Elba
Come è facile immaginare questa denominazione appartiene all'Isola d'Elba, di fronte alla costa toscana.
Anche l'Isola d'Elba si è originata per mezzo dello scontro tra le placche euroasiatica ed africana, avvenute per deriva dei continenti durante le varie ere geologiche.
Geologicamente l'isola è costituita da vari tipi di formazioni rocciose, di diversa origine. Ci sono tre tipi di rocce che costituiscono l'Elba, quelle di origine vulcanica, dovute alla risalita del magma; quelle granitiche, che contengono gli elementi classici metamorfici come le forme di granito, modellate in profondità dalle alte temperature e pressioni; e quelle calcaree, dovute alla sedimentazione delle conchiglie fossili che erano deposte sul fondo dell'antico mare preistorico che una volta emersi hanno formato le argille e le arenarie, con forte presenza di calcite. Inoltre sono presenti molti minerali classici di profondità come la pirite, il magnetite e la ematite.
Il clima è temperato mediterraneo, con i venti marini che influiscono positivamente alla crescita delle viti, sia per la mitigazione che i profumi impressi al territorio.
I principali vitigni con cui si vinificano i vini bianchi dell'Elba sono il Trebbiano Toscano, qui chiamato anche Procanico, il Vermentino, l'Ansonica e il Moscato bianco.
Il Procanico è da alcuni considerato una sotto varietà umbra del Trebbiano, superiore come qualità, mentre altri lo considerano solo un sinonimo del vitigno autoctono toscano. Per il momento, in mancanza di certezze per un'accurata ricerca ampelografica, possiamo solo affermare che questo vitigno potrebbe essere un clone di Trebbiano con qualità maggiorate, e indicarlo come Trebbiano in attesa di ulteriori accertamenti.
L'Ansonica dell'isola viene vinificato anche come passito, con buoni risultati. La scelta di appassire le uve di questo vitigno si deve alla grande aromaticità di questa varietà, che con rese molto controllate, può dar luogo ad ottimi vini dai sentori di noce che con la concentrazione degli zuccheri può fornire vini dolci ma al tempo stessi dotati di un'acidità sufficiente.
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La denominazione di origine controllata Elba nasce dal decreto ministeriale del 15 settembre 1999 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati, nel solo territorio dell'isola.
Per la produzione dei vini bianchi si autorizzano le tipologie Bianco e Bianco Spumante, i monovarietali Ansonica, Trebbiano toscano o Procanico e Vermentino, i vini passiti monovarietali Ansonica Passito e Moscato Passito, il Bianco Passito generico e il Vin santo.
Le composizioni ampelografiche per il Bianco, Bianco Spumante e Vin santo prevedono l'utilizzo del Trebbiano toscano che deve essere presente con percentuali dal 10 al 70% dell'assemblaggio, affiancato da Ansonica e Vermentino con un taglio dal 10 al 70%.
Il Moscato Passito invece deve essere composto dal vitigno in purezza, mentre per i monovarietali, anche in tipologia Passito, la percentuale è il classico 85% autorizzato dalla legge italiana.
Le rese massime delle uve sono stabilite a 9 tonnellate per ettaro per tutte le tipologie ad eccezione dei passiti, dove la quota è stabilita a 7 tonnellate per ettaro.
L'appassimento minimo è di dieci giorni, e i vini passiti non possono essere commercializzati se non oltre il 1° novembre del terzo anno di lavorazione.
I vini hanno colori paglierini, con tendenza all'ambra nelle tipologie passite, mentre il Vin Santo varia dal colore oro all'ambra.
Le gamme olfattive sono molto variabili, dipendono per i monovarietali dal vitigno e per i generici, vista l'elasticità nelle percentuali dell'assemblaggio, dalle scelte del produttore.
Sono generalmente vini fruttati e secchi, con alcune variazioni. I Passiti invece hanno gusti che variano dal secco all'amabile al dolce, con palati vellutati.
Negli abbinamenti il Bianco può essere associato con i calamari come alle verdure, sia gratinate che minestre, oltre ai formaggi molli come fine pasto. L'Ansonica invece preferisce i formaggi caprini, gli antipasti, le minestre in brodo e i risotti con le verdure. Per lo Spumante si possono scegliere i crostacei e i molluschi, ma anche i dessert. Per i Passiti ci sono i classici dessert e la pasticceria, sia secca che cremosa per l'amabile e il dolce.
Acquabona produce l'Elba Ansonica tagliato con un 15% di Vermentino, che si veste di paglierino per esprimere dei profumi fruttati seguiti dalle erbe aromatiche. Il palato è fresco e dotato di buona struttura e corpo. Bene con il riso alle verdure.
L'azienda Cecilia ha nella sua produzione un ottimo Moscato Passito, di 15% vol e di oro brillante. La gamma olfattiva esprime le albicocche secche, ;a rosa bianca, la vaniglia e toni di muschio nel finale. Il palato è dolce e sapido, rinfrescato da un'ottima vena minerale. Il connubio è con la torta di pere caramellate. Sempre da quest'azienda abbiamo l'Ansonica tagliato con un 15% di Chardonnay, paglierino e dai sentori di frutta bianca, nespole in primis, seguiti dall'agrumato del mandarino e del floreale dei fiori bianchi. Ottimo il corpo, per l'insalata di riso. Il Bianco generico è invece un Trebbiano tagliato con il 10% di Vermentino. Naso fruttato, con la pesca bianca, seguito dai toni vegetali e floreali della ginestra e dell'ortica. Molto sapido, con buon corpo, si puo bere con i tagliolini al salmone.
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