I nomi della Champagne
Le maison de Champagne sono oramai entrate nell'immaginario collettivo come simbolo di lusso. Bere un bicchiere di Ruinart o di Salon è sinonimo di classe e agiatezza. Così molto spesso usiamo dei nomi senza saperne in realtà molto, anche se spesso in verità dietro ci sono delle storie secolari.
Ad esempio il nome Veuve-Clicquot, così conosciuto, nasconde la storia della vedova Clicquot, che, appena ventisettenne, prese le redini dell'azienda dopo la morte del marito per trasformarla in un'azienda di prima grandezza. La maison prima si chiamava solo Clicquot, ma la signora volle aggiungere la dicitura Veuve (vedova in francese) e quella di Ponsardin, il suo paese d'origine.
Molti doppi nomi invece sono dovuti o alla morte di un coniuge, o a matrimoni tra famiglie di viticoltori. Alcuni sono stati aggiunti nel corso degli anni, altri sono nati con la fondazione della casa vinicola. Alcuni nomi, come Heidsieck o Krug ad esempio, sono di origine tedesca. Verso la metà dell'ottocento soprattutto, alcune famiglie tedesche si spostarono dalla vicina Lorena e Alsazia o dalle regioni germaniche confinanti, nella Champagne per fondare alcune aziende agricole.
Oltre alle grandi case, altri nomi fanno parte della storia dello champagne, dal famoso Dom Pérignon ad altri, conosciuti solo dagli appassionati, che però hanno determinato e contribuito, con il loro lavoro sui vini, alla celebrità dello Champagne.
Di alcuni si è già parlato negli articoli della sezione, come per Antoine Muller,
chef de cave della Veuve-Clicquot che inventò le pupitres e rese la produzione molto più costante e buona rispetto al passato, mentre altri sono ancora poco conosciuti, nonostante abbiano dedicato tutta la vita al miglioramento dello Champagne e della sua storia.
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Il glossario dello Champagne è molto ricco e vario, con termini francesi che, almeno per gli addetti ai lavori, sono divenuti molto familiari, tanto che numerose etichette al mondo contengono parole conosciute dai più, come brut, Cuvée o cru.
Per non parlare della parola stessa Champagne, divenuta ormai un simbolo del lusso.
Nel glossario, molto conosciuta è anche la parola millesime, che indica l'annata. Ma altre parole, forse meno conosciute, rappresentano delle vere e proprie tappe artistiche nella produzione dello champagne.
Assemblage inizia ad essere preferito anche nell'italiano assemblaggio in sostituzione della terminologia taglio dei vini, mentre con Cuvée si tendono ad identificare anche alcuni preziosi Franciacorta e spumanti italiani. Il nome Cuvée tende ad identificare le differenti pigiature, mentre per il nome cru, poco utilizzato al di fuori della Francia, si indicano i diversi tipi di suolo e le loro qualità.
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Lo champagne è sicuramente uno dei vini, se non il vino, più conosciuto al mondo, simbolo di questa bevanda ma anche sim
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