Recioto di Gambellara
La produzione del Recioto di Gambellara si svolge nella zona ad ovest della provincia di Vicenza, al confine con la provincia di Verona, delimitata dalla zona di produzione del comune di Soave e dai Monti Lessini.
Il terreno è costituito da basalti e tufi terrosi basaltici di origine vulcanica, ricchi di minerali. Le rocce sono a tratti durissime con strutture macrocristalline, rappresentati da basalti colonnarie, e in prevalenza di consistenza tufacea e ferrosa, friabili e corrose dagli agenti atmosferici, costituiscono la parte preponderante del rilievo collinare. Nella zona orientale è presente un'isola calcarea di circa 600 per 300 metri, chiamata Creari. Sono terreni ricchi e fertili, privi di carbonato di calcio, ma ricchi di ferro, potassio e fosforo, sali che forniscono alle viti concentrazioni di zuccheri e di sostanze aromatiche.
La zona gode di un clima temperato mediamente sui 20 °C, con estati calde e umide e modeste escursioni termiche. Le precipitazioni annuali sono abbondanti.
Si producono vini dolci, ottenuti per appassimento, e vini spumanti.
I vitigni che costituiscono la base ampelografica del Recioto di Gambellara sono il Garganega, il Pinot Bianco, lo Chardonnay e il Trebbiano di Soave locale.
Il Trebbiano di Soave è coltivato soltanto localmente e nei vigneti del Soave a denominazione di origine controllata. Sembra avere molte affinità con il Trebbiano di Lugana, con cui dovrebbe condividere l'origine dal Turbiana, autoctono coltivato nel versante lombardo del Lago di Garda, e il Verdicchio per quel che riguarda gli aromi.
Non ha nessuna affinità con il Trebbiano Toscano e viene tagliato con il Garganega, altro vitigno autoctono della zona, a cui fornisce ricchezza e bevibilità.
Il Garganega, forse di origine greca, è una vite veneta, di ottima vigoria, dalla quale si producono bianchi fini e delicati con sentori di limone e mandorla, anche se non aromatici. Sta conoscendo una elevata notorietà e qualità dopo che in passato le rese erano troppo abbondanti per produrre molta quantità, producendo così vini decisamente mediocri. Oggi i risultati sono decisamente migliori grazie a rese più basse e i vini hanno raggiunto livelli molto alti.
- Basta dare un’occhiata da una mappa enologica ben aggiornata per farsi un’idea della ricchezza del patrimonio vinicolo che caratterizza il Veneto, una delle regioni italiane più ricche sotto il profil...
- L'area di produzione del Lugana DOC comprende le provincie di Brescia e Verona, nella zona limitrofa al Lago di Garda dove la pianura si caratterizza per i fertili suoli di matrice argillosa. Le argil...
- L'area di produzione del Recioto di Soave comprende una zona collinare in provincia di Verona a 20 chilometri dal capoluogo su colline di origine vulcanica con notevole presenza di giacimenti fossilif...
- L'area di produzione del Soave è posta su una zona collinare ad est di Verona divisa in tre sottozone quasi equivalenti per dimensione e per consistenza viticola.Il territorio si presenta con zone p...
La denominazione di origine controllata e garantita Recioto di Gambellara Classico nasce dal decreto ministeriale del 1° agosto 2008 per autorizzare la produzione di vini bianchi, anche spumanti, nei territori comunali di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso e Zermeghedo,
tutti in provincia di Vicenza.
La composizione ampelografica prevede l'impiego del 80% di Garganega con Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave al 20%.
La resa massima delle uve è fissata a 6,25 tonnellate per ettaro, mentre il quantitativo in eccesso, fino a un massimo di 12,5 tonnellate, può essere utilizzato per la produzione del Gambellara Classico DOC.
I sistemi d'allevamento devono essere esclusivamente a spalliera semplice o doppia, oppure a pergola trentina semplice o doppia od a pergoletta veronese mono o bilaterale aperta con fili traversale di testata, con esclusione delle pergole con tetti orizzontali e continui.
Le uve destinate all Recioto di Gambellara dopo essere state sottoposte ad appassimento, devono assicurare un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 14,00% vol.
Le operazioni di appassimento possono essere effettuate con l’ausilio di impianti di condizionamento ambientale, purché operanti a temperatura analoga a quelle riscontranti nel corso del processo tradizionale di appassimento.
La resa massima delle uve in vino per il Recioto di Gambellara” non deve superare il 40% e per il Recioto di Gambellara Spumante il 50%.
Le operazioni di elaborazione del Recioto di Gambellara Spumante possono essere effettuate siti nell'intero territorio della regione Veneto.
Il Recioto di Gambellara Classico non può essere commercializzato prima del 1° Settembre dell’anno successivo alla vendemmia.
Nei vini Recioto di Gambellara può essere utilizzata la menzione
vigna a condizione che le uve provengano dalla medesima parcella.
La commercializzazione di questi vini è ancora limitata all'ambito locale, non è quindi facile reperirli sul mercato nazionale con facilità.
Tra le varie aziende, Vignato, a Gambellara, produce un ottimo Recioto passito dal Garganega in purezza, con bei colori ambrati. I profumi sono quelli del miele di zagara, dei datteri, delle albicocche candite e del caramello. Al palato è morbido e dolce, ma equilibrato da una fresca sapidità. Ottimo con il paté di foie gras. Vignato produce anche lo Spumante metodo classico dal perlage fine ma evanescente. Il naso ha delicati aromi di fiori bianchi, agrumi, burro di nocciole e mandorle amare. La bocca è dolce e agrumata. Da provare con la pasticceria secca.
Dalla famosa azienda Zonin un elegante Recioto Classico Passito di colore oro antico. Aromi di frutta secca e confetture di albicocche supportati da una buona mineralità. Palato morbido e finale tostato per associazioni con le torte di paparele tipiche venete.
COMMENTI SULL' ARTICOLO