Arrosto al barolo
Il brasato al Barolo è il pezzo forte della cucina tradizionale piemontese, un piatto ideale per le giornate invernali. Si tratta di uno stufato cotto per lungo tempo nel corposo vino delle Langhe. La carne da utilizzare per questa ricetta è quella bovina, meglio se di razza piemontese. Il taglio più adatto è il cosiddetto "arrosto della vena", chiamato anche "cappello del prete". Vi serviranno poi una bottiglia di Barolo, due carote, due cipolle, mezza costola di sedano, olio extravergine d'oliva, del burro (50 grammi), uno o due spicchi d'aglio, qualche grano di pepe, un pizzico di cannella in polvere, dei chiodi di garofano, un pò di sale grosso e sale fino, qualche foglia d'alloro e altre erbe aromatiche, come la salvia, il rosmarino e il timo.
Come si è già accennato prima, la preparazione richiede un certo tempo e avviene per fasi. Inizialmente bisognerà adagiare la carne in una padella abbastanza capiente. Si taglieranno le carote, il sedano e le cipolle a tocchi, coi quali si cospargerà la carne. Si aggiungeranno l'aglio, le erbe aromatiche, il pepe, la cannella e i chiodi di garofano. Vi si verserà sopra il Barolo e si lascerà marinare il tutto per qualche ora (idealmente una mezza giornata). Terminata la marinatura, si scoleranno per bene sia la carne che le verdure, che andranno tagliate a pezzettini più piccoli. In una casseruola larga si metteranno a scaldare sia l'olio che il burro, si aggiungeranno gli aromi e vi si lasceranno a imbiondire le verdure. Quindi sarà il momento di aggiungere la carne.
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Adesso bisognerà far rosolare la carne a fiamma viva. In questa fase vi sono alcuni che preferiscono fiammeggiarla con del cognac, che hanno provveduto a riscaldare precedentemente. Una volta che la carne si sarà ben rosolata, si dovrà abbassare la fiamma, continuando la cottura a fuoco lento e aggiungendo alla carne e alle verdure il vino (sugo) della marinata. Bisognerà coprire il tegame con il suo coperchio e proseguire con la cottura per un paio d'ore. Al termine si toglierranno nuovamente le verdure, che dovranno essere frullate. Il sugo che da queste si ricaverà, andrà quindi riversato nella casseruola. La cottura infine dovrà procedere, sempre a fuoco lento, per almeno mezz'ora o anche di più, a seconda del grado di consistenza del pezzo di arrosto.
Al termine della cottura, la carne andrà lasciata intiepidire solo per un attimo. Poi la si taglierà a fette. L'arrosto al Barolo va servito caldo col suo squisito sugo di cottura, accompagnandolo per esempio, con la polenta, il purè di patate o le verdure lesse. Il vino ideale da abbinare a questo piatto è ovviamente un Barolo: un vino corposo e dal lungo invecchiamento che si abbina idealmente alle carni e agli arrosti in generale. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche perfettamente equilibrate, il Barolo è un vino ideale per insaporire un piatto oltre che per accompagnarlo, pertanto esistono diverse altre ricette della cucina piemontese che lo contemplano fra gli ingredienti fondamentali. Godetevi quindi il gusto dell'arrosto al Barolo, buon appetito!
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