Vernaccia di Serrapetrona

La zona vinicola

L'area vinicola della Vernaccia Serrapetrona è una piccola area collinare a 50 chilometri dal Mar Adriatico e 50 chilometri dall'Appennino marchigiano, in provincia di Macerata.

La geologia è la stessa di tutta la regione Marche già ampiamente descritta. L'era di inizi è il Cretaceo, circa 140 milioni di anni fa, quando nel fondale marino successivamente emerso si formò il primo strato di maiolica da rocce di calcare e selci molto compatte con forte presenza di fossili microscopici.

La storia geologica del bacino Mediterraneo è connessa alle aperture e chiusure dello Stretto di Gibilterra susseguitesi nelle varie ere. La prima sedimentazione fu composta dall'argilla e dalle marne, con i calcari marnosi a scaglia rosa, colore conferito dall'ossidazione soprattutto dell'ematite.

Parallelamente si originano rocce di tipo lavico, per la presenza di piccoli vulcani attivi nei fondali marini. Nel periodo geologico successivo si ha una nuova chiusura dello Stretto di Gibilterra. La salinità diviene molto alta nel mar Mediterraneo e la poca ossigenazione, favorisce la sedimentazione di strati gessosi e solfiferi con marne scure, argille bituminose e rocce solfatiche e a successivi strati sedimentari di fossili marini invertebrati e pesci primordiali. Nel Pleistocene, si sedimenta l'ultimo strato di natura ghiaiosa e alluvionale, molto importante per la crescita delle vigne attuali, perché la ghiaia riflettete sulle piante la luce solare e trattiene il calore accumulato durante il giorno. Inoltre il nutrimento dei vitigni consiste negli elementi di origine organica e minerale stratificatisi nelle diverse epoche geologiche come il calcare, che favorisce le strutture acide per l'invecchiamento, assieme all'argilla che ne conferisce aromi animali e la ghiaia che ne fissa le strutture negli acini.

Il clima collinare dell'interno delle Marche ha caratteristiche sia mediterranee che continentali. L'influenza del mare ha un peso relativo, minore nel determinare le condizioni climatiche rispetto all'altitudine media di 300 metri sul livello del mare e la vicinanza degli Appennini. L'inverno è generalmente freddo e piovoso. Le nebbie sono frequenti e le nevicate, anche se rare, sono assai intense e abbondanti. Per contro le estati sono calde e soleggiate, di durata abbastanza lunga.

La Vernaccia di  Quaquarini

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I vitigni rossi

Una bottiglia di Vernaccia Il vitigno principale per la produzione della denominazione di origine controllata Serrapetrona è la Vernaccia Nera.

Dopo le recenti indagini sul DNA, si è stabilito che questo vitigno è nettamente differente da quello di San Gimignano e di Oristano, molto più simile alla varietà Grenache che alle sue sorelle italiane.

Invecchia ottimamente e, quando vinificato in purezza, fornisce dei vini di buon corpo e colore rubino fitto, con sentori vinosi e retrogusti leggermente amarognoli. Ha un ottima vigorosità e matura tardi; predilige i territori collinari marnosi e arenarei.


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La Vernaccia di Serrapetrona DOCG

La denominazione di origine controllata e garantita Vernaccia di Serrapetrona fu istituita per decreto ministeriale il 31 luglio 2003 per modificare la precedente denominazione DOC del 22 luglio 1971. Autorizza la produzione di vino rosso spumante dolce e secco nel comune di Serrapetrona e in parte quello dei comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche, in provincia di Macerata.

L'uva autorizzata per la vinificazione è la Vernaccia Nera per almeno l'85% dell'assemblaggio a cui possono concorrere anche le uve provenienti da vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione nella provincia di Macerata, da soli o congiuntamente, in misura non superiore al 15% del totale.

Ai fini dell'iscrizione nell'albo sono da considerare idonei i vigneti di giacitura ed orientamento adatti con una altitudine non superiore ai 700 metri; sono esclusi i terreni di fondovalle e non sufficientemente soleggiati.

La resa massima dell'uva non deve superare le 10 tonnellate per ettaro e si devono assicurare almeno 9.5% vol. alcolici, prima dell'appassimento.

L'appassimento delle uve deve avvenire in locali idonei ed è consentito l'uso di impianti di ventilazione.

Il vino ha spuma persistente a grana fine; il colore va dal granato al rubino con odore caratteristico e vinoso. Il sapore è caratteristico, da secco a dolce, con fondo gradevolmente amarognolo.

Entrambe le tipologie, secca e dolce, si abbinano bene le crespelle, i calcioni di ricotta, le crostate e i dolci. Per il secco inoltre, con formaggi stagionati semiduri e cotture bollite con salse, mentre il dolce anche biscotti secchi, dolci tipici di carnevale, (chiacchiere e castagnole secche), dolci tipici locali.

È un vino spumante molto antico, viene citato nel 1875 in un bollettino ampelografico dell'allora Ministero dell’Agricoltura, in cui si riconosce al vitigno Vernaccia Nera di Serrapetrona l'eccellente vocazione alla produzione di vini da pasto. Il metodo di vinificazione della Vernaccia di Serrapetrona è molto particolare. Prevede tre fermentazioni e rifermentazioni successive : il 60% delle uve viene vinificato al momento della vendemmia, il restante 40% (tutto a base di Vernaccia nera) viene messo ad appassire su graticci con i grappoli legati due a due. Entro la metà del mese di gennaio l’uva viene pigiata e alla fine del mese inizia l’ultima fase , che consiste l’unione del mosto ottenuto dalle uve appassite con il vino base e si procede alla terza ed ultima fermentazione naturale. Non si hanno altre notizie riguardanti procedure simili nel mondo.


Le aziende

L'Azienda Agricola Alberto Quaquarini vinifica la Vernaccia Nera DOCG dal colore rosso rubino vivace, con perlage ricco e persistente. Al naso presenta aromi primari tipici del vitigno. Al palato risulta molto corposo, sapido, rotondo fino al dolce, morbido e lungo, al retrogusto gradevole ed amarognolo.

L'Azienda Agricola Colleluce di Malavolta Franca vinifica la Vernaccia dolce e secca al 100% in purezza.




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