Le etichette dello Champagne

Cosa è un etichetta

L'etichetta in un vino è la carta d'identità del prodotto e per legge deve obbligatoriamente dare alcune informazioni, come in qualsiasi prodotto alimentare.

Quindi come in un qualsiasi certificato identificativo, qualsiasi violazione o inesattezza scritta sull'etichetta è una violazione di legge punibile secondo la normativa vigente.

Una curiosità riguarda la menzione AOC (Appellation d'origine contrôllée) equivalente alla nostra denominazione di origine controllata, che non deve essere obbligatoriamente riportata in etichetta. Lo Champagne infatti è così famoso e protetto dalla legge che di fatto non è stato reputato necessario sottolineare che sia un prodotto che appartiene a una DOC.

La spiegazione dell'etichetta

Makeup pennelli, Vander Life 24PCS pennelli trucco cosmetici professionale Essential make up Brush set kit con custodia da viaggio, champagne

Prezzo: in offerta su Amazon a: 32€


Come deve essere scritta un'etichetta

Un'etichetta famosaL'etichetta deve riportare determinate informazioni e leggendola troveremo sempre delle diciture importanti.

In primo luogo la scritta Champagne deve essere sempre evidente e seguita dal marchio del produttore.

In etichetta deve essere sempre riportata il grado di dolcezza del vino, che va da estremamente secco, ultrabrut, al molto dolce, doux.

Un'altra menzione da riportare se necessaria riguarda particolari uvaggi come il Blanc de Noirs, se il vino è ottenuto solo da uve nere, e il Blanc de Blancs, se il vino è ottenuto da sole uve bianche, mentre non è prevista nessuna menzione per i vini monovarietali.

Per decisione dell'azienda si può menzionare il millesimo, ovvero l'annata, tenendo conto che per la legge francese questa deve corrispondere al 100% allo stesso anno riportato in etichetta. Facoltativa è invece la data di dégorgement.

Va riportata inoltre la quantità di vino contenuta in bottiglia e il suo tenore alcolico.

Nella metà inferiore deve essere riportato il villaggio o la città del produttore, oltre ovviamente alla nazione di produzione che è la Francia.

Alla base dell'etichetta vengono riportate le informazioni primarie che indicano il codice di registrazione professionale del Comitato Interprofessionale del Vino della Champagne, un codice con cui si indicano con le prime due lettere la categoria del produttore che puo essere NM (Négociant-Manipulant), RM (Récoltant-Manipulant), CM (Coopérative-Manipulant), SR (Société de Récoltant), RC (Récoltant-Cooperateur e MA (Marque d'Acheteur), che significa essenzialmente Marca dell'Acquirente.

Possono essere menzionate anche alcune particolarità come il nome di una particolare Cuvée.


  • tappo che scoppia Ci sono bottiglie diverse da tutte le altre, in maniera profonda e completa; bottiglie che più che un vino contengono un modo di essere, un’icona, una tradizione. Ci sono vini e vini, spumanti e spuma...
  • Dom Perignon Se siete appassionati di champagne e, in generale, di enologia, vi si drizzeranno le orecchie all’ascolto di questi anni: 1985, 1988, 1988, 1990 e 1995. Non stiamo dando i numeri, ma semplicemente par...
  • brindisi champagne Lo Champagne, nonostante sia considerato un vino esclusivo e molto costoso, viene utilizzato non così raramente in diverse ricette. Si tratta di ricette non da tutti i giorni, che hanno qualcosa di sp...
  • vini Nei precedenti articoli si è trattato il tema degli abbinamenti tra vini e cibo. A questo punto può essere utile fare un riassunto. Il principio di base che si deve sempre tenere a mente è che i piatt...

Zafferano Set 6 VEM Calice in Vetro per Champagne e millesimati

Prezzo: in offerta su Amazon a: 75€


Le etichette dello Champagne: La mania del collezionismo

La mitizzazione dello Champagne è stata accompagnata anche dal fenomeno del collezionismo, che, per i più facoltosi riguarda le bottiglie, ma per i meno dotati finanziariamente, coinvolge moltissime associazioni che collezionano le etichette.

Oramai nella Champagne, come in tutte le aree vinicole più importanti al mondo, il collezionismo ha creato delle associazioni molto articolate che gestiscono un mercato, che seppur minore, rappresenta un altro giro d'affari generato dallo Champagne.



COMMENTI SULL' ARTICOLO