Solopaca
L'area vinicola di questo vino, a pochi chilometri a nord est di Benevento, sfrutta i territori calcarei a nord del Monte Taburno, massiccio di origine mesozoica, con colline formate da strati ghiaiosi, o ammassamenti di ciottoli misti a calcare ed arenaria. Si è formato durante il terziario da intensi e vasti movimenti tettonici che hanno formato l'Appennino moderno.
I terreni sono argillosi-calcarei-silicei, con qualche raro masso di granito, e frequenti sedimentazioni marine fossili e di selci trasparenti e calcedonio comune.
Ci sono anche tracce di una preistorica attività vulcanica che ha conformato un suolo a tratti tufaceo, con pomici, foglie di mica e cristalli di pirosseno, e forte presenza di potassio che arricchisce il terreno e le vigne.
Il clima è piuttosto freddo, con aria pura e salubre, e qualche presenza di nebbia.
I vitigni rossi utilizzati per la produzione del vino Solopaca sono il Sangiovese, l'Aglianico, il Piedirosso e lo Sciascinoso.
Il Sangiovese è il grande vitigno nobile italiano, di origine toscana. Si differenzia in Sangiovese Grosso, più nobile e utilizzato nei grandi toscani, e il Sangiovese Piccolo, il più comune che viene impiegato in tutta Italia. Si adatta bene a molti terreni, ma la presenza di calcare sembra esaltarne gli aromi nei vini e a favorirne la qualità. Matura tardi, e produce vini eleganti, alcolici e longevi negli anni caldi, mentre ha un'elevata acidità e durezza di tannini in quelli freddi. Nelle rese eccessive l'acidità risulta troppo elevata e il colore diluito. La buccia sottile soffre spesso di marciume, per questo l'esposizione solare quando si decide di piantarlo risulta molto importante.
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La denominazione di origine controllata Solopaca è stata autorizzata dal decreto ministeriale del 30 ottobre 2002, per la produzione di vini bianchi, anche spumante, rosati e rossi, nei territori comunali di Solopaca, Castelvenere, Guardia Sanfrondi, San Lorenzo Maggiore e parte del territorio dei comuni di Cerreto Sannita, Faicchio, Frasso, Telesino, Melizzano, San Lorenzello, San Salvatore, Telesino,
Telese e Vitulano, tutti in provincia di Benevento.
I vitigni autorizzati e le loro percentuali nell'assemblaggio sono il Sangiovese, che può essere di differenti cloni, con quantità che vanno dal 50 al 60%, l'Aglianico, presente dal 20 al 40% nel taglio, a cui possono concorrere gli altri vitigni a bacca rossa non aromatici autorizzati per la provincia di Benevento in special modo il Piedirosso e Sciascinoso, da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 30%.
Le rese massime delle uve devono essere di 13 tonnellate per ettaro, e devono garantire una gradazione alcolometrica minima naturale di 11,00% vol e di 12,00% nel caso della tipologia Superiore.
I vigneti iscrivibile all'albo sono quelli ben esposti, ubicati su terreni di natura argilloso - calcarea e ben drenati.
Le tipologie disciplinate sono il Solopaca Rosso, il Solopaca Rosso Superiore, il Solopaca Rosso Classico e il Solopaca Aglianico. Per il Solopaca Rosso Superiore il vino deve essere sottoposto ad un invecchiamento minimo di un anno a partire dal 1° dicembre dell’anno di produzione delle uve.
La menzione Classico è riservata ai vini che garantiscano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 12,50% vol.
Il Solopaca Classico Rosso deve essere sottoposto ad un invecchiamento minimo di un anno a decorrere dal 1° Dicembre dell’anno di produzione delle uve, e, se sottoposto ad un invecchiamento minimo di due anni, può fregiarsi della menzione Riserva.
Il Solopaca Aglianico non può essere commercializzato prima di ottobre successivo all’annata di produzione delle uve.
Il Solopaca Rosso è di colore rosso rubino più o meno intenso, attenuato con l’invecchiamento. Il profumo è intenso, caratteristico, con sapore asciutto, armonico e vellutato.
Il Solopaca Classico Rosso e il Solopaca Classico Rosso Riserva hanno sempre colore rosso rubino più o meno intenso, che si attenua con l’invecchiamento. Mantiene sempre profumi intensi e caratteristici e sapori asciutti, armonici e vellutati.
Anche il Solopaca Rosso Superiore mantiene le stesse caratteristiche.
Il Solopaca Aglianico invece ha sempre colore rosso rubino più o meno intenso, ma profumo vinoso e gradevole con sapore asciutto, tipico, morbido e vellutato.
L'Antica Masseria Venditti produce il Solopaca Rosso Bosco Caldaia con un assemblaggio al 50% di Aglianico, al 30% di Montepulciano e 20% di Piedirosso. Il colore è rubino con sfumature granata. Al naso prevale l'amarena sotto spirito, la viola appassita, il tabacco, la bacca di ginepro e la menta. In bocca è fine e appena tannico, con lunga persistenza. Ideale per il polpettone al vino rosso.
La Vinicola del Vecchio vinifica la Linea Tiffany, con gusti morbidi e profumi tipici per la tipologia Aglianico. La Vinicola del Titerno ha il rosso dal sapore asciutto, armonico e vellutato, come quello dell'Azienda Agricola di Pasquale Scetta.
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La zona vinicola del Solopaca coincide in parte con quella del Guardia Saframondi (o Guardiolo), e si estende nella part
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