Parrina

La zona vinicola

La produzione della denominazione Parrina riguarda una stretta aerea collinare costiera rappresentata dal comune di Orbetello, caratterizzata dalla presenza del promontorio dell'Argentario che una volta era un'isola poi unita alla terraferma dai numerosi stravolgimenti che la placca terrestre ha subito durante le vaie ere geologiche. I territori su questa parte di costa sono caratterizzati da arenarie e marne, a forte presenza di scisti. Inoltre sono presenti anche buone quantità di silicio, rocce carbonatiche e granitiche risultanti da antiche attività vulcaniche. Le alte temperature e pressioni hanno infatti espulso in passato il silicio e trasformato le rocce di profondità successivamente salite verso la crosta.

Il clima è tipicamente mediterraneo e temperato, con una buona ventilazione ed escursione termica.

I vigneti

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I vitigni bianchi

Una bottiglia di Parrina Bianco La produzione dei vini bianchi viene affidata ai vitigni delle varietà Ansonica, Trebbiano toscano, qui chiamato anche Procanico, Vermentino, Chardonnay e Sauvignon.

Tranne il Trebbiano Toscano ci si trova di fronte ad alcune delle migliori ed aromatiche uve del mondo, che assicurano ai vini aromi molto fini ed eleganti.

Lo Chardonnay è forse, tra queste, la varietà dagli aromi più delicati, anche con un buon apporto alcolico. È stata a lungo la regina dei vitigni bianchi, rientrando in tutte le produzioni enologiche migliori, per il suo complesso apporto aromatico che varia dai lamponi alla frutta esotica, passando anche per piacevoli sentori di tabacco, pomodori, tè e sensazioni floreali alle rose e al biancospino.

È inoltre molto apprezzato per la sua facilita di coltivazione, in cui si ha solo l'esigenza di controllarne le rese troppo abbondanti che rischiano di diluire troppo il vino. I piu grandi Chardonnay del molto sono limitati a una produzione massima di 8 tonnellate per ettaro, con una resa in vino di 30 ettolitri per ettaro.

Il Sauvignon è ancor più aromatico e fragrante, capace di produrre eccellenti e molto reputati bianchi secchi, tra i migliori al mondo, con sensazioni muschiate ed erbacee. Viene anche impiegato nella produzione di grandi vini dolci, lasciato attaccare dalla muffa nobile che trova in questi acini una perfetta simbiosi e uno scambio aromatico aristocratico.


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Il Parrina DOC bianco

La denominazione di origine controllata Parrina è stata istituita dal decreto ministeriale del 28 settembre 2009 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rosati e rossi nel territorio comunale di Orbetello in provincia di Grosseto.

Per la produzione dei vini bianchi sono autorizzate le tipologie Parrina Bianco e Vin Santo e i monovarietali Sauvignon, Vermentino e Chardonnay.

La base ampelografica del vino bianco e del Vin Santo deve essere composta dal Trebbiano toscano con percentuali variabili tra il 10 e il 30% dell'assemblaggio, tagliato con l'Ansonica dal 30 al 50% e con il Vermentino dal 20 al 40%. Il vino può essere finito con Chardonnay e Sauvignon per un massimo del 20%.

Per i monovarietali la base ampelografica deve essere composta dal classico 85% del vitigno indicato in etichetta come da norma di legge in Italia.

Le rese massime delle uve non possono superare le 10 tonnellate per ettaro, mentre quelle destinate alla produzione del Vin Santo devono essere sottoposte al classico metodo dell'appassimento fino ad almeno al 1° dicembre e fino al massimo al 31 marzo. Il vino deve essere commercializzato dopo il 1° novembre dal terzo anno di produzione, ed aver subito un invecchiamento in botti di legno per almeno due anni.

Per tutte le altre tipologie la commercializzazione è autorizzata solo dopo il 31 dicembre.

I vini hanno colori paglierini, che tendono al dorato nel caso del Bianco, e hanno riflessi verdognoli nel Vermentino. I profumi sono ben vinosi e intensi, con una bella eleganza e aromaticità nello Chardonnay e nel Sauvignon, e profumi più fruttati per il Vermentino. I vini al palato sono di gusto secco, più fruttati e vellutati nel Vermentino che riprende le sensazioni olfattive, e aromatici nelle altre tipologie. Il Bianco ha anche un buon retrogusto amarognolo.

Negli abbinamenti il Bianco si accompagna ai molluschi e i crostacei, ma anche agli antipasti magri e le grigliate di pesce. Per lo Chardonnay si va su piatti più delicati di pesce e gli antipasti crudi di mare, mentre per il Sauvignon si può scegliere qualcosa di più saporito, come i risotti ai frutti di mare e i pesci al cartoccio. Per il Vermentino un ottimo abbinamento sono gli spaghetti alle vongole o alle cozze, ma anche i risotti e i formaggi molli.


Le aziende

Le aziende che producono questa denominazione sono poche e concentrate al livello locale, mentre nel panorama nazionale sono ancora sconosciute.

L'Azienda Antica Fattoria La Parrina, già dal nome fa intendere di essere specializzata in questa denominazione.

Il suo Parrina Bianco è un assemblaggio del 50% di Trebbiano, 30% di Chardonnay e 20% di Sauvignon, con un bel colore paglierino dai riflessi verdognoli. Il naso sprigiona intense note di origano, nespola e biancospino. In bocca il vino risulta ben sapido e fruttato, con un buon equilibrio. Un vino abbinabile al tortino di gamberetti e zucchine.

Il resto della produzione è perlopiù concentrata sui rossi.




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