Bolgheri

La zona vinicola

La zona di produzione del Bolgheri si trova sul litorale sabbioso maremmano in provincia di Livorno. È una zona del tutto particolare, pianeggiante e al livello del mare, e per molti versi anomala per quanto riguarda la coltivazione classica della vite, legata quasi esclusivamente a zone collinari che, anche se in molti casi vicine al mare, non sono così strettamente connesse all'ambiente marino.

Nel Bolgheri invece il mare e la Maremma qui sono in perfetto equilibrio e simbiosi, con terreni di una variabilità straordinaria e un'influenza dei venti marini molto più marcata rispetto ad altre zone vinicole dove, seppur i vini risultano iodati e salmastri, grazie all'influenza del Mediterraneo, i vigneti non sono in posizioni così “marine”, con le uve che crescono praticamente sulla spiaggia.

La zona è molto ristretta ma con una differenziazione di “terroir” incredibile. Una delle particolarità dell'area è la protezione delle colline che si snodano parallele al litorale e proteggono i vigneti dei venti appenninici. Inoltre queste colline, di origine vulcanica, grazie all'azione di antichi fiumi, hanno depositato tutta una serie di elementi vulcanici indispensabili alla vite.

Troviamo quindi i terreni alluvionali, ciottolosi. Poi troviamo anche terreni di origine marina, con forte presenza di sabbia marina trasportata dai venti, e poi ancora calcare e argilla. Abbiamo così i suoli più disparati raccolti in una porzione ristrettissima di territorio che conferiscono ai vini risultati diversi a seconda della parcella di provenienza delle uve. La natura del terreno può essere quindi solo argillosa, o solo sabbiosa; o argillosa-limosa o sabbiosa-argillosa (con il primo elemento predominante sul secondo), o argillosa-limosa.

Il clima è temperato, con l'azione dei venti che agisce sulle temperature rendendole mai rigide d'inverno e mai troppo calde d'estate.

Il panorama a Bolgheri

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I vitigni bianchi

I colori del BolgheriNella produzione dei vini bianchi sotto la denominazione Bolgheri vengono utilizzati i vitigni delle varietà Trebbiano toscano e Vermentino, a cui si affiancano piccole coltivazioni di Sauvignon.

Il Vermentino è una varietà diffusa soprattutto in Sardegna e in Liguria, e nella costa meridionale francese inclusa la Corsica, dove, sotto il nome di Malvoisie de Corse, è quella più piantata.

In Italia fornisce vini spesso iodati, minerali, con ottimi bianchi di corpo con una buona acidità e una bella composizione aromatica.


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Il Bolgheri DOC bianco

La denominazione di origine controllata Bolgheri venne istituita per decreto ministeriale il 5 novembre 1994 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati, nel solo comune di Castagneto Carducci in provincia di Livorno.

Le tipologie autorizzate sono il Bianco generico e i due monovarietali Vermentino e Sauvignon.

Per la base ampelografica del bianco generico bisogna utilizzare il Trebbiano toscano, il Vermentino e il Sauvignon con percentuali che variano tra il 10 e il 70%, con le rese massime delle uve fissate a 10 tonnellate per ettaro per tutte le tipologie. Possono aggiungersi altre uve nobili coltivate nella zona.

I vini sono di colore giallo paglierino, con gamme olfattive molto variabili grazie all'elasticità del taglio, alle varie microzone e microclimi, comunque delicate e che rispecchiano le peculiarità del vitigno, che con il Sauvignon restituisce aromaticità ai vini. Al palato i vini sono secchi e molto spesso sapidi. Il Vermentino è abbinabile con gli antipasti magri, i crostacei, i molluschi e le minestre in brodo.


Le aziende

Campo della Sughera vinifica un ottimo Bolgheri Bianco Achenio dal 70% di Sauvignon, il 15% di Vermentino a cui affianca la restante percentuale con lo Chardonnay. Il colore è un bel paglierino a riflessi verdi, con una gamma olfattiva di frutti esotici come la papaia, gli agrumi, il mango e un finale dolce di mandorla. Il palato è vellutato e morbido, bilanciato da una buona sapidità. Invecchiato in legno, va ad incontrare in tavola l'astice ai fagiolini.

Dalla Fattoria Casa di Terra abbiamo un buon Bolgheri Vermentino dal naso di mela e albicocca, seguito dal glicine e dal talco. Il palato è dotato di sapidità e morbidezza, dopo un piccolo invecchiamento in legno.

Grattamacco vinifica l'ottimo Bolgheri Bianco Grattamacco dal Vermentino in purezza che si veste d'oro con sfumature verdoline. Al naso esprime profumi di macchia mediterranea con ginestra, fiori di zagara e poi banana e nocciola. Il palato è ben strutturato e pieno, con un perfetto equilibrio di freschezza, sapidità e morbidezza. Ottimo con il salmone e riccioli di sogliola.

Con Michele Satta il Bolgheri Bianco si produce dal 70% di trebbiano e il 30% di Vermentino per avere un prodotto pulito, con olfatto fruttato alla pesca gialla e poi ancora glicine e camomilla. Il palato è ben fresco, con sapidità elevata che si esprime nel finale da associare alla frittura di calamari.

Dalla Tenuta del Poggio al Tesoro abbiamo il SoloSole dai profumi di albicocca ed acacia, ben strutturato al palato, con un sapore sapido e persistente, ben intenso, per essere abbinato ai crostacei alla griglia.




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