Il metodo classico

La storia del metodo classico

Come tutta l'enologia primordiale, il Metodo Classico, per lo Champagne metodo Champenoise, nacque dal caso e dall'osservazione dei fenomeni di fermentazione, che lentamente nei secoli, portarono quelli che erano dei difetti delle vinificazioni a delle vere e proprie metodologie utilizzate per ottenere un determinato tipo di vino.

I primi spumantizzati venivano spesso ottenuti per errore nell'antichità, per l'usanza di aggiungere elementi zuccherini nel vino al fine di migliorarne i gusti. Spesso queste sostanze zuccherine facevano ripartire la fermentazione, ottenendo così un vino maggiorato in alcol in cui si riaffacciava l'anidride carbonica, che se non lasciata espellere dal contenitore, restava intrappolata.

Successivamente, a partire dal medioevo e più specificatamente dal Rinascimento, nell'Italia centrale si iniziò a cercare di ottenere una spumantizzazione del vino, utilizzando antiche tecniche romane. Ma quello che più cambiò fu la percezione con cui veniva valutato il vino effervescente, che da vino di seconda categoria, iniziò ad essere considerato un vino curativo e corroborante per il corpo. La pensava così la corte papale del quattro e cinquecento, e alcune corti nobili toscane.

Il metodo classico moderno nasce però alla fine del seicento, grazie a Dom Pérignon che per primo fece delle ricerche per ottimizzare la spumantizzazione dello Champagne che era già praticata in modo molto approssimativo a Londra dai commercianti inglesi, che intendevano così aumentare il basso grado alcolico di questi vini.

Lo Champagne

Rayher 34448160 Pasta modellabile termoindurente Fimo Professional, Panetto grande da 454g, colore Champagne

Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,25€


I principi del metodo classico

Una fase della seconda fermentazioneIl principio del metodo classico o champenoise nacque nella Champagne sfruttando il semplice effetto della fermentazione, che trasforma gli zuccheri delle uve in alcol e anidride carbonica, grazie all'azione dei lieviti naturalmente presenti nell'aria.

Se si imprigiona l'anidride carbonica all'interno del vino, si ottiene l'effervescenza delle bollicine, che trasforma il vino fermo in un prodotto vivace e gioioso, fresco e celebrativo, da utilizzare nelle occasioni festive e commemorative.

Il metodo classico fu il primo metodo scientifico messo a punto per ottenere questi effetti sul vino. Il vino fermo viene fatto riposare per alcuni mesi, e una volta eliminati i depositi, al vino viene aggiunta una soluzione di lieviti e elementi zuccherini per far ripartire la fermentazione direttamente nella bottiglia.


  • tappo che scoppia Ci sono bottiglie diverse da tutte le altre, in maniera profonda e completa; bottiglie che più che un vino contengono un modo di essere, un’icona, una tradizione. Ci sono vini e vini, spumanti e spuma...
  • Dom Perignon Se siete appassionati di champagne e, in generale, di enologia, vi si drizzeranno le orecchie all’ascolto di questi anni: 1985, 1988, 1988, 1990 e 1995. Non stiamo dando i numeri, ma semplicemente par...
  • brindisi champagne Lo Champagne, nonostante sia considerato un vino esclusivo e molto costoso, viene utilizzato non così raramente in diverse ricette. Si tratta di ricette non da tutti i giorni, che hanno qualcosa di sp...
  • vini Nei precedenti articoli si è trattato il tema degli abbinamenti tra vini e cibo. A questo punto può essere utile fare un riassunto. Il principio di base che si deve sempre tenere a mente è che i piatt...

Sommelier... ma non troppo. Ad ogni cibo il suo vino. Gli abbinamenti di Vinocult

Prezzo: in offerta su Amazon a: 17€


Il metodo classico oggi

Per ottenere la seconda fermentazione in bottiglia una volta si aggiungevano semplicemente degli zuccheri, mentre oggi, grazie alla chimica, queste selezioni vengono preparate in laboratorio in modo da ottimizzare i risultati.

Il principio della spumantizzazione utilizzando il metodo champenoise è rimasto fondamentalmente invariato, mentre la tecnologia è notevolmente migliorata, tanto che oggi ogni singolo aspetto della spumantizzazione è completamente sotto il controllo del vinificatore. Oltre ai lieviti da laboratorio sono numerosi gli elementi, che pur essendo concettualmente del secolo scorso, utilizza i nuovi materiali e le nuove conoscenze scientifiche del mondo moderno.




COMMENTI SULL' ARTICOLO