobile, sui lieviti per 80 mesi che necessita di un abbinamento adeguato come i gamberoni grigliati.
In Trentino la cantina più affermata in questa tipologia è sicuramente Ferrari, che oltre alla gamma di punta propone anche il Trento Brut con lo Chardonnay in purezza. È sicuramente tra i migliori spumanti sotto questa denominazione, con freschi aromi agrumati e floreali speziati dal pepe bianco sviluppato su una discreta mineralità. Buon corpo, persistente, per l'insalata di polpo.
Ottimo Trento Brut anche da Maso Martins, con un taglio al 20% di Pinot Nero. Al naso appare la frutta esotica e la pesca gialla immersi in un lieve profumo di tiglio. Il palato è cremoso e fresco, da abbinare alla zuppa di mare con le lenticchie. La cantina Balter invece vinifica il Trento Brut Riserva, con lo stesso uvaggio, ma con un naso più minerale e ancor più esotico. Il cedro e la crosta di pane ne aumentano la fragranza. Il palato è setoso e lungo, ottimo il corpo, da servire con il crudo di gamberi.
Nonostante la grande tradizione spumantistica piemontese sia incentrata sull'Asti e sul Moscato, generalmente dolci, sono presenti alcuni Brut di indubbio valore.
Non si può non iniziare con il Piemonte Brut Carlo Gancia Riserva del Fondatore, di cui già si è parlato nell'articolo sui bianchi piemontesi. Ottimo colore dai riflessi oro, con un perlage perfetto.
Il Castello di Neive produce un ottimo Piemonte Brut dal Pinot Nero vinificato in bianco. Fragrante, fruttato e dai sentori di lievito. Un ottimo vino fresco e morbido, per i gamberi in padella. Da citare anche il Brut Riserva di Coppo, di Pinot Nero tagliato con il 20% di Chardonnay, color oro vivo, dai toni tostati e gli accenti di crema inglese e limone candido. Il palato equilibrato finisce sulla nocciola, per abbinamenti con il branzino. Poi Cordero di Montezemolo, con il Brut tagliato con appena il 5% di Pinot nero. Floreale e fragrante, fresco, tra i migliori. Ottimo con il parmigiano.
L'eccellenza piemontese negli spumanti Brut si raggiunge con La Scolca e il suo Gavi Soldati D'Antan Riserva, un puro Cortese di uno splendido color oro. Di livello internazionale con note di frutta tropicale, cedro candito e uvetta. Finiscono il quadro la nocciola tostata e il ginepro. Fresco al palato, solo per abbinamenti aristocratici, come con il tartufo. Un gradino più sotto il Rosé, ottimo e cremoso sui toni dei piccoli frutti rossi di bosco. Sapido e persistente, si accompagna con l'aragosta alla catalana.
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