Tappi Champagne

Il tappo

I tappi per le bottiglie di Champagne sono quei particolari tappi a forma di fungo studiati appositamente per queste tipologie di vino.

Questa forma particolare è dovuta alle speciali condizioni a cui i tappi devono far fronte, ovvero la resistenza alla pressione interna nella bottiglia causata dal gas in essa contenuto, l'anidrite carbonica che viene liberata nel vino durante la seconda fermentazione in bottiglia e ivi intrappolata. Questa pressione corrisponde in media a cinque o sei atmosfere, e in alcuni casi si possono avere prodotti che contengono una pressione anche di dieci atmosfere.

Il tappi e la bottiglia sono quindi studiati appositamente per far fronte alle pressioni interne, anche includendo i possibili aumenti di questa pressione interna a causa del trasporto e del continuo maneggio durante il trasporto e nelle normali procedure di stoccaggio nei vari ristoranti ed enoteche in tutto il mondo.

Stappatura

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La struttura del tappo

Il tappo e la gabbietta Il tappo di sughero con la forma a fungo destinato alle bottiglie per lo Champagne e lo spumante in generale è strutturato e progettato da due componenti, denominate testa e corpo. Entrambe le parti sono realizzate separatamente in sughero in due pezzi unici che verranno poi successivamente incollati tra loro.

Mentre la testa, la parte superiore, viene costruita a partire da un unico pezzo di sughero il corpo, la parte inferiore che andrà a contatto con il vino è invece costruita a partire da due tondini di sughero che vengono prima incollati fra loro e successivamente incollati alla testa.

Prima di essere inserito nella bottiglia il tappo è levigato e spesso verniciato con della paraffina o lubrificanti di altro tipo naturalmente non tossici per migliorarne l'introduzione nella bottiglia. Per resistere alla pressione è inoltre necessaria l'applicazione della gabbietta, che trattiene il tappo che da solo non sarebbe comunque capace di assicurare l'integrità della bottiglia durante le varie operazioni di trasporto e maneggio.


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L'introduzione del tappo

Il tappo a fungo inoltre deve essere inserito con particolari attrezzature nel collo della bottiglia. Infatti la parte da introdurre ha un diametro ben maggiore dell'apertura, come tutti sanno avendo spesso provato a reinserire il tappo dopo l'apertura. Logicamente, a meno che non si voglia modellare il tappo segando e asportando con un coltello una parte di sughero, l'operazione è impossibile senza alcuni macchinari.

Il tappo deve essere lubrificato e quindi sottoposto a compressione per la sua lunghezza radiale per diminuirne momentaneamente il diametro e inserirlo. Successivamente si sottopone il tappo a una compressione longitudinale per riuscire a inserirlo per la metà.

Le due compressioni devono essere eseguite nello stesso momento e per questo sono necessarie delle apparecchiature apposite, mentre è impossibile riuscire ad effettuare questa operazione a mano date le forze di compressione da esercitare.


Le Capsule

Una volta inserito il tappo è la volta della gabbietta e della capsula, poi rivestite.

Le capsule delle gabbiette non sono altro che quelle medagliette circolari poste sulla testa dei tappi. La loro funzione iniziale era quella di aiutare il sistema di tappatura, questo perche nell'ottocento la gabbietta era fatta con delle cordicelle legate a mano da operai specializzati. Veniva usato del lamierino zincato e furono inventate da Adolphe Jacqueson, nel novembre 1844.

Con le capsule si rese piu facile l'operazione, anche se rimaneva comunque laboriosa. Gli operai bloccavano la bottiglia tra le gambe per poterla legare con spaghi di iuta, impiegando anche 10 ore per preparare 100 bottiglie.

Oggi naturalmente tutte queste operazioni sono velocissime e svolte con dei macchinari e le capsule non hanno più nessun ruolo di aiuto nella tappatura. Sono però state mantenute in quanto, con il tempo, divenute dei veri e propri oggetti da collezione, tanto che oggi vengono stampate anche su disegni di artisti famosi. Le aziende della Champagne sono molto attente all'immagine e spendono volentieri dei soldi superflui pur di accontentare i propri estimatori.

Su internet infatti si possono trovare moltissimi siti che scambiano o vendono questo genere di oggettistica da collezione, e ormai si organizzano anche dei raduni e delle mostre.


I tappi in plastica

In commercio vengono prodotti anche dei tappi in plastica, soprattutto per i vini spumante a basso costo.

Nella Champagne invece rimane d'obbligo il tappo in sughero, e il solo pensare a un tappo di plastica equivale a bestemmiare.

Nessuna azienda, nemmeno quelle che offrono questo vino a prezzi molto bassi, ha mai contemplato la possibilità di utilizzare questi tipi di tappi, considerati alla stregua dell'acqua.

Anche se le aziende anglosassoni spingono per questo tipo di soluzioni, per quel che riguarda l'importazione degli Champagne in questi mercati, l'ipotesi non è nemmeno presa in considerazione, nonostante ormai anche ottimi vini prodotti in Nuova Zelanda o in Australia, hanno ormai da tempo adottato questi tappi.


Tappi Champagne: Gli Stopper

Se si desidera chiudere una bottiglia di Champagne non terminata, in commercio si possono trovare degli appositi stopper, tappi in metallo con una valvolina in gomma che riescono a conservare lo Champagne per un paio di giorni. Altre soluzioni, per chi ha voglia di spendere, sono i wine stops con valvola per la reintroduzione del gas con una speciale macchina. Sara necessario avere un piccolo spazio a disposizione per la bombola e il sistema, in realtà molto semplice, ma decisamente fuori luogo se non si ha un ristorante che serve regolarmente bicchieri di champagne.



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