Fragole e champagne
I vini effervescenti, che siano spumanti o champagne, trovano numerosi accompagnamenti, tra cui uno dei classici è con la frutta fresca o lavorata. Non per tutti gli champagne si consiglia questa scelta, infatti bisogna sempre tener conto delle proprietà organolettiche del vino per accordarlo correttamente con il sapore del cibo. Molti degli champagne strutturati e complessi, soprattutto i millesimati di lunga data ad esempio, non hanno un'armonia perfetta con la frutta, ma piuttosto andrebbero accompagnati con piatti ricchi di sapore, come crostacei grigliati, se non addirittura cacciagione e carni bianche elaborate.
Se vogliamo bere dello champagne con la frutta in generale, meglio prima conoscere il nostro vino, e poi fare questa scelta. Per abbinare delle fragole o altra frutta, meglio scegliere uno champagne giovane, delicato, che possa esaltare i profumi lievi e fruttati del Pinot Noir. Anche lo Chardonnay può esaltarsi con la frutta, quando riesce a conferire al vino quei tocchi di frutti esotici al di là dell'apertura floreale che spesso lo accompagna. Per lo Chardonnay sono più indicati i frutti bianchi ed esotici, come ananas, mango, pesche e la frutta a polpa bianca in generale.
Per la frutta rossa, come le fragole appunto, o i lamponi e i frutti di bosco in generale, o le prugne e le ciliegi, allora meglio scegliere uno champagne giovane a base di Pinot Noir, che ne accompagni ed armonizzi il retrogusto. Il Pinot Noir infatti spesso porta con se questo genere di sapori. Il Pinot Meunier invece, quando lo champagne ha questa base, conferisce toni piuttosto speziati al vino, quindi è più indicato per la frutta rossa, magari lavorata in confettura e cotta come le crostate. Anche il Pinot Noir e lo Chardonnay, grazie alla sua struttura, possono benissimo abbinarsi con delle crostate e dei dessert secchi alla frutta, o leggermente cremosi. Si sconsigliano invece gli abbinamenti tra i dessert classici come le torte di panna o cioccolato, solo per fare un esempio, in quanto l'acidità naturale del vino contrasterebbe, anche a livello di succhi gastrici oltre che nei gusti, con gli zuccheri complessi delle pasticcerie. Meglio scegliere un vino passito in questi casi o al limite uno champagne dolce, anche se quest'ultimo è un vino rarissimo da trovare.
L'aperitivo fragole e champagne è uno dei classici dell'enologia, del romanticismo e della storia di questo vino. Da sempre accompagna momenti intimi ed è anche simbolo di sensualità ed amore. Se per aperitivi tra amici sono più indicate le tartine, di caviale o salmone ad esempio, per un incontro galante questo classico con la frutta rossa non può deludere. Si possono usare sia champagne bianchi, che rosé delicati e giovani in entrambi i casi. Quelli a base dei due Pinot sono i più indicati, con il Meunier che fornisce vini in genere più speziati.
Inoltre, alcune ricerche dimostrano come le fragole siano salutari nel prevenire alcune controindicazioni dell'alcol. Lo studio dell'università di Barcellona condotto da una ricercatrice italiana, Sara Tulipani, ha dimostrato che gli elementi antiossidanti presenti nelle fragole aiutano la mucosa dello stomaco a proteggersi meglio dai danno provocati dall'alcol. Lo studio, pubblicato anche su delle riviste specializzate, si basa sulla somministrazione di alcol etilico ed estratti di fragole sui topi. I ricercatori pensano che un giorno delle soluzioni con questi estratti potranno costituire delle medicine per combattere le ulcere soprattutto negli alcolizzati.
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Sempre in tema di aperitivi, ecco il famoso cocktail pre-dinner sparkling wine Rossini, nato in Italia, che con gli Stati Uniti si può definire la patria dei cocktails, dove molti internazionali oggi famosi, sono stati creati. I bartender italiani sono tra i migliori al mondo e tra le varie creazioni ci sono appunto gli Sparkling wine cocktails, a base di spumante e originariamente di puro champagne, di cui il capostipite è il famoso Bellini nato all'Harry's Bar di Venezia nel lontano 1929. pur non appartenendo ai 60 internazionali IBA, il Rossini è ormai famoso in tutto il mondo, come alternativa alla classica coppa di champagne. Semplicissimo da preparare anche in casa, oggi, per chi ne fa ampio consumo, sono disponibili nei negozi specializzati anche delle puree già pronte alla fragola e molti altri gusti. Comunque basta frullare 3 fragole ciascuno con un cucchiaio di succo di limone e un cucchiaino di zucchero e avrete il preparato per il vostro Rossini. Mettete prima la purea e poi versate molto lentamente lo champagne, ricordando che la frutta frullata, a contatto con i vini spumanti, provoca una forte reazione spumosa. Cercate di non interrompere la vostra versata, per non casser la mousse per dirla alla francese.
I più sofisticati possono accompagnare questo aperitivo anche con un pasto semplice, leggero e nutriente, come il risotto alle fragole e champagne rosé, per rimanere nello stesso tema. La preparazione è semplicissima, si può usare la semplice ricetta che abbiamo anche pubblicato nella sezione risotto allo champagne, sostituendo lo champagne bianco con il rosé e aggiungendo alla cottura del risotto, 40 grammi di fragole tagliate a pezzi, 5 minuti prima che sia pronto.
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