Montecarlo

La zona vinicola

La produzione del Montecarlo DOC si svolge in un'area già interessata dalla produzione del Colline Lucchesi, leggermente più ampia, sulle colline a pochi chilometri ad est di Lucca.

Sono colline che possono essere suddivise in vari strati di profondità, con la parte inferiore e piu profonda che è costituita dalle rocce evaporitiche che fanno da basamento agli agglomerati calcarei più duri misti a formazioni di gesso. Sopra queste formazioni si può trovare ancora calcare in superficie, ma misto con marne e silicio provenienti da antiche attività vulcaniche oramai estinte. Infine, nella ultima era geologica, si è formato uno strato di arenarie e marne originato da torba probabilmente alluvionale.

I venti salmastri che possono giungere fino alle colline, per lo piu basse e dolci, influiscono relativamente sulle viti ma molto sul clima temperato e mediterraneo di questa zona, caratterizzata da inverni miti ed estati abbastanza ventilate.

Il panorama

Il fascino di Capalbio. Dalla malaria alla piccola Atene

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I vitigni bianchi

Un grappolo di Sémillon Per la produzione dei vini bianchi si utilizzano le uve provenienti dai vigneti delle varietà Trebbiano toscano, Sémillon, Sauvignon, Pinot grigio, Pinot bianco, Vermentino e Roussanne.

Il Sémillon è un'uva originaria della Francia sudoccidentale, dove è una delle protagoniste nella produzione dei famosissimi Sauternes dolci del bordolese in assemblaggio con il Sauvignon. Produce, dai suoi acini dorati, vini grassi, ottimi per l'invecchiamento dove riesce anche ha sviluppare gli aromi, altrimenti abbastanza poveri in giovinezza. Viene tagliato anche con lo Chardonnay e altre uve, per apportare struttura grazie alla sua peculiarità. È di facile coltivazione e tarda maturazione, e se ben maturato fornisce aromi di miele. L'aspetto dorato dei suoi vini viene accentuato dalla maturazione in rovere, spesso utilizzata con questo vitigno facilmente attaccabile dalla muffa nobile, praticata sul Sémillon non solo nell'area del Sauternes ma anche in California, Cile e altre zone del mondo. Nell'assemblaggio con gli altri grandi nobili è essenziale per ottenere un lungo invecchiamento.

La Roussanne è invece una vite originaria della Francia meridionale, componente essenziale dei grandi Hermitage della valle del Rodano, coltivata anche in Corsica. Se raggiunge la piena maturità riesce a conferire ai vini intensi e freschi aromi di tè alle erbe e un'acidità che gli permette di invecchiare con eleganza. Viene autorizzata anche nella produzione dei grandi Châteauneuf de Pape e spesso affiancata al Vermentino.


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Il Montecarlo DOC bianco

La denominazione di origine controllata Montecarlo prese vita con il decreto ministeriale del 13 agosto 1969 successivamente modificato più volte per autorizzare la produzione di vini bianchi e rossi nei territori comunali di Montecarlo, Capannori, Altopascio e Porcari, tutti in provincia di Lucca.

Per la produzione dei vini bianchi sono regolamentate le tipologie monovarietali Vermentino, Sauvignon e la tipologia Bianco e Vin Santo, che hanno una composizione ampelografica proveniente dal Trebbiano toscano per un minimo del 30% e un massimo del 60%, affiancato da almeno tre delle varietà Sémillon, Vermentino, Pinot grigio, Sauvignon, Pinot bianco e Roussanne con percentuali che vanno dal 40 al 70%.

Le rese massime delle uve sono stabilite a 10 tonnellate per ettaro, ad eccezione del monovitigno Vermentino per il quale la quota massima è di 9 tonnellate. Per il Vin Santo è prevista anche la menzione Riserva.

I vini sono di colore paglierino, che nel Vin Santo possono tendere al dorato o all'ambrato. Sono vini con gamme olfattive delicate, e gusti secchi. Per il Vin Santo si accentua una certa intensità e persistenza, con palato setoso e che varia dal secco all'amabile fino al dolce.

Gli abbinamenti per il Bianco e il Vermentino sono gli antipasti di magro, le minestre e i piatti di pesce delicati; per il Sauvignon possiamo scegliere piatti più sapidi e aromatici, mentre con il Vin Santo avremo i classici dessert e la pasticceria secca.


Le aziende

La Fattoria del Buonamico produce l'ottimo Montecarlo dal colore giallo ambra, con i classici profumi di albicocche, pesche e fichi e secchi, miele ed erbe di campo. Il palato è molto dolce e richiama tutti gli aromi percepiti nel naso con un bel finale affumicato. Un ottimo passito per la pasticceria cremosa e la crema alla catalana.

Anche la Fattoria del Teso produce il Vin Santo, un ottimo vino ambrato con un naso profumato all'uva sultanina, il miele e i datteri. Bocca fresca ed alcolica, dotata di un buon corpo e un lungo e persistente finale. Sicuramente più indicato per la meditazione. Dalla stessa azienda abbiamo il Bianco, con sentori di albicocca e iris, seguiti dai toni vegetali del timo e della salvia. Il palato è caratterizzato dalla morbidezza. Da provare con gli spaghetti alle cozze.

La Fattoria La Torre ha un discreto Bianco paglierino con sfumature verdognole e naso agrumato e fruttato con albicocche in primo piano. Palato fresco e vivace, di buon corpo, che richiama le sensazioni olfattive. A tavola con le seppie ripiene.




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